Luni entra a far parte della Riserva di Biosfera dell’Unesco

Luni è il primo Comune della Liguria ad entrare nel programma 'Man and Biosphere', avviato per promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente

Il suo nome si porta dietro una storia che spinge le radici molto lontano nel tempo e apre le porte alla Lunigiana, verde terra di confine tra Toscana e Liguria. Sorta ai piedi delle Alpi Apuane, nell’estrema propaggine della Riviera di Levante, Luni è il primo Comune della Liguria a entrare nel programma “Man and Biosphere” dell’Unesco, aderendo alla Riserva di Biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Le tracce storiche sono una ricchezza inestimabile di questo territorio unico, così come la sua preziosa biodiversità. Ed è proprio con l’obiettivo di mantenere un equilibrio tra un ambiente naturale di eccezionale valore e le attività dell’uomo che Luni ha scelto di essere parte della Biosfera MAB.

Avviato per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra esseri umani e ambiente, attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile, il programma utilizza le scienze naturali e sociali, l’economia e l’educazione per migliorare la vita delle persone e l’equa distribuzione dei benefici e per proteggere gli ecosistemi naturali, promuovendo approcci innovativi allo sviluppo economico che siano adeguati dal punto di vista sociale e culturale, e sostenibili dal punto di vista ambientale.

L’area della Riserva della Biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano, attraversata anche dall’imperdibile Via di Linari, è stata istituita dall’Unesco nel 2015, ed è l’unica dell’intera catena appenninica ad essere caratterizzata dal confine climatico euro-mediterraneo.

A trovare spazio nella Riserva “Man and Biosphere” è ora anche Luni, con il suo sito archeologico, l’Anfiteatro romano, le splendide colline che la incorniciano e un paesaggio che ha forgiato la sua popolazione e che da essa, a sua volta, è stato plasmato per oltre due millenni.

Con l’inserimento della città spezzina nel programma MAB sono attualmente coinvolti 80 comuni (contro i precedenti 34) distribuiti su quasi 500 mila ettari, nelle tre regioni di Toscana, Emilia-Romagna e, da adesso, Liguria, che è anche una delle mete più ambite d’Italia.

Queste le motivazioni che hanno portato l’Unesco all’inserimento di Luni nella Riserva della Biosfera: “La posizione del sito, al limite geografico e climatico tra l’Europa continentale e l’Europa mediterranea, offre una grande biodiversità, con almeno 260 specie di piante acquatiche e terrestri e 122 specie di uccelli, anfibi, pesci e invertebrati di interesse locale e regionale. Questa estensione mira a incoraggiare le comunità locali a vivere in armonia con la natura, a incoraggiare il riconoscimento del valore dei servizi ecosistemici, di cui la popolazione è il principale beneficiario, e a fornire opportunità di investimento nella conservazione e nello sviluppo di questi stessi servizi ecosistemici”.