Glamping, che cos’è e come è nato

È diventato famoso da qualche anno ed è un modo per immergersi nella natura senza rinunciare alla comodità: cos'è il glamping che nasce dalle parole camping e glamour

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Virginia Leoni

Giornalista, content editor e blogger

Ha trasformato la sua passione in lavoro.

Vi piacciono le vacanze avventurose, immersi nella natura, a stretto contatto con il mondo circostante? Ma al tempo stesso non volete rinunciare al lusso? La risposta è il glamping, che da tempo è diventata la scelta prediletta per chi è alla ricerca di una soluzione green, diversa dal solito, ma che sappia coniugare ogni richiesta. E ogni anima dei vacanzieri.

E no, non si tratta della tenda che tutti noi potremmo trovare negli appositi negozi sportivi, ma di una location in cui vengono forniti gli stessi servizi di un hotel, ma con la differenza delle sistemazioni: spesso molto più particolari, uniche e ricercate. E che siano davvero immerse nel paesaggio circostante.

Cos’è il glamping, quando è nato e perché piace tantissimo, diventando una scelta prediletta per tanti viaggiatori.

Cos’è il glamping: storia e nascita

Campeggio, ma con qualche dettaglio (non trascurabile) in più: il glamping coniuga lo spirito libero di chi ama la vacanza in mezzo alla natura, con alcuni benefici e servizi. Il termine nasce dalla fusione di glamour e camping ed è nato nel Regno Unito nel 2005. Anche se la storia del glamping ha radici molto più antiche del primo decennio del nuovo millennio. Pare infatti che già nel XVI secolo venissero messe a disposizione strutture di questo tipo.

Infatti, pare che ci siano stati dei precedenti celebri e sontuosi alle strutture come le conosciamo oggi. Ad esempio, sembra che sia stato il conte John Stewart nel XVI secolo a organizzarne uno, un altro momento del passato da ricordare è il Campo del Drappo d’oro, che ha visto incontrarsi Enrico VIII di Inghilterra con Francesco I di Francia. La data? Il 1520. Altri esempi illustri sono le tende degli Ottomani o quelle che venivano utilizzate nel corso dei safari negli anni Venti.

Oggi il concetto di glamping si è evoluto, la fantasia ha portato a trasformare, in confortevoli camere in cui soggiornare, non solo strutture tipiche, ma anche più particolari come case sugli alberi, roulotte e molto altro.

Il glamping piace e promuove il turismo sostenibile

Difficile trovare un luogo in cui non ci sia una struttura per chi ama il glampig: possono essere dedicate solo a quello, oppure si possono trovare all’interno di quei campeggi che hanno deciso di offrire agli ospiti un’esperienza declinata su ogni richiesta. Ci sono i glamping che accettano gli animali, quelli molto lussuosi e quelli che fanno sentire come in una fiaba.

Si tratta di soluzioni green, che promuovono un turismo più sostenibile. In genere, infatti, i materiali utilizzati sono di recupero, oppure che si adattano perfettamente al contesto naturale o urbano. Senza dubbio si tratta di luoghi in cui è possibile fare una vacanza singolare e inedita, senza rinunciare a tutte quelle comodità che molte persone ricercano quando partono per un viaggio. E senza rinunciare all’adrenalina di trovarsi in un vero e proprio campeggio. Ma più particolare.

Di glamping se ne trovano ormai in tutto il mondo (e con diverse fasce di servizi) e, dati del 2022, si tratta di una tendenza in crescita. Sarà per la bellezza di vivere un’esperienza unica nel suo genere, sarà perché si trovano in location da sogno e sono curati nei minimi dettagli, ma senza dubbio la fusione tra campeggio e glamour è vincente.