Il nuovo studio che svela le città più care ed economiche d’Italia

Carovita e inflazione, come hanno cambiato le città d'Italia anche quest'anno? Ecco i capoluoghi dove i beni di largo consumo e i servizi costano di più della media

Foto di Priscilla Piazza

Priscilla Piazza

Content writer

Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

Arrivano dalle ultime indagini del Codacons relative ai dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy le statistiche riguardanti le città più care e quelle più economiche del Belpaese, sia per quanto riguarda la vita quotidiana, che per il turismo. Già a partire dall’anno scorso, l’inflazione era stata più che complice della crescita vertiginosa dei prezzi sul territorio italiano.

La città più cara di tutte? Quest’anno sul podio troviamo il capoluogo della Valle D’Aosta, con una spesa media di 573 euro a persona per l’acquisto di beni e servizi, di poco di sorpasso sulle città di Milano e Bolzano (quest’ultima in testa per i prezzi esosi su cibi e bevande).

L’analisi del Codacons sul costo della vita nelle città del Paese prende in considerazione i listini dei prezzi dei generi di largo consumo come ad esempio il settore di alimentari, ortofrutta e carne. Nello stilare la sua classifica però Codacons tiene conto anche di ulteriori tariffe come quelle dei servizi, dai pubblici esercizi a professionisti come dentisti e parrucchieri.

Le città più care d’Italia

Al primo posto, Codacons mette Aosta, la città più cara d’Italia per questo anno in corso. Il Nord del Belpaese, dunque, si riconferma come sempre una delle destinazioni in cui si spende maggiormente sia per viaggiare, che per vivere (quasi il doppio che a Napoli).

A seguire il capoluogo valdostano ci sono le città di Milano – con una spesa di 565, 3 euro – e di Bolzano con una spesa di circa 564,5 euro. Bolzano, però, sembra essere la città dove si spende di più per mangiare: per mettere in carrello e portare a casa 28 prodotti di beni di largo consumo occorre tirare fuori dal portafoglio ben 208 euro (a Trieste 206 euro, a Milano circa 203,6 euro). Un dato, questo, che sorprende se messo in confronto alla media nazionale di 187 euro.

Aosta è bandiera rossa (o nera) anche per i servizi: infatti, nella città si devono spendere all’incirca 17,7 euro per lavare la propria automobile (mentre nel resto del Paese la media è di 13 euro), nonché 38, 5 euro per la toelettatura del proprio Fido invece che 33 euro come nel resto d’Italia. E se si ha mal di denti, invece, la spesa non è da meno: per un’otturazione semplice un dentista ad Aosta chiederà una fattura di circa 176 euro (media nazionale di 117 euro).

Le città più economiche in Italia

Tra le città più economiche in Italia, invece, trionfa Napoli che con una spesa media di 363 euro si guadagna il titolo di capoluogo più economico, subito seguita da Palermo (392, 7 euro). Catanzaro, invece, con una spesa di 156,5 euro si conferma la città dove fare la spesa costa di meno.

I primati più particolari

Ci sono però delle curiosità riguardanti alcune città in determinate categorie di spesa: ad esempio, la pasta con 2,45 euro al kg si conferma più cara a Pescara e meno cara a Palermo (1,38 euro al kg). Bologna, invece, non concede sconti in merito alla carne bovina: per acquistare una cena succulenta a base di carne bovina bisogna considerare una spesa di quasi 24 euro al chilo (23,79 euro). Non va bene nel capoluogo emiliano nemmeno la messa in piega, quasi 23 euro per un servizio di parrucchiera semplice.

Mentre Bari invece registra il tonno in scatola dal prezzo più alto (17,3 euro al chilo), la città pugliese è però la più economica per il prezzo del caffè (9,3 euro al chilo). Firenze invece è la città dove portare la propria automobile al lavaggio costa di meno: soli 7,93 euro.

Infine, brutte notizie su Milano che non si fa conoscere in positivo: 88 euro (contro una media nazionale di circa la metà) per l’equilibratura delle gomme e 5,39 euro per gustare un panino al bar, invece che 3,6 euro come da media nazionale.