Nella provincia di Grosseto, in Toscana, il Monte Argentario è un promontorio splendido. Un luogo in cui la natura incontra la storia, e antichissime torri s’affacciano sul mare.
Si protende nel Mar Tirreno, il Monte Argentario, in corrispondenza dell’isola del Giglio e dell’isola di Giannutri. Anch’esso un tempo era un’isola ma, nel tempo, l’azione congiunta delle correnti marine e del fiume Albenga ha creato due tromboli che l’hanno unito alla terraferma e hanno creato la laguna di Orbetello.
Nel corso dei secoli, il Monte Argentario fu utilizzato come roccaforte e – di quel passato militare – ne conserva i resti. Dapprima di proprietà della famiglia dei conti Aldobrandeschi, poi dominato dalla Repubblica Senese, fu fortificato dagli spagnoli tra il XV e il XVI secolo. Ad esempio, la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano fu costruita come torre d’avvistamento e d’alloggio per una guarnigione: somiglia ad una grossa torre, e delle sue due terrazze una guarda al mare.
E se poco lontano da Porto Santo Stefano c’è anche la Torre di Lividonia, è sul versante ovest del Monte Argentario che le torri d’avvistamento si susseguono numerose: la Torre di Cala Moresca che domina la Cala del Gesso, la Torre di Cala Piatti a picco sul mare, le ormai distrutte Torre di Capo d’Uomo e Torre della Maddalena.
Si sono invece conservate la Torre delle Cannelle (affacciata sull’omonima spiaggia) e la Torre Ciana, che fu costruita dai senesi e modificata poi dagli spagnoli per facilitare le segnalazioni con i fortini di Porto Ercole.
Se si procede poi verso Porto Ercole, ci sono Torre Avvoltore e il Forte Stella, che dell’Argentario è la fortificazione più famosa, un fortino a forma di stella che si affaccia a strapiombo sul Mar Tirreno. Costruito dagli spagnoli nella seconda metà del Cinquecento, fu completato solamente un secolo dopo e utilizzato come torre d’avvistamento. Salendo qui, si può vedere tutto il tratto di costa che spazia dalla sponda meridionale dell’Argentario sino al promontorio di Capo Linaro.
Ma la più grande costruzione militare della zona è la Rocca di Porto Ercole, coi suoi 26mila metri quadrati e quella forma irregolare che segue la collina. Lì vicino si trova la Rocca di Santa Caterina ai piedi di Monte Filippo (si racconta che nel suo ospedale fu ricoverato persino Caravaggio) e poi – promosso dallo Stato dei Presidi – Forte Filippo, sulla cima dell’omonimo monte.
Per un viaggio nella storia, con gli occhi fissi su di un mare splendido.