Se avete in programma un viaggio a New York per quest’estate, sappiate che non potrete visitare uno dei suoi luoghi più iconici: il MoMA chiude per ristrutturazione.
Saranno ben quattro, i mesi di chiusura del Museum of Modern Art. Lo ha annunciato l’ufficio stampa del museomspiegando che, gli ultimi visitatori, saranno ammessi il 15 giugno. Dopodiché, le porte del museo chiuderanno sino al 21 ottobre, così da consentire i lavori di ingrandimento. Il nuovo progetto porterà alla nascita di un nuovo spazio espositivo di oltre 3700 metri quadrati, in cui le opere saranno presentate in una modalità innovativa. Come è nel carattere del MoMA.
The Studio ospiterà ospiterà programmi e performance dal vivo che “scateneranno reazioni e dibattiti, e che sfideranno la storia dell’arte moderna e l’attuale momento culturale”. All’interno ci saranno numerosi piani e persino gallerie al piano strada, che saranno gratuite e aperte al pubblico, nel tentativo di avvicinare l’arte alla gente, proprio nel cuore di Manhattan.
Quando ad ottobre, il MoMA riaprirà vedrà le opere di diverse discipline artistiche una accanto all’altra (dipinti, sculture, architettura, design, cinema), e ospiterà gallerie dedicate ad artisti dai diversissimi background, molto più di quanto il museo abbia fatto fino ad ora.
Ci sarà poi una selezione di opere che saranno esposte a rotazione per 6-9 mesi, a testimonianza di come “non esiste un’unica e completa storia dell’arte moderna e contemporanea”. Tra le prime esibizioni del “nuovo” MoMa, una sarà dedicata all’arte latinoamericana e una a William Pope.L. Aprirà prima, il museo, a partire dalle 10.00. E, il primo mercoledì di ogni mese, chiuderà alle 21.00.
Cosa fare dunque se si arriva a New York quest’estate? Visitare il MoMA PS1, un museo “affiliato” nel Queens. Avamposto “hip” del più famoso museo, permette di vedere video attraverso le assi del pavimento, di prendere parte a feste con DJ, di partecipare a coinvolgenti dibattiti. Una tappa non così convenziale, per un viaggio a New York. Da affiancare a visite in luoghi-istutuzione come il Guggenheim o l’American Museum of Natural History, che tra i musei della città proprio non si possono non visitare.