Tsingy de Bemaraha: la foresta di pietra dove la natura sfida la gravità

Tsingy de Bemaraha è la foresta di pietra più incredibile del mondo e un paradiso della biodiversità: ecco perché dovreste inserirla nei vostri viaggi futuri

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Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Pubblicato: 16 Aprile 2025 17:33

Riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1990, la riserva naturale Tsingy de Bemaraha vanta un paesaggio unico al mondo perché presenta una vasta e rara collezione di speroni calcarei affilati come rasoi. Chiamata anche “foresta di pietra”, è famosa proprio grazie a queste particolari formazioni che, gigantesche e torreggianti, immergono il visitatore in uno scenario surreale e drammatico.

Dove si trova il parco di Tsingy de Bemaraha

Il parco di Tsingy de Bemaraha è tanto incredibile quanto difficile da raggiungere. D’altronde, i luoghi più belli al mondo bisogna saperseli guadagnare. La riserva è situata nelle remote terre del distretto di Antsalova in Madagascar, di cui fanno parte anche le Foreste Secche di Andrefana.

Questo affascinante territorio sembra realmente appartenere a un mondo diverso e, già dal significato del nome, ne percepiamo il fascino. Tsingy de Bemaraha, infatti, significa “il luogo dove non si può camminare a piedi nudi”. Basta guardarli, quei pinnacoli calcarei affilati come rasoi, che raggiungono altezze fino a 70 metri, per pensare a tutto tranne che a camminarci sopra senza scarpe!

Il parco può essere raggiunto con una combinazione di voli, viaggi in auto e, possibilmente, attraversamenti fluviali: arrivarci in sicurezza richiede un’attenta pianificazione e uno spiccato spirito d’avventura.

Tsingy de Bemaraha
Fonte: iStock
Le formazioni rocciose nella riserva Tsingy de Bemaraha

Uno scrigno di biodiversità

Nonostante il suo aspetto inospitale, Tsingy de Bemaraha non rappresenta solo una meraviglia geologica, ma è un vero e proprio scrigno di biodiversità. Le intricate formazioni calcaree hanno creato microclimi ed ecosistemi diversi, favorendo l’evoluzione di flora e fauna endemiche che non si trovano in nessun altro luogo sulla Terra.

Le torri affilate come coltelli, i canyon a fessura e le grotte umide che compongono questo paesaggio tengono lontani gli umani e offrono rifugio a diverse specie di animali e piante. Possiamo considerarlo come un paradiso per i ricercatori e gli scienziati che qui, negli ultimi anni, hanno avuto la fortuna di scoprire specie prima sconosciute di lemuri, pipistrelli, piante da caffè e rane, per fare qualche esempio.

Per visitare la riserva si consiglia di lasciarsi accompagnare dalle guide del parco che, procedendo lungo i sentieri dedicati, non solo vi aiuteranno a non perdervi nel labirinto di guglie rocciose, ma vi permetteranno di esplorare anche canyon e grotte, come quella di Anjohibe.

Le incredibili formazioni carsiche

Le formazioni rocciose presenti nel parco di Tsingy de Bemaraha sono di tipo carsico, formatosi dal calcare poroso dissolto, eroso e modellato nel corso del tempo dall’acqua. I processi che hanno portato alla creazione di questo incredibile paesaggio sono estremamente complessi e rari tanto che ne esistono pochissime simili al di fuori del Madagascar.

I ricercatori ritengono che l’acqua sotterranea si sia infiltrata negli estesi strati calcarei e abbia iniziato a dissolverli lungo giunture e faglie, creando grotte e tunnel. Le cavità si sono poi ampliate e, alla fine, i loro soffitti sono crollati lungo le stesse giunture, creando canyon rettilinei profondi fino a 120 metri e delimitati da guglie di roccia verticali come le torri di una cattedrale gotica.