Il comparto aereo è finalmente uscito dal “tunnel della pandemia” e, rispetto al 2023, l’anno in corso sta facendo registrare ingenti profitti per le compagnie, di gran lunga superiore alle stime preventivate.
Una notizia incoraggiante che è arrivata da Willie Walsh, direttore generale della Iata, che durante l’80esimo Annual general meeting della Iata a Dubai ha annunciato utili netti pari a 30,5 miliardi di dollari, un margine superiore al 3% e, per questo, un risultato davvero importante anche considerando la situazione di pochi anni fa.
La crescita “vertiginosa” del numero di passeggeri
Un altro tassello fondamentale che riguarda la netta ripresa dell’industria aeronautica già durante il 2023 è rappresentato dalla “crescita vertiginosa” del numero dei passeggeri, con la cifra record di 5,2 miliardi, che ha superato (per la prima volta dopo 5 anni) nettamente i livelli pre-pandemia del 2019.
E, sulla base delle stime dell’associazione Iata, quest’anno i vettori opereranno, in totale, ben 9 milioni di voli su più di 22mila rotte, unendo nel complesso 5 miliardi di persone.
Come sottolineato da Walsh, “l’aviazione si è ripresa dalla pandemia e sta crescendo in modo redditizio per soddisfare le esigenze delle persone che vogliono volare e spostare merci” e ha contribuito altresì alla crescita dell’economia a livello globale.
Il nuovo obiettivo all’orizzonte
Ora che il settore si è lasciato alle spalle gli anni critici della pandemia, c’è un nuovo obiettivo all’orizzonte, ovvero rendere l’esperienza dei passeggeri in aeroporto sempre migliore e confortevole rivoluzionando la gestione dei bagagli.
Un obiettivo che, come emerso dallo studio “Baggage It Insights 2024” di Sita, fornitore IT per il trasporto aereo, ha iniziato a diventare concreto nel 2023 quando, nonostante l’incremento del numero di viaggiatori, sono già diminuiti i disagi legati ai bagagli: infatti, sulla base del report, il numero di valigie e borse smarrite, recapitate in ritardo o danneggiate è sceso passando da 7,6 a 6,9 bagagli disguidati ogni 1.000 utenti.
E il trend a lungo termine conferma il positivo impatto avuto dagli investimenti in ambito tecnologico nel corso del tempo: basti pensare che, dal 2007 al 2023, il tasso di inconvenienti è diminuito del 63% a fronte di un aumento di passeggeri del 111%.
Tuttavia, non mancano ulteriori sfide per offrire assoluta tranquillità ai viaggiatori per quanto riguarda i bagagli, grazie a una completa automazione e visibilità totale dal check-in al ritiro.
Secondo l’indagine di Sita, tutto ciò può diventare realtà grazie a tecnologie all’avanguardia come l’Intelligenza Artificiale e a una grande spinta per le opzioni self-service come la biometria e i sistemi touchless, così da semplificare sempre di più le operazioni.
Guardando al futuro, il report si aspetta un recupero dei bagagli più agevole grazie alle iniziative di raccolta e condivisione dei dati adottate dal 93% degli aeroporti al momento della consegna dei bagagli e dal 95% delle compagnie aeree al momento del ritiro dei bagagli.
In più, il settore nel 2024 ha ridotto il tasso di cattiva gestione a solo il 6,9 per mille passeggeri nel 2024.
Infine, gli aeroporti e le compagnie aeree stanno investendo molto nei processi di gestione dei bagagli self-service senza contatto, con il 66% delle compagnie aeree e l’85% degli aeroporti che adottano questa tecnologia.