Agrigento, set della fiction sul giudice Livatino con Michele Placido

La città siciliana scelta come location dall'attore regista per fare da sfondo alle indagini condotte dal giudice bambino ucciso dalla Stidda

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Michele Placido torna a occuparsi di mafia nella nuova fiction televisiva dedicata al giudice Rosario Livatino, assassinato dalla Stidda su una strada provinciale ad Agrigento nel 1990, venerato come beato e martire dalla Chiesa cattolica.

Ed è proprio Agrigento la città scelta come location dall’attore regista, che farà da sfondo alle indagini condotte dal giudice di Canicattì e all’attentato che portò alla sua tragica morte quando aveva meno di quarant’anni.

La Agrigento moderna, ma anche quella più storica e affascinante. Come la Sicilia, del resto, dove spesso vengono ambientati film, fiction e serie Tv come la storica “Il Commissario Montalbano” (Montelusa altro non è se non Agrigento), ma anche “Màkari” o la mini serie “Anna” e molte altre ancora.

Valle dei templi Agrigento
Fonte: 123rf
Agrigento vista dalla Valle dei Templi

L’antica “Girgenti” era secondo il poeta greco Pindaro “la città più bella dei mortali”. A pochissimi chilometri dal mare – la località più vicina è Porto Empedocle – e adagiata su un colle, la città sorge ai piedi della celebre Valle dei Templi, uno dei siti più visitati al mondo nonché una grande testimonianza della Magna Grecia in Sicilia.

La città di Agrigento ha però altri luoghi storici molto belli. Come il Monastero di Santo Spirito che oggi ospita alcuni musei civici tra cui il Museo Diocesiano. I musei sono una caratteristica di Agrigento. Ce ne sono tantissimi, a partire dalla casa-museo di Luigi Pirandello che raccoglie alcune prime edizioni autografate, locandine delle sue opere, brevi scritti e poesie inedite. La biblioteca accanto alla casa ospita periodicamente le mostre a lui dedicate e prendendo un piccolo sentiero che parte da qui si raggiunge il famoso pluricentenario “pino solitario” che lo scrittore tanto amò in vita e sotto il quale dipingeva, scriveva e dove poi venne sepolto, come da suo desiderio.

C’è poi il Museo archeologico che è il più grande museo della Sicilia centro-meridionale e offre al turista la più vasta e dettagliata storia dell’antica Agrigento e del suo territorio.

Ma tutta l’architettura di Agrigento è degna di nota, con tante testimonianze dell’arte arabo-normanna, come la Cattedrale di San Gerlando, il Palazzo Steri sede del seminario, il Palazzo vescovile, la Basilica di Santa Maria dei Greci, il complesso monumentale di Santo Spirito e le porte delle cinta muraria. Ci sono tanti altri palazzi risalenti ad altre epoche davvero ammirevoli, come il palazzo della Prefettura, i palazzi di Piazzale Aldo Moro e la Villa Catalizzano. Così come tutto il centro storico e i suoi vicoletti che salgono e scendono dove perdersi e le sue scalinate, la più famosa delle quali si trova in via Atenea ed è chiamata la “Scalinata degli artisti”, un colpo d’occhio bellissimo, inserita tra le scalinate più colorate del mondo.

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Fonte: 123rf
La scalinata colorata di Agrigento