Gli italiani amano la Costa Azzurra. Sono i maggiori frequentatori del Sud della Francia e ci vanno tutto l’anno. Ecco perché saranno molti coloro che la sceglieranno per le festività natalizie.
Per chi visita la regione in questa stagione, la Costa Azzurra ha in serbo tantissimi eventi che allieteranno le loro giornate e, perché no, anche le loro serate. Giornate spesso e volentieri soleggiate, con temperature miti, perché il clima qui è sempre ideale per stare all’aria aperta.
Fra le novità più importanti ce n’è una davvero suggestiva: Nizza, baia delle luci, il festival delle lanterne cinesi tradizionali che, dal 29 novembre fino al 23 febbraio, illuminerà il Parc Phoenix di Nizza di rosso, in un percorso incantevole che va dal lungomare fino ai vicoli interni della città vecchia.
Anche la Costa Azzurra ha i suoi Mercatini di Natale. Ce ne sono tantissimi e in tante città affacciate sul mare e sulle vicine alture. Ce ne sarà uno grande a Cannes, dal 30 novembre al 5 gennaio 2020; a Nizza ci sarà il Villaggio di Natale dal 6 dicembre al 5 gennaio 2020; il Mercatino di Natale di Saint-Raphaël sarà accompagnato dal Giardino di Luci con bellissime proiezioni sulla Basilica dal 7 dicembre al 5 gennaio 2020, e a Mentone, oltre al Village du Père Noël, ci sarà una pista di pattinaggio sul ghiaccio al Marché des Halles, il “percorso delle renne” che attraversa la città e la “Foresta incantata” nei Jardins Biovès.
Anche il delizioso borgo degli artisti di Biot, nell’entroterra di Antibes, avrà il suo Mercatino di Natale: il Mercatino della Creatività durerà solo un weekend, quello del 14 e 15 dicembre. Il Primo dicembre un gigantesco Calendario dell’Avvento sarà creato su un edificio del paese, dove ogni giorno si aprirà una delle 24 finestre con una mostra a cielo aperto. Il weekend del 21 – 22 dicembre si terrà invece il Mercatino di Natale a Golfe-Juan, tra Juan-les-Pins e Cannes.
Durerà un giorno soltanto il Mercatino delle ceramiche di Natale della vicina Vallauris, che si terrà il 15 dicembre, con un laboratorio di ceramica per i bambini nella Place de l’Homme-au-Mouton.
Non solo eventi al mare. Anche i villaggi dell’entroterra della Costa Azzurra avranno i loro mercatini. A partire da metà dicembre le vie centrali di Breil-sur-Roya e di Castellar, due villaggi montani sulla strada che porta al Col di Tenda, e della Turbie, alle spalle del Principato di Monaco, si riempiranno di bancarelle dei Mercatini di Natale.
E non solo mercatini sulla Costa Azzurra. Dicembre è anche il mese dei presepi. Ne verranno allestiti di bellissimi a Lucéram, un tipico “village perché” a un’ora di strada da Mentone, dove si potrà fare il tour dei presepi fino a gennaio. Così come a Roquebrune-Cap-Martin, tra Mentone e Montecarlo, si potrà percorrere la suggestiva Strada dei Presepi.
A Grimaud, sulla strada per Saint-Tropez, come ogni anno si svolge l’originale Salone dei Santons, le tipiche statuine dei presepi che si trovano solo nella zona della Provenza e, proprio per questo, non rappresentano solo i personaggi della Natività ma anche della vita quotidiana: non mancano infatti zingari e gitani. La capitale di questo appuntamento secolare rimane però Marsiglia. L’evento inizia il 6 dicembre, giorno di San Nicola, e dura fino all’Epifania.
Natale in Costa Azzurra non è solo eventi ma anche tradizioni. Chi decide di trascorrere la Vigilia qui deve sapere alcune cose importanti: il cenone del 24 dicembre, benché debba essere “di magro”, comprende parecchie portate e non mancano mai lumache, baccalà, cefalo, cardi e sedano. Ci sono anche alcune regole da seguire per la preparazione della tavola: tre tovaglie bianche rappresentano la Santissima Trinità, alcune ciotoline devono contenere il grano di Santa Barbara e devono esserci ben 13 dessert, in riferimento a Cristo e ai suoi 12 Apostoli. Non esiste una lista fissa di dolci, ma non possono di certo mancare fichi, uva passa, mandorle e noci (chiamati “i quattro mendicanti”, in quanto evocano gli ordini religiosi che hanno fatto voto di povertà), i datteri, il torrone – blanc a base di albume montato a neve, noir a base di miele o zucchero – e il “gibassié” o “pompe à l’huile”, una sorta di focaccia dolce fatta con olio d’oliva fruttato. E poi, frutta fresca come uva, mandarini e frutta candita.
In tema di riti tradizionali, invece, nelle zone più rurali, la cerimonia del “pastrage” (da “lou pastre” ovvero “pastore” in provenzale) continua ad arricchire la Messa di mezzanotte. Nel periodo in cui le pecore figliano, una processione di pastori viene a presentare l’agnello appena nato all’officiante e all’assemblea al suono del flauto e del tamburello. La giovane pecora viene trasportata in un carretto illuminato di candele. Questa celebrazione a volte è rinviata al mese di gennaio.
A volte la Messa di mezzanotte è accompagnata da una pastorale, il che è sinonimo del Natale tradizionale. Si tratta di una rappresentazione teatrale della Natività, cantata e parlata in provenzale. Un po’ come se i Santon del presepe prendessero vita.
Nel caso in cui a qualcuno mancasse comunque la neve, niente paura. A un’ora di strada dalla Costa Azzurra si possono raggiungere gli impianti sciistici delle Alpi del Sud, nelle località di Isola 2000, che apre a fine novembre, di Auron e di Valberg, che inaugurano la stagione invernale a dicembre.