Sparsi per il mondo sono innumerevoli i luoghi che ricordano il sapere e il passaggio di popoli di un tempo così come il fascino che, da sempre, gli astri nel cielo notturno hanno esercitato sull’umanità.
Uno dei più famosi è, senza dubbio, Stonehenge ma non è l’unico: anche il Portogallo conserva uno spettacolare complesso di menhir, il Cromlech di Almendres, considerato come il più antico cerchio di pietre in Europa, costruito addirittura prima del celeberrimo sito inglese.
Cromlech di Almendres, i suggestivi menhir portoghesi
A una quindicina di chilometri dalla città portoghese di Évora, l’eco del passato si rivela dinanzi alle maestose strutture disposte in figure geometriche precise che compongono uno dei siti archeologici europei più rilevanti: si tratta del Cromlech di Almendres così chiamato per la forma a mandorla delle pietre monolitiche isolate più simili ai menhir che ai dolmen (questi ultimi, infatti, sono realizzati con due pietre verticali unite in alto da un’altra pietra in orizzontale).
Si stima che i Cromlech non furono disposti tutti in una volta ma distribuiti e organizzati in un periodo di ben 3000 anni, in due gruppi di cerchi concentrici: le prime pietre nei cerchi più piccoli a est furono posate intorno al 6000 a.C. mentre gli anelli a ovest, più grandi, durante la Nuova Età della Pietra, all’incirca nel 5000 a.C.
Gli studi hanno successivamente confermato che i monoliti, per essere riallineati con le orbite della luna, del sole e degli astri mutate nel corso dei millenni, vennero spostate ancora nel 3000 a.C.
Con ogni probabilità, la loro costruzione si deve, come nel caso degli altri siti simili, a scopi cerimoniali e spirituali, anche se certezze assolute non ve ne sono.
Le imponenti strutture in pietra della “Stonehenge portoghese” sono 95, scoperte soltanto nel 1966.
Un luogo dal fascino indiscusso
Il Cromeleque dos Almendres, nome portoghese del cerchio di pietre, è un luogo davvero straordinario e fuori dal tempo, dove si respira un’atmosfera mistica e ci si può interrogare sui misteri e sul pensiero di antiche civiltà, vissute in un periodo compreso tra il Neolitico e il Calcolitico.
Immerso nell’incantevole scenario di una distesa di ulivi e querce da sughero, il colossale gruppo di monoliti in granito dalla forma tondeggiante si erge ancora oggi a formare un ovale, disposto su un pendio: una visione che colpisce al primo sguardo e che non è facile dimenticare, soprattutto al tramonto o durante la notte.
Inoltre, alcune pietre riportano suggestive incisioni simboliche.
Ma non è tutto: 2,5 chilometri prima del complesso megalitico, la magia si prepara con il Menir dos Almendres, singolo gigante di pietra alto quattro metri che si staglia solitario e porta tutt’oggi tracce di incisioni accanto alla cima.
Informazioni utili per visitare la “Stonehenge portoghese”
Il sito più importante della Penisola Iberica si trova nell’entroterra, a ovest di Évora, ed è raggiungibile con mezz’ora di auto seguendo la N114 per Montemor-o-Novo e poi la deviazione per Nossa Sra.
Accessibile gratuitamente 24 ore su 24, è anche meta ideale per fare una piacevole sosta e magari un picnic, sempre ovviamente rispettando il magnifico complesso e la sua storia millenaria.
Esiste anche la possibilità di visitare il sito di Cromlech di Almendres e gli altri della zona come il Castelo de Giraldo e il Grande Dolmen di Zambujeiro con visite guidate accompagnati da un esperto.