La Palermo della fiction I Leoni di Sicilia

Il Capoluogo siciliano è il grande set a cielo aperto della fiction Tv tratta dal romanzo di Stefania Auci

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 17 Ottobre 2022 16:43

Palermo è il grande set a cielo aperto della serie Tv “I Leoni di Sicilia“. La fiction, che racconta l’epopea della celebre famiglia Florio, è tratta dal best seller di Stefania Auci e vede come protagonisti Michele Riondino, nel ruolo di Vincenzo Florio, e Miriam Leone, che interpreta la moglie Giulia Portalupi. Come l’omonimo romanzo – e il seguito, “L’inverno dei Leoni” – racconta di una Sicilia bella e opulenta, ricca e orgogliosa, che ha affascinato milioni di lettori – e ora anche di telespettatori – che desiderano andare alla scoperta di quei luoghi così affascinanti ed epici narrati.

L’Olivuzza, Villa Igiea, l’isola di Favignana, luoghi meravigliosi che più volte ritornano nel racconto dei Florio sia nel romanzo sia in Tv. Oltre a queste note location, ce ne sono altre che, dopo averle viste, vi verrà voglia di andare a visitare.

I palazzi di Palermo

Cuore delle vicende narrate nel romanzo è Palermo. Molte strade della città sono state riportate indietro nel tempo, mentre è stato più semplice girare le scene nei sontuosi palazzi palermitani rimasti tali e quali. Uno di questi è Palazzo Comitini o Palazzo Gravina che si affaccia su via Maqueda, e che oggi ospita la sede del Sindaco. È un edificio del ‘700, le cui sale interne sono una meraviglia, con stucchi e soffitti affrescati, pavimento con un fastoso maiolicato settecentesco napoletano e i salottini alla cinese dove erano decine i piatti della ceramica Florio incassati nelle pareti di legno.

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Fonte: ANSA
Una scena della fiction

Un’altra location della fiction è Palazzo Valguarnera-Gangi, che si trova in piazza Croce dei Vespri, un quartiere ricco di maestose residenze nobiliari. Questo enorme palazzo di 8mila metri quadrati del ‘700 in stile Rococò ha visto davvero passare tra le sue sale la famiglia Florio, oltre a principi e teste coronate di tutte le Corti d’Europa, specie la maestosa sala da ballo, detta anche Salone Giallo per via delle sete che rivestono tutte le pareti e l’arredo, illuminata da grandi lampadari a candele di vetro di Murano (quello centrale ha ben 102 bracci), ispirata alle regge di Versailles e di Caserta. Dalla magnificenza di questo palazzo trasse ispirazione prima ancora Luchino Visconti per l’ambientazione del ballo nel film “Il Gattopardo“, considerato una pietra miliare della storia del cinema italiano.

Nel centro storico di Palermo un altro palazzo che ha fatto da set a “I Leoni di Sicilia“ è Palazzo Alliata di Villafranca, in piazza Bologni, che occupa un intero isolato. Questo edificio cinquecentesco ospitava una delle più importanti collezioni d’arte della città, fra cui è ancora visibile la celebre crocefissione di Van Dyck. Una lapide ricorda che davanti al palazzo sostò nel 1860 Giuseppe Garibaldi.

Molti riconosceranno, invece, un altro edificio palermitano, Palazzo dei Normanni o Palazzo Reale, che oggi ospita la sede dell’Assemblea regionale. È la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano. È uno dei luoghi più visitati di tutta la Sicilia.

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Fonte: 123rf
Il cortile del Palazzo dei Normanni a Palermo

Al primo piano si trova la meravigliosa Cappella Palatina, una basilica in stile siculo-normanno, fatta consacrare nel 1140 da re Ruggero II di Sicilia, oggi patrimonio dell’Unesco. È quasi completamente rivestita di mosaici dorati.

Non solo palazzi storci, ma anche le chiese più belle di Palermo sono protagoniste della fiction. Prima fra tutte, la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo che si trova nel quartiere più antico della città, quello della Kalsa. Risale anch’essa al 1500 ed è stata realizzata in stile tardo gotico. È stata un teatro, un lazzaretto nel ‘600, un magazzino per i cereali e grano e anche un ospedale.

Infine, nello stesso quartiere, c’è un altro bellissimo palazzo set della fiction: Palazzo Mirto. È stato per quattro secoli la dimora palermitana dei Filangeri, una famiglia di origine normanna e oggi è una casa-museo. È uno dei migliori esempi di residenza aristocratica palermitana. Gli arredi interni sono meravigliosi, con enormi lampadari di vetro di Murano, pannelli laccati con motivi dorati provenienti dalla Cina, orologi, porcellane e arazzi. Le stanze di rappresentanza si articolano intorno a una terrazza con un ninfeo e un trompe-l’œil che raffigura un giardino.

Le vie del centro storico

Molte strade di Palermo non sono così diverse oggi rispetto agli anni in cui vivevano i Florio, in particolare quelle del centro storico. Non è stato complicato, dunque, ambientare alcune scene della fiction intorno alla famosissima piazza Villena, meglio conosciuta come Quattro Canti, con i quattro palazzi che rappresentano le quattro stagioni e i quattro re, tra piazza Pretoria, piazza Bellini, via Maqueda, via Vittorio Emanuele (o Cassaro) e la Discesa dei Giudici. Se avete in programma un weekend a Palermo, non perdetevi queste splendide location da visitare in anteprima. Per spostarvi più velocemente in città, vi consigliamo di prendere un bus hop-on hop-off che permette di salire e scendere per 24 ore.

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Fonte: 123RF
I Quattro Canti a Palermo