Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, si è confrontato con le principali compagnie aeree per analizzare le dinamiche delle tariffe medie dei biglietti negli ultimi mesi sulle tratte nazionali. Alcune di queste, infatti, sono finite sotto la lente di Mister Prezzi dopo che i dati Istat relativi a maggio 2023 hanno fatto registrare aumenti medi dei biglietti aerei del 40% su base annua.
Nello specifico, al centro delle verifiche del MIMIT ci sono i rincari relativi alle tariffe di determinate tratte che collegano le città di Roma e Milano, con Venezia, Palermo, Catania e Cagliari. Un incremento ritenuto eccessivo, soprattutto a fronte di un calo del costo del carburante superiore al 20%. I vettori coinvolti – vale a dire ITA Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air – dovranno rispondere entro giovedì 20 luglio, data in cui è stata fissata la prossima riunione della Commissione per il monitoraggio dei prezzi, che servirà a confrontare i dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili. Ma perché i voli costano tanto?
Perché i biglietti aerei costano di più
I primi mesi del 2023 hanno visto le tariffe dei biglietti aerei crescere mediamente del 20%, con la tratta Europa-Usa che vedrà un balzo del 23% durante l’estate. È quanto emerso da uno studio di Allianz Trade, compagnia specializzata nell’assicurazione del credito commerciale, che è andata a ricercare le cause dell’aumento dei prezzi, puntando l’attenzione sulla scarsa disponibilità di aeromobili di nuova costruzione.
Stando allo studio, i produttori si stanno riprendendo lentamente dal crollo delle consegne del 2020 e non riusciranno a garantire la quantità di velivoli pre-crisi nel 2023. Se ci sono gli aumenti nonostante la diminuzione del costo dei carburanti e il forte incremento della domanda dei viaggiatori, un’altra motivazione sarebbe da ricercare nella disponibilità dei posti per volare, perché la capacità limitata frena il potenziale di guadagno delle compagnie aeree.
“Attualmente c’è un ritardo di sei mesi nelle consegne, per il quale i produttori di aerei incolpano i fornitori. Per le compagnie aeree ciò implica da un lato una mancata modernizzazione della propria flotta e dall’altro il mancato incremento dell’offerta di nuovi posti. Ciò si traduce anche in un costante aumento delle tariffe”, spiega Maria Latorre, consulente di settore di Allianz Trade.
Low cost più care delle compagnie tradizionali
Stando a quanto rivelato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i prezzi delle compagnie low cost sono superiori rispetto a quelli dei voli di linea. Mediamente, del +8% sulle tratte nazionali e del +22% sulle tratte internazionali. L’O.N.F sottolinea che esistono ancora viaggi scontati in determinati periodi o verso destinazioni meno gettonate, ma anche questi sarebbero soggetti a rigide condizioni e molte limitazioni.
I rincari, però, non risparmiano nemmeno le compagnie di linea. Secondo i dati raccolti dall’ Osservatorio, il costo medio di un volo, rispetto al 2022, aumenta quest’anno del +26,3%, con picchi del 54% sulle tratte nazionali (Milano-Olbia) e del +52% sulle tratte internazionali prese in esame, tra cui Milano-Londra. In merito all’incremento dei prezzi, Codacons ha intanto presentato un esposto alla Guardia di Finanza chiedendo di attivarsi per verificare possibili speculazioni ai danni degli utenti del trasporto aereo.
Quanto costerà viaggiare in aereo ad agosto
Nei giorni scorsi, Assoutenti ha realizzato una indagine sui prezzi dei voli per chi deciderà di spostarsi in aereo durante le prossime vacanze estive. Lo studio rivela che per alcune tratte europee i biglietti costano oramai quasi quanto un volo a lungo raggio per New York. Ad esempio, per volare da Roma a Rodi, partendo il 12 agosto e tornando il 19 agosto, si spendono almeno 696 euro, 694 euro da Milano a Tenerife, contro i 743 euro del volo a/r Roma-New York.
I biglietti per l’Egitto superano addirittura i prezzi dei voli intercontinentali: nello stesso periodo (12-19 agosto) per andare da Milano a Sharm el Sheikh si spendono almeno 950 euro, mentre per la tratta Roma-Marsa Alam si parte da 778 euro. Una spesa notevole anche volare verso Creta (530 euro da Roma) e Monastir (654 euro da Milano). Il costo più alto tra le mete prese in esame è, però, quello per i voli con destinazione Zanzibar: partendo da Roma, occorre mettere in conto una spesa minima di quasi 1.700 euro tra andata e ritorno.