Zungoli, il borgo feudale in Campania

Poco popolato e immerso nel verde, ricco di reperti storici e bellezze naturali. Ecco cosa visitare a Zungoli, in Campania

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Redazione

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Considerato tra i borghi più belli d’Italia, Zungoli, in provincia di Avellino, è un caratteristico piccolo centro abitato, intriso di storia medievale. Poco più di 1000 abitanti in questo paese che svetta nell’alta valle dell’Ufita nell’Appennino campano, lambita dal torrente Vallone. Zungoli è situato su di un colle dalla struttura tufacea. Un delizioso borgo dell’Irpinia, caratterizzato da un centro storico che si estende tra viette e stradine di ciottoli e scalinate in pietra.

Negli ultimi tempi, il comune di Zungoli ha aderito al Progetto Case a 1 Euro con l’obiettivo di riqualificare il centro storico, un progetto prevede un iter molto serrato di ristrutturazione e rivalutazione per l’edificio acquistato. Tantissime le offerte arrivate da tutto il mondo per potersi immergere nel piccolo mondo di questo paese irpino. Dunque, questo grazioso borgo è destinato ad una rivalutazione maggiore nel tempo, nel frattempo, ha ancora tante storie da raccontare a tutti i suoi visitatori.

Zungoli: un po’ di storia

Zungoli, un tempo conosciuto come Castrum Curoli, è situato a 657 metri sul livello del mare e rappresenta uno dei borghi più incantevoli vicino Napoli. I primi insediamenti umani risalgono all’epoca neolitica. Altre tracce dal passato che sono state rilevate nella zona sono anche i reperti risalenti all’antica Roma, come monete, cippi funerari e militari. Nei pressi di Zungoli, infatti, fu edificata la via Herculea, ricostruita da Marco Aurelio, che metteva in connessione la via Traiana e la via Appia. Nel Duecento, ha, invece, inizio la realizzazione della fortezza. I Normanni modificarono la già presente Torre bizantina nella Rocca che ancora oggi si può ammirare nella porzione più alta del borgo, attorniata dai resti delle mura. Nel tempo, il feudo, appartenne agli Angioini, e fu poi consegnato a Enrico di Valmontone. Nei secoli la proprietà feudale passò a molti signori, fino all’abolizione della feudalità. In seguito, il borgo fu annesso al Regno delle Due Sicilie.

Zungoli: cosa vedere

Il centro storico di Zungoli è davvero incantevole con i suoi angoli, i suoi vicoli e le sue piazzette. Tutt’intorno un crocevia di palazzi storici, come i palazzi Caputi, Januzzi e Annichiarico-Petruzzelli. Su tutte le costruzioni, svetta il Castello di Zungoli risalente molto probabilmente all’XI secolo. Un edificio fortificato con la funzione di difesa dalle incursioni bizantine. Nella costruzione originale, il Castello era composto da quattro torri cilindriche collocate agli angoli, ma attualmente ne sono rimaste tre, in seguito alla distruzione del terremoto del 1456. La fortezza è imponente, con i suoi 30 metri di lunghezza e 14 di altezza. Il Castello è stato di proprietà di varie famiglie nobili e signori di alto rango, come Ugone de Luca, il capitano spagnolo Consalvo Fernandes de Cordova e il re di Spagna Carlo III. Oggi è abitato dai marchesi Susanna di Sant’Eligio.

Tra le costruzioni religiose, il Convento di San Francesco, distrutto e ricostruito più volte, tra terremoti, abbandoni e incuria. Oggi l’edificio si presenta con i suoi affreschi del Cinquecento e Seicento e con una struttura articolata su due livelli, il piano inferiore, dove sono disposti i laboratori per la lavorazione della lana, il refettorio, la cucina e le cantine; e quello superiore che accoglie le celle dei frati. La chiesa contigua al convento conserva preziose opere pittoriche, come la tela che raffigura “San Francesco in estasi tra due angeli”, realizzata dalla scuola napoletana del Seicento. Gli altri edifici religiosi di Zungoli sono la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, che fu evacuata a seguito della peste del 1656 e fu, in seguito, soggetta a rivalorizzazione. Non distante, sono collocate le cappelle di San Francesco di Paola e di Sant’Antonio da Padova e due torri, la Torre li Pizzi, appartenente al periodo normanno e la Torre delle Ciàvole. Luoghi che fanno parte delle leggende popolari, tra oscuri aneddoti e racconti, dove realtà e leggenda si fondono.

Zungoli: alcune curiosità

Le attività economiche della zona sono principalmente nell’agricoltura, con i celebri ulivi e la produzione dell’olio extravergine DOP Irpinia delle Colline dell’Ufita, che proviene dalla notevole cultivar Ravece. Tra i prodotti locali più rinomati, il formaggio, come il caciocavallo podolico e il caciomolara. Il caciocavallo qui è frutto di una lavorazione davvero d’altri tempi, con la stagionatura che va dai 4 ai 9 mesi nelle grotte di tufo sotterranee.

Ed ecco emergere, ancora, il fascino di Zungoli, dove tradizione e modernità si fondono. Proprio il sottosuolo di Zungoli rappresenta un panorama davvero unico, quasi un mondo parallelo, costituito da centinaia di stretti cunicoli e grotte di tufo, che risalgono al IX e al X secolo e impiegate sin da allora, come cantine e depositi naturali. Inoltre, a Zungoli, sono celebri anche i prodotti artigianali, soprattutto nell’ambito delle creazioni in legno.