Una settimana in Norvegia: cosa vedere tra i patrimoni Unesco

Itinerario di viaggio in Norvegia, che vanta alcuni dei siti patrimonio dell’umanità Unesco più suggestivi d'Europa

La Norvegia attira ogni anno un numero sempre maggiore di turisti da tutto il mondo, che sfidano il rigido clima della Scandinavia per ammirare le meraviglie di questo Paese sul tetto d’Europa. La ricchezza di spettacolari parchi naturali, siti culturali e meravigliose città non ha colpito solo i viaggiatori ma anche la commissione del patrimonio dell’umanità dell’Unesco che in Norvegia ha selezionato numerose realtà come meritevoli del prestigioso riconoscimento.

In questa guida scopriremo i siti del patrimonio dell’umanità Unesco in Norvegia per sapere cosa vedere in un viaggio nel grande Nord.

Il primo sito norvegese ad entrare nella lista Unesco è lo spettacolare porto di Bergen, il quartiere Bryggen, il centro della vita commerciale della città antica e moderna, che nonostante i disastrosi incendi che lo hanno colpito in passato ha preservato l’impianto urbanistico e l’aspetto della città vecchia. Bryggen si presenta come una suggestiva area della città caratterizzata dai tipici edifici di legno multicolore con la forma a cuspide del tetto.

I bellissimi edifici colorati si specchiano nell’acqua a Bergen (foto 123rf)

Il quartiere si sviluppa sul tracciato degli antichi moli formando un complesso sistema di piccoli vicoli che circondano le aree edificate e trasmettono ancora oggi al visitatore l’atmosfera marinaresca della città. Una volta a Bryggen non si può perdere una visita al museo locale, che permette di scoprire la storia dei primi abitanti vichinghi di Bergen.

Il fiordo Geirangerfjord è circondato da maestose vette, cascate e una lussureggiante vegetazione (foto 123rf)

Due siti naturali di straordinaria bellezza sono, invece, Nærøyfjord e Geirangerfjord, i due fiordi per antonomasia della Norvegia, spesso utilizzati come immagine simbolo di tutto il Paese. Queste profonde insenature della costa norvegese si sono formate in centinaia di migliaia di anni di erosione e oggi rappresentano un’attrazione paesaggistica imperdibile per tutti coloro che vogliono ammirare la natura selvaggia del nord.

Sul fondo dei fiordi si incontrano meravigliosi pascoli, che durante l’estate si trasformano in piattaforme verde smeraldo, cascate spettacolari chi si tuffano per centinaia di metri, e si possono visitare i numerosi piccoli poderi utilizzato in passato da allevatori e pescatori per ripararsi dalle tempeste improvvise.

Nærøyfjord è il fiordo più stretto al mondo con passaggi di soli 250 metri (foto 123rf)

Rimanendo nella regione centrale della Norvegia si può raggiungere il meraviglioso sito storico della chiesa di Urnes, o meglio la Urnes stavkirke, il prototipo della tarda architettura vichinga. Questa chiesa, realizzata completamente in legno, risale al XII secolo e rappresenta la più antica testimonianza di architettura sacra scandinava, costruita nel momento in cui i vichinghi abbandonarono le antiche tradizione religiose per abbracciare il cristianesimo.

La chiesa è una meraviglia di ingegneria e falegnameria, interamente decorata da spettacolari intagli che raffigurano le scene dei vangeli dall’inconfondibile stile scandinavo, che fino al secolo precedente era la prerogativa dei drakkar, le famigerate nave dei razziatori vichinghi.

Urnes Stavkirke, la chiesa in legno più antica della Norvegia, nonché una delle 30 chiese in legno al mondo sopravvissute al tempo (foto 123rf)

Per scoprire l’aspetto di un intero villaggio norvegese che ha conservato la sua affascinante atmosfera fuori dal tempo bisogne dirigersi verso l’entroterra norvegese, in direzione del confine con la Svezia, e arrivare a Røros, appollaiato sulla catena montuosa centrale del Paese. La particolarità di questo piccolo centro minerario è che ha conservato perfettamente il suo aspetto originario della metà del Cinquecento, quando venne fondato dalla corona norvegese per migliorare l’approvvigionamento di argento.

Passeggiare nel centro di Røros è un vero viaggio nel tempo e si rimane stupefatti a osservare le strutture di oltre 500 anni perfettamente preservate. In questo piccolo centro si possono visitare i musei legati all’attività mineraria, assaggiare le delizie culinarie della produzione locale durante il mercato settimanale e raggiungere gli stessi luoghi dove sono stati girati molte puntate di Pippi Calzelunghe.

A Røros sono state girate alcune puntate di Pippi Calzelunghe (foto 123rf)

Gli altri siti Unesco da vedere in Norvegia si trovano nelle sue regioni più settentrionali, ad un passo dal circolo polare artico dove si può scoprire la magnifica natura del grande nord e alcune delle testimonianze più antiche della presenza dell’uomo in questo territorio solo apparentemente inospitale.

Il primo luogo da vedere è l’arcipelago delle isole Vesterålen, situato a pochi chilometri dalla costa norvegese e sul confine della grande e gelida distesa dell’oceano Artico. Queste isole sono l’occasione per ammirare il lato più selvaggio e meno conosciuto della Norvegia, dove si possono visitare le spettacolari foreste primordiali che ricoprono le cime e passeggiare tra le maestose baie formate dall’erosione.

Inoltre, si possono vedere da vicino i piccoli villaggi di pescatori dove i pochi abitanti vivono ancora secondo i lenti ritmi naturali e trasmettono un profondo legame con il fragile ecosistema che li circonda. Le isole sono il luogo perfetto dove poter ammirare gli spettacoli più impressionanti del Grande Nord come il sole di mezzanotte e le fantasmagorie celesti dell’aurora boreale.

L’ultimo sito Unesco da vedere assolutamente in un viaggio in Norvegia è Alta, una piccola cittadina situata nella regione più a nord del Paese dove si trova un sito archeologico straordinario. Nei pressi di questa piccola località, infatti, si possono visitare i graffiti rupestri di Alta, la Cappella Sistina Preistorica del Nord, dove più di 5000 anni fa i misteriosi abitanti della Norvegia primitiva lasciarono sulle rocce un’incredibile quantità di disegni e pitture rupestri.

Quando si visita Alta si ha l’impressione di vedere una grande enciclopedia del sapere preistorico a cielo aperto, dove esseri umani del passato hanno riversato tutte le loro credenze e conoscenze, raffigurando scene di caccia, vita quotidiana, riti e fenomeni naturali. A poca distanza dal sito principale si può visitare il Museo di Alta, che permette di conoscere con dovizia di particolari la storia più antica della Norvegia.

I graffiti rupestri di Alta (foto 123rf)