La foresta segreta, cresciuta senza che nessuno se ne accorgesse

Una foresta segreta di alberi di cedro, cresciuta indisturbata per millenni, è stata scoperta sulle ripide scogliere del Nord America

Una foresta segreta sulle scogliere della scarpata del Niagara è stata portata alla luce dall’ecologista Doug Larson durante il suo lavoro di ricerca nei pressi del centro urbano di Guelph, una città universitaria poco distante da Toronto, in Canada. Lo studio condotto da Larson prevedeva l’analisi dei muschi e licheni sulle pareti rocciose e, solo dopo tre anni di ricerca, sono emersi i nodosi alberi di cedro, datati centinaia di anni, nascosti tra le rocce. Un laboratorio del Lamont-Doherty Earth Observatory, che si occupa della datazione in base al numero di anelli nel tronco degli alberi, ha confermato la secolarità di questi esemplari, e il più anziano risalirebbe perfino al 668 d.C.

La scarpata del Niagara è un ripido pendio che curva intorno al bacino del Michigan, dal Wisconsin fino allo Stato di New York e le famose cascate, abbracciando l’Ontario. Questo territorio non è ospitale per l’uomo e, molte specie animali e vegetali, ne hanno tratto vantaggi grazie all’assenza d’inondazioni, incendi o predatori. La scogliera ha svolto il ruolo di rifugio e l’urbanizzazione non ha colpito quest’area, a differenza di molte altre zone dell’America settentrionale, abbattute per far spazio a comunità, industrie e fattorie o per la necessità di legname.

Non è stata una coincidenza che gli alberi a basso fusto della foresta segreta fossero cedri, in quanto questa specie presenta una resistenza fisiologica elevata: non c’è un unico sistema di radici per l’alimentazione dell’albero e ogni sezione è nutrita separatamente dalle altre. Quindi, se una parte delle radici viene danneggiata, muore solo un segmento del cedro, mentre le altre continuano a crescere. I cedri sono così riusciti a sopravvivere nei secoli, contorcendosi in forme incredibili.

Tra gli alberi più bizzarri troviamo uno soprannominato “The Snake” per l’intreccio delle radici all’interno di piccole fessure orizzontali della parete rocciosa, o il “The mosquito” per la sua forma che ricorda una zanzara, ma anche un altro di 875 anni appeso a testa in giù, crescendo perciò contro la forza di gravità e visibile solo scalando la scogliera. Larson e i suoi collaboratori sperano che i cambiamenti climatici non comportino danni all’ecosistema della foresta segreta, anche se attualmente non ci sono segni di sofferenza.