Da qualche giorno a questa parte si parla di una nuova isola spuntata al largo di Pozzuoli, in provincia di Napoli, ma questa teoria non convince tutti. Quel che è certo è che qualcosa è affiorato dalle acque: dove prime c’era solo il mare ora sembra esserci una piccola isola.
Per questo in molti si sono chiesti se potesse trattarsi di un fazzoletto di terra rimasto sommerso fino a oggi. Ma è veramente così?
È un'isola o no?
La zona di Pozzuoli è decisamente particolare per via dell'intensa attività sismica che la caratterizza. Nel Golfo di Pozzuoli, infatti, prendono vita i Campi Flegrei, un antico supervulcano noto sin dall'antichità per la sua vivace attività vulcanica, tanto che può modificare lo scenario naturale della penisola senza quasi che nessuno se ne accorga.
Facendo un piccolo salto indietro nel tempo, si scopre che nel 1982 nell’area del Porto di Pozzuoli la terra si sollevò di 15 centimetri in appena 5 mesi, mentre normalmente si muove di circa un centimetro ogni anno. A seguito delle crisi bradisismiche del 1970-72 e del 1982-84, invece, il centro di Pozzuoli si trovava circa tre metri e mezzo più in alto rispetto alle misurazioni degli anni Sessanta.
Fino ad arrivare al 2005, anno in cui la terra ha ripreso a salire in tutto il bacino dei Campi Flegrei, alimentando un’intensa attività sismica.
Tutto questo per dire che ciò che è affiorato al largo di Pozzuoli non è assolutamente un’isola, ma un fenomeno del tutto naturale. A confermare quanto appena detto è stato il professor Giuseppe De Natale, vulcanologo e dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia intervistato da Fanpage: “Si tratta di fenomeni ricorrenti. Dal 2006 ad oggi il suolo al centro di Pozzuoli si è sollevato di circa 1 metro e così alcuni scogli, come anche i fondali dei porti, sono ora molto vicini al livello medio del mare”.
La spiegazione dell'esperto
De Natale ha poi continuato spiegando che non è solo questione di bradisismo - quindi di una lenta deformazione del suolo - a modificare lo scenario di questa particolare zona del nostro Paese. Il livello medio del mare, infatti, viene influenzato anche da altri fattori, alcuni dei quali possono incidere in maniera visibile sullo scenario naturale, dando vita a importanti secche e nuovi affioramenti.
Lo scoglio al largo di Pozzuoli è perciò emerso per la stessa combinazione di fattori che aveva fatto pensare che il mare tra Napoli e Pozzuoli si stesse restringendo circa un mese fa: la combinazione di bassa marea e alta pressione può infatti portare a un importante abbassamento del livello del mare. Durante quella che è stata chiamata “bassa marea della Quaresima”, avvenuta nel febbraio 2023, è stato misurato un abbassamento del livello del mare di 40 centimetri.
In sostanza, quindi, in questa circostanza non c’entra soltanto il bradisismo, perché gli effetti del fenomeno possono essere amplificati anche da particolari condizioni meteo-climatiche, come l’oscillazione della marea e la pressione atmosferica.
Da non sottovalutare, poi, l’eventuale presenza di vento forte da terra che, sempre stando a quanto ha spiegato De Natale, “contribuisce ad abbassare il livello del mare vicino alla costa perché tende a spazzarlo verso il largo”.