Alle porte di Castrocaro Terme, in Romagna, c’è un luogo incredibile che tutti dovrebbero visitare. È la Terra del Sole (o Eliopoli), una città ideale costruita nel XVI secolo, racchiusa all’interno di una fortezza.
Di questa città esiste un vero e proprio anno di nascita: fu inaugurata l’8 dicembre del 1564, in un territorio che, allora, faceva parte del Granducato di Toscana. Fu costruita per volere di Cosimo I de’ Medici, che ne scelse il luogo dove sarebbe dovuta sorgere e il nome.
La Terra del Sole non doveva essere un semplice castello, ma sarebbe dovuta diventare la nuova sede prestigiosa degli “uffizi” medicei nella Romagna Toscana, una struttura urbana che doveva assolvere a funzioni amministrative, giudiziarie, militari, religiose e soprattutto commerciali, essendo questa zona di Romagna una terra ricca di grano e di sale proveniente da Cervia.
Un po’ come anche Palmanova e Sabbioneta, era l’espressione del modello ideale urbanistico rinascimentale. A Terra del Sole, però, un minimo di difesa c’era: infatti sono ancora intatti i bastioni Sant’Andrea, S. Martino (dove oggi c’è un bellissimo giardino pubblico), Santa Reparata e Santa Maria con le bocche da fuoco per i cannoni.
La cittadella rettangolare è circondata ancora oggi da mura alte 13 metri. Su due lati si trovano le due porte d’ingresso, una verso Forlì e l’altra verso Castrocaro, che dista circa un chilometro che oggi si percorre a piedi come una normale passeggiata, che aveva un ponte levatoio e un fossato profondo ben 40 metri.
All’intero ci sono dei bellissimi edifici: il Palazzo del Provveditore, che fu la sede del ministro delle Finanze, il Palazzo Pretorio (o dei Commissari granducali) al cui interno a sua volta c’è un cortile, sede del tribunale, il palazzo della Provincia (la cancelleria) e altri palazzi padronali. E poi c’è la chiesa, intitolata a Santa Reparata.
Della città-fortezza facevano parte anche due castelli, quello del Capitano delle Artiglierie e quello del Governatore e degli abitati, due borghi principali, Romano e Fiorentino, e quattro borghi minori. Il tutto affacciato sulla vasta Piazza d’Armi.
Ogni anno, la prima domenica di settembre, nella piazza si svolge il Palio. Ci sono sfilate con oltre 300 figuranti tra capitani, notabili, dame e cavalieri, preceduti dagli sbandieratori oltre ai balestrieri dei due Borghi (Contrade) di Terra del Sole che si sfidano in una gara di tiro alla balestra per aggiudicarsi l’ambito Palio, un drappo raffigurante la Santa Reparata dipinto di anno in anno da artisti diversi. Nelle giornate precedenti il Palio si svolgono eventi collaterali con stand gastronomici.
Terra del Sole ospita oggi Il Museo dell’Uomo e dell’Ambiente, un itinerario storico-architettonico che si snoda attraverso il salone dei Commissari e altre nove sale in cui sono stati recuperati degli affreschi rinascimentali. In chiave virtuale, si visitano anche le Segrete del Palazzo, inaccessibili per salvaguardare il delicato microclima che ha consentito fino a ora la conservazione di affreschi e graffiti.
La progettazione di Terra del Sole rappresenta non solo un avanzato modello di architettura militare, ma anche un raro modello di impianto urbanistico “a misura d’uomo”, talmente moderno che potrebbe tranquillamente essere applicato tutt’oggi alle nostre città.
Insomma, non mancava proprio nulla a quella che doveva rappresentare un avamposto mediceo e una città ideale sia dal punto di vista architettonico sia amministrativo, frutto di quell’Umanesimo che mise l’uomo al centro dell’universo.