La splendida villa della Brianza set del video dei Maneskin

È uno dei luoghi più belli e mano conosciuti della Lombardia

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

È uno dei luoghi più belli e mano conosciuti della Lombardia. Talmente affascinante da essere stato scelto nientemeno che dai Maneskin per girarvi il videoclip del disco “The Lonliest“, che è già diventato il brano più ascoltato al mondo.

Stiamo parlando di Villa Cusani Tittoni Traversi che si trova a Desio, in provincia di Monza e Brianza. All’interno la splendida villa di delizia è sorprendente.

È stato necessario organizzare diversi sopralluoghi prima di concedere gli spazi per assicurarci che questo evento non causasse danni e consentisse comunque di mantenere l’integrità del Parco e della Villa”, hanno spiegato dal Comune.

Villa Tittoni e il suo parco sono l’ambiente ideale dove trovare atmosfere gothic-dark come quelle dell’ultimo video del gruppo rock, perfetto per Halloween. Le riprese erano state tenute top secret, ma non appena il video è stato messo online, le immagini della splendida dimora e del suo parco hanno fatto il giro del mondo, suscitando la curiosità di molti. Non che il video dei Maneskin mostri molto della villa, per scoprire i suoi segreti bisogna andare a visitarla.

La storia di Villa Tittoni

Il primo nucleo edificato nel luogo in cui oggi si trova la villa risale al 1290, quando venne fondato un convento francescano. Nel 1651, il marchese Cusani rilevò i beni e creò le basi per il successivo ampliamento. Fu così che divenne una villa di campagna o villa di delizia, come si usava all’epoca, la “prima” Villa Tittoni. La volontà del marchese fu quella di edificare una villa con giardino che potesse rappresentare la grande importanza politica ed economica del casato in quegli anni.

Per la realizzazione dell’edificio fu chiamato l’architetto più famoso dell’epoca, Giuseppe Piermarini, lo stesso della Villa Reale di Monza e del Teatro alla Scala di Milano. Ospitò anche il Re di Napoli nel 1785.

La progettazione del giardino all’inglese fu curata, invece, da Antonio Villoresi con un ampio sistema idraulico che alimentava un grande lago artificiale, oggi interrato.

Quando, nel 1817, la villa passò nelle mani del maggiore creditore del marchese, l’avvocato Giovanni Battista Traversi, un esponente dell’alta borghesia milanese, la villa divenne oggetto di numerosi interventi in uno stile prevalentemente classicheggiante e nel giardino venne eretta una torre neogotica con funzione museale.

Alla sua morte, la villa passò al nipote Antonio Tittoni, all’epoca ancora minorenne e quindi fu suo padre, Tommaso, a prendersene cura commissionando l’ultimo intervento al noto architetto Luca Beltrami che completò lo scalone lo monumentale che porta ai piani superiori. Furono tante le visite dei reali d’Italia e di altri illustri uomini di governo di Paesi esteri. Dopo la Prima guerra mondiale, la Villa Tittoni ebbe un rapido declino. divenne prima un seminario, poi il parco e la villa vennero acquistati dal Comune di Desio. Divenne così un parco pubblico e nell’edificio fu aperta la biblioteca comunale che ospita una mostra permanente delle opere dello scultore milanese Giuseppe Scalvini.

Quando visitarla

La villa viene aperta al pubblico solo in alcune occasioni. Tra queste, Ville Aperte che si tiene in autunno – dal 17 settembre al 2 ottobre scorsi – e in primavera, nel mese di aprile solitamente, e per la Giornate del FAI che si terranno il weekend del 15-16 ottobre. Si svolgono anche eventi a tema nei weekend, concerti e matrimoni.