Promuovere i porti storici come mete di turismo sostenibile, migliorandone la gestione e stimolando la partecipazione delle comunità locali: è questo l’obiettivo del progetto “From Ancient Maritime Routes to eco-touristic destinations PLUS” (Approdi PLUS).
Il progetto, finanziato con 185.740 euro dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020, sotto la gestione della Regione Abruzzo, rappresenta un’estensione e una continuazione dell’iniziativa precedente, Approdi, concepita per valorizzare il patrimonio culturale delle zone incluse nel programma Interreg V-B Adriatico-Ionio (Adrion).
Il programma per la coesione e la solidarietà transfrontaliera
Il programma rappresenta uno degli strumenti attraverso i quali l’Unione Europea attua la Politica di coesione, promuovendo la cooperazione e la solidarietà transfrontaliera mediante il finanziamento di progetti in otto paesi della regione adriatico-ionica: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia.
Sotto la guida dell’Università di Teramo, il progetto Approdi PLUS si avvale di un partenariato che include l’Università Ca’ Foscari di Venezia, il Comune di Durazzo in Albania, l’Agenzia per lo Sviluppo di Dubrovnik (Dubrovnik Development Agency, DURA) in Croazia e l’Università Ionica di Corfù, in Grecia.
I territori coinvolti nel progetto condividono la presenza di antichi porti che, tuttavia, sono stati a lungo considerati marginali per lo sviluppo urbano e, di conseguenza, hanno offerto limitato interesse dal punto di vista turistico.
La sfida di Approdi e Approdi PLUS
La sfida di Approdi e Approdi PLUS è quella di valorizzare il potenziale economico di crescita di questi antichi porti, trasformandoli in destinazioni per l’ecoturismo, particolarmente adatte al turismo fuori stagione, coinvolgendo maggiormente le comunità locali.
Approdi PLUS, come estensione del progetto originario, ha preso le mosse dai risultati già ottenuti, integrandoli con un approccio innovativo che tiene conto delle trasformazioni nel settore turistico indotte dalla pandemia da Covid-19 e che non possono prescindere dalla creazione di mappe di scenario legate alle condizioni complessive di accesso logistico ai luoghi, anche in termini di requisiti sanitari e formali. Questo nuovo approccio si basa sull’uso di strumenti virtuali, sull’intelligenza artificiale (che potrebbe rappresentare un ulteriore vantaggio per nuove forme di sviluppo locale legate al turismo lento) e sulla sinergia tra tradizione e innovazione (Utilities, Servizi, Agricoltura, Alimentazione, Ricreazione, Ricettività), con un focus particolare sull’intersettorialità del turismo.
Le azioni chiave messe in campo
Le azioni chiave di Approdi PLUS si sono articolate in tre direzioni: l’ampliamento della rete dei porti storici inclusi nel progetto, la creazione di una mappa interattiva dei porti dell’Adriatico e il miglioramento della percezione, da parte delle comunità locali, dei porti storici come risorse economiche e culturali del territorio.
Per raggiungere tali obiettivi, sono stati organizzati eventi pubblici e sessioni di formazione online rivolte agli operatori delle amministrazioni dei porti storici, coinvolti nello sviluppo economico e turistico, nonché eventi indirizzati al comparto della filiera turistica come PMI, Enti Locali, università e centri di ricerca, esperti e persone interessate.
I contenuti della formazione includono il ruolo della Cooperazione Territoriale Europea, elementi culturali/storici, economici e finanziari e, durante l’attuazione del progetto, i partner stabiliranno una collaborazione con il proprio Punto di Contatto Nazionale.
Soltanto attraverso un attivo coinvolgimento della cittadinanza, la Politica europea di coesione può effettivamente trasformarsi in uno strumento concreto per rafforzare i territori, promuovendone lo sviluppo sociale ed economico.