Una crime story che vede protagonista l’attrice Paola Cortellesi nei panni – inaspettati – di un ispettore, Petra Delicato, della squadra mobile di Genova. Ed è a Genova che è ambientata “Petra”, la serie Tv di Sky Cinema. Al suo fianco, il viceispettore Antonio Monte (Andrea Pennacchi) con il quale farà coppia fissa.
La serie noir è la trasposizione televisiva dei romanzi gialli della scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett che ha inventato il personaggio di Petra Delicado e che sono ambientati a Barcellona.
E il Capoluogo ligure, con le sue similitudini con la città catalana, ne è la perfetta versione italiana. “Genova insieme a Paola e ad Andrea è la terza protagonista della serie”, ha spiegato la regista, Maria Sole Tognazzi. “All’interno di Genova vivono mille città, convivono quartieri malfamati assieme ad angoli di una bellezza pazzesca”, ha invece raccontato la Cortellesi a Sky Tg 24.
Gli scorci inconfondibili di Genova fanno da sfondo alle intricate vicende e ai casi che Petra dovrà risolvere. Questa città portuale, multietnica, che è un affascinante sali-scendi, affacciata sul mare e a ridosso delle Alpi liguri, è una vera scoperta e offre molti spunti e molte location insolite.
Ogni puntata della serie, infatti, esplora un contesto sociale della città sempre diverso. Partendo dal centro storico medievale, si cambia set fino ad arrivare sui monti dell’entroterra per tornare poi nei quartieri ottocenteschi.
Protagonista è sicuramente il porto. Fondamentale per la serie ma anche per la stessa città di Genova, viene mostrato sia nel suo aspetto industriale sia in quello turistico con i locali di design le cui pareti vetrate regalano scorci mozzafiato sulla città e sul mare. Proprio come la città spagnola, infatti, anche qui questa zona rappresenta la realtà portuale che unisce tradizione e modernità.
Tra i set genovesi ben riconoscibili ci sono sicuramente i portici di via XX Settembre, una delle principali arterie viarie del centro città, all’interno del quartiere di San Vincenzo. Lungo poco meno di un chilometro, attraversa i due sestieri centrali di Portoria e di San Vincenzo ed è uno dei luoghi dello “struscio” dei genovesi.
C’è poi piazza Rossetti, di fronte al quartiere della Foce, dove solitamente ha luogo il celebre Salone Nautico. Questa storica piazza un tempo era il punto d’approdo degli sbarchi dei mercanti detti i “focesi” (da cui il nome del quartiere), che provenivano da una città greca della Ionia, Focea. La piazza venne completamente ridisegnata a partire dagli Anni ’30 dall’architetto Luigi Carlo Daneri. Ebbe grande risalto anche fuori dai confini nazionali e il caratteristico “quadrilatero chiuso dal mare” viene ancora oggi considerato uno dei capolavori del Razionalismo italiano. Su questa piazza, nell’attico di un appartamento con una spettacolare vista mare, sono state fatte delle riprese di interni per la serie Tv.
Ma soprattutto la gigantesca piazza della Vittoria, così battezzata per celebrare la fine della Prima Guerra Mondiale. È uno dei fulcri del centro cittadino. La via XX Settembre collega piazza della Vittoria a piazza De Ferrari, la principale piazza genovese dove si svolgono tutti gli eventi più importanti. Al centro della piazza campeggia l’Arco della Vittoria, eretto negli Anni ’30 in onore dei caduti. In un gioco prospettico con l’arco, la scalinata del Milite Ignoto, detta anche “scalinata delle Caravelle” per l’immagine delle tre navi di Colombo raffigurate nell’erba, incornicia la piazza portando alla collina di Carignano.
Non solo piazze ma anche e soprattutto “caruggi“, le strette vie di Genova dove un tempo c’erano le case di tolleranza larghe tanto da far passare un “carro”. E poi le “crêuze“, le scalinate che, dalle alture collinari, permettono di scendere velocemente a valle. Più veloce ancora è la funicolare Zecca-Righi (che prende Petra per recarsi da casa alla Questura), un mezzo di trasporto a un solo binario costruito alla fine dell’800 da uno svizzero e tutt’ora funzionante (con qualche periodica revisione naturalmente). Per chi visita Genova per turismo è una bella esperienza da fare.
Altra inconfondibile location di “Petra” è l’Acquario di Genova, un luogo silenzioso e perfetto per pensare per la nostsra ispettrice. È il più grande acquario d’Europa (27mila mq di superficie), con 12mila animali e 200 specie vegetali. Aperto tutti i giorni, è la meta prediletta delle famiglie che visitano la città, ma è una magnifica esperienza anche per gli adulti. E poi il Teatro Carlo Felice, dove si recano Petra e Monte per assistere a un concerto nel primo episodio della serie, “Riti di morte”. È il principale teatro genovese e si trova in piazza De Ferrari, in pieno centro cittadino, accanto al monumento equestre dedicato a Garibaldi.
Nelle immagini della fiction si riconoscono anche zone meno note della città, come le delegazioni del Ponente Genovese tra cui Sestri Ponente (sede di Fincantieri) e la spiaggia di Genova Voltri, il quartiere delle “lavatrici” di Pra’, il “biscione” di Marassi e alcuni scorci della Riviera di Levante.
Panoramica è la strada costiera che collega Voltri con Arenzano. Nelle immagini è ben riconoscibile Villa Azzurra, che è il quartiere dove, in collina, sorge il Renzo Piano Building Workshop, lo studio di architettura internazionale fondato a Genova nel 1981, e infine la spiaggia di Vesima, una frazione del Comune di Genova, compresa nel territorio della ex circoscrizione di Voltri e frequentata d’estate soprattutto da genovesi.