In Italia è stata scoperta una tomba importantissima

Era cercata da secoli e ora un lungo studio ci conferma che questa tomba da poco ritrovata era di una personalità assolutamente degna di nota

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Redazione

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Pubblicato: 7 Novembre 2022 10:54

Intorno a questa tomba, per molti secoli, sono state fatte ricerche che non hanno portato ad alcuna certezza riguardo alla sua collocazione. Ma oggi, finalmente, grazie a un nuovo studio è quasi certo sapere quale sia e dove si trovi.

Scoperta la tomba di papa Alessandro IV

Parliamo della tomba di papa Alessandro IV, morto il 25 maggio del 1261 a Viterbo dove pochi anni prima aveva trasferito la Sede Pontificia. Stando alle informazioni avute fino a questo momento, le sue spoglie si trovano nella splendida Cattedrale di San Lorenzo, ma in un luogo rimasto segreto per moltissimo tempo.

Infatti, nei secoli successivi alla sua dipartita sono stati effettuati alcuni tentativi di ricerca della sua tomba, ma a il mistero non è stato mai risolto. Ma solo fino a oggi e per merito dell’archeologo Gianpaolo Serone che “ipotizza l’individuazione della sepoltura del pontefice in un sarcofago etrusco del IV secolo a.C. presente nel cimitero medievale della Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo”.

Come riportato da Tuscia Web e come spiegato dall’archeologo: “Attorno al luogo della sepoltura di papa Alessandro IV si è concentrato, nel corso degli anni, il lavoro di molti ricercatori. La difficoltà di individuare il sito dove è avvenuta l’inumazione ha poi alimentato ipotesi diverse e spesso fantasiose”.

Cosa sapere su questa importante tomba

La tomba di papa Alessandro IV potrebbe essere in un sarcofago etrusco del IV secolo avanti cristo nel cimitero medievale della Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo. Come specificato da Serone, la sepoltura è da: “individuarsi in un sarcofago etrusco presente nel cimitero medievale a ridosso della Cattedrale di Viterbo e rinvenuto nel 1998 durante i lavori per la realizzazione del museo del Colle del Duomo aperto in occasione del Giubileo del 2000”.

L’archeologo ha affermato, inoltre, che “l’ipotesi nasce dall’incrocio delle fonti scritte con l’analisi archeologica dell’area cimiteriale e architettonica della cattedrale. Il sarcofago in questione è un unicum rispetto al resto dei sarcofagi a logette emersi durante gli scavi. Un sarcofago recuperato dalle necropoli circostanti il Colle del Duomo per essere destinato alla sepoltura di una personalità eminente”.

Andando più nello specifico, il sarcofago dovrebbe provenire dalla necropoli di Poggio Giudio fuori porta Faul e, più precisamente, “in corrispondenza della cappella di San Protogenio e Compagni che era presente nel transetto destro della chiesa. L’area in cui, come è noto dalle fonti, fu sepolto Alessandro IV”, ha sottolineato l’archeologo a Tuscia Web.

Stando a quando riportato dagli studi condotti fino a prima di questa scoperta, il corpo del pontefice sarebbe poi stato trafugato nei secoli successivi o, molto probabilmente, nascosto all’interno della splendida Cattedrale di Viterbo. Il tutto per evitare che fosse anch’esso vittima dei saccheggi del 1527.

Serone ha poi aggiunto che si tratta di una sepoltura “ricavata da un unico blocco di pietra e le uniche lavorazioni sono delle modanature su tutti e quattro i lati che conservano delle tracce di colore rosso. Sul lato rivolto a sud-ovest, in epoca imprecisata, è stato praticato un foro. Nel museo archeologico di Rocca Albornoz a Viterbo ci sono almeno due esemplari di cassa simili provenienti dalle necropoli di San Giuliano e di Norchia”.