Sul traghetto in gravidanza: tutto quello che c’è da sapere

Queste sono le principali regole da conoscere e tenere a mente per viaggiare in traghetto se si è in dolce attesa a seconda della compagnia navale scelta

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Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Pubblicato: 26 Agosto 2024 17:00

Viaggiare in gravidanza è possibile e talvolta necessario per rilassarsi e godersi una vacanza rinfrescante, soprattutto nei mesi estivi quando è impossibile resistere al richiamo delle più belle mete turistiche del Mediterraneo. In linea generale, intraprendere un viaggio quando si aspetta un bambino o una bambina fino all’inizio del terzo trimestre non è pericoloso e la situazione va valutata caso per caso tenendo in considerazione alcuni fattori come la lunghezza della tratta o le condizioni di salute della donna in gravidanza.

Come dichiara anche la coordinatrice delle ostetriche del Percorso Nascita di Humanitas San Pio X, per la maggior parte delle donne, in qualunque periodo della gravidanza, è possibile viaggiare, con le dovute precauzioni e con le giuste informazioni. Queste informazioni vanno ricercate anche nei siti ufficiali di ciascuna compagnia navale perché ognuna ha regole ben precise in merito, soprattutto quando la gravidanza è a un livello avanzato.

Queste norme – di recente introduzione – sono nate per tutelare la gestante stessa, soprattutto nei casi in cui trascorrere ore a bordo di un traghetto potrebbe essere sconsigliato. In generale, una donna in salute non avrà alcun problema nel compiere la traversata, ma le compagnie stesse hanno bisogno di tutelarsi nel caso in cui succeda qualche imprevisto. Scopriamo quali sono le linee guida da rispettare per poter viaggiare con il traghetto in gravidanza.

Linee guida per viaggiare con la Tirrenia

La Tirrenia consiglia a tutte le donne in gravidanza di consultare il proprio ginecologo prima di partire e di valutare insieme a lui la possibilità di viaggiare o meno. Dal sesto mese in poi, inoltre, è possibile imbarcarsi solo presentando un certificato medico rilasciato non più di 7 giorni prima della partenza. Questo certificato è obbligatorio per donne all’ultimo mese di gravidanza, il cui parto sia previsto nelle 4 settimane successive, per gravidanze con complicanze mediche attestate e per gravidanze gemellari.

Inoltre, la Tirrenia ricorda di portare sempre con voi l’intera documentazione relativa alla gravidanza perché, in caso di necessità, il medico di bordo avrà a disposizione tutte le informazioni per intervenire correttamente. Infine, all’imbarco, le donne in gravidanza avranno diritto a un accesso privilegiato, perché considerate passeggeri con mobilità ridotta.

Donna in gravidanza
Fonte: iStock
Donna in gravidanza in vacanza

Viaggiare in gravidanza con la Moby

Anche la Moby consente l’imbarco alle donne in gravidanza ma, concluso il 6° mese di gravidanza, sarà necessario presentare un certificato medico che ne autorizzi espressamente il viaggio e ne garantisca l’idoneità fisica. Il documento, che dovrà essere presentato all’ufficiale della nave, sarà valido solamente se rilasciato non oltre i 7 giorni precedenti la partenza del traghetto. La stessa regola vale per il viaggio di ritorno, nel qual caso andrà bene un certificato emesso da una struttura abilitata. A bordo, i traghetti Moby garantiscono il massimo comfort per le donne in dolce attesa. Per le lunghe traversate, è consigliato prenotare una cabina per avere una più ampia libertà.

Traghetto in gravidanza con Grimaldi Lines

Queste regole valgono anche per i viaggi con la Grimaldi Lines: le gestanti devono obbligatoriamente presentare un certificato medico, rilasciato entro i 7 giorni precedenti la partenza, se hanno superato il sesto mese di gravidanza. È inoltre necessario in qualsiasi mese di gestazione, se si tratta di una gravidanza complicata. Non saranno ammesse a bordo le donne il cui parto è previsto non oltre i 7 giorni successivi alla partenza, né a coloro che hanno partorito nei 7 giorni precedenti. Il Comandante della nave può rifiutare di far salire a bordo una donna incinta qualora, a suo avviso, non sia in condizioni di affrontare la traversata. In questo caso, è dovuto solo il rimborso del biglietto.

Viaggiare con GNV in gravidanza

Infine la GNV (Grandi Navi Veloci) prevede l’obbligo di presentare il certificato medico di idoneità al viaggio dal sesto mese di gravidanza in avanti, oltre all’obbligo di compilare un apposito modulo disponibile sul sito della compagnia o presso le biglietterie GNV. Un certificato di autorizzazione è necessario invece in qualsiasi momento della gestazione, mentre resta valida la facoltà del Comandante di non accettare a bordo una donna incinta che non sia considerata in grado di viaggiare.