Visitare la Via dei presepi a Napoli prescinde dal Natale o dalla visita ai presepi d’Italia. Proprio così: questa passeggiata è un tuffo nella storia e nella tradizione, in una cultura, quella partenopea, radicata ben oltre queste festività e il richiamo turistico. San Gregorio Armeno, con le sue botteghe artigianali, è un insieme di storie che attraversano i secoli. Qui, il presepe diventa un’arte viva, capace di mescolare sacro e profano, innovazione, artigianato e memoria. Ogni statuina, ogni dettaglio, riflette la personalità di una città che si reinventa e allinea con l’attualità ma senza mai dimenticare le sue radici. Questa strada non è solo una meta turistica, ma un simbolo dell’identità napoletana.
Indice
Storia della Via dei presepi
Lungo San Gregorio Armeno, la Via dei presepi a Napoli vanta una tradizione che risale all’epoca classica. Già in epoca romana, la strada ospitava botteghe che producevano statuette votive in terracotta, dedicate alle divinità.
Verso la fine del Settecento, questa produzione si è trasformata in una vera e propria arte, legata principalmente alle festività natalizie e al Presepe cristiano, raggiungendo il picco della sua popolarità durante il periodo barocco.
Nella via, nel corso del tempo, hanno aperto botteghe di artigiani e artisti che si sono specializzati sempre di più e hanno cominciato a creare statuine che combinano sacro e profano, aggiungendo personaggi quotidiani, famosi e attuali alla scena della Natività. Proprio questo carattere ironico e satirico, irriverente ma espressivo, è diventato un segno distintivo della tradizione napoletana. Un’arte molto sentita e che è stata capace di entrare nelle case delle persone: durante il XVIII secolo, le famiglie nobili gareggiavano per avere il presepe più elaborato, alimentando una fiorente economia artigianale che prosegue ancora oggi.
Dove si trova la Via dei presepi
La Via dei presepi, San Gregorio Armeno, si trova nel cuore del centro storico di Napoli, dichiarato patrimonio UNESCO nel 1995, nel quartiere di San Lorenzo. Questo caratteristico vicolo collega via dei Tribunali con Piazza San Gaetano e via San Biagio dei Librai (meglio conosciuta come Spaccanapoli).
San Gregorio Armeno si estende per circa 200 metri ed è sempre animata e colorata, non solo durante il periodo natalizio. Oltre alle botteghe artigianali, la via ospita il Monastero di San Gregorio Armeno, un complesso religioso di grande interesse artistico, che comprende un chiostro decorato, una fontana barocca e affreschi di artisti come Luca Giordano.
Come raggiungere San Gregorio Armeno
La Via dei presepi fortunatamente è pedonale, e si raggiunge con i mezzi pubblici senza problemi, prendendo la linea 1 della metropolitana e scendendo alla fermata Museo (a 900 metri di distanza) oppure alla fermata Dante (800 metri); o alla fermata di Piazza Cavour della linea 2.
Per chi ha un po’ di tempo e voglia, dalla stazione di Napoli centrale in realtà si arriva a San Gregorio Armeno a piedi, con una piacevole passeggiata che attraversa Corso Umberto I, Via Duomo e prosegue per Via dei Tribunali o per Spaccanapoli, due strade molto particolari, da vedere.
Chi non può fare a meno dell’automobile può utilizzare i parcheggi o garage a pagamento del centro; anche se le strade strette e la folla nei periodi di punta rendono davvero scomoda la viabilità.
Date e orari della Via dei presepi
San Gregorio Armeno è visitabile tutto l’anno, ma il periodo clou è quello natalizio, da fine novembre a inizio gennaio, quando le botteghe espongono le creazioni più incredibili e originali. Nei giorni feriali, le botteghe sono generalmente aperte dalle 9.30 alle 19.30, mentre nei weekend e nei festivi gli orari possono prolungarsi, soprattutto durante il mese di dicembre. Inutile dire che per evitare le folle, è consigliabile visitare la via al mattino presto o nei giorni infrasettimanali.
Per approfittarne, tutti i giorni, dalle ore 9.30 alle 13 è possibile visitare anche il chiostro del Monastero di San Gregorio Armeno (costo del biglietto: intero 4 euro; 3 euro per le scolaresche fino ai 18 anni; gratis i bambini fino a 5 anni e gli over 65).
Novità e peculiarità della Via dei presepi
Nonostante un carattere deciso e condiviso, ogni bottega tramanda la propria arte e linea stilistica di generazione in generazione, rendendo la strada un vero e proprio museo a cielo aperto, simbolo di cultura e tradizione unica nel suo genere.
Le botteghe di sempre
Tra le botteghe spiccano veri e propri punti di riferimento dell’artigianato partenopeo. La bottega Rosario e Gennaro Di Virgilio conserva una tradizione familiare secolare, con creazioni che spaziano dal classico al contemporaneo. I Fratelli Capuano, attivi dal 1840, sono famosi per i presepi monumentali e scenografie in materiali tradizionali; mentre Gambardella realizza opere originali come presepi all’interno di campane di vetro. La bottega Ferrigno è rinomata per l’uso di materiali pregiati come le sete di San Leucio, e L’Arte del Pastore coniuga innovazione e tradizione in manufatti unici. Infine, Sciuscià si distingue per le sue riproduzioni di scorci storici di Napoli e personaggi della tradizione.
Attualità e personalizzazione
Negli ultimi anni, gli artigiani di San Gregorio Armeno hanno continuato ad innovare, introducendo personaggi moderni nei presepi. Accanto ai classici pastori, è possibile trovare statuine di figure politiche, celebrità e personaggi popolari, spesso con un tocco ironico che riflette l’umorismo napoletano.
Alcune botteghe offrono anche la possibilità di personalizzare le statuine, per un regalo e souvenir incredibilmente originale! Per chi non può visitare Napoli di persona, quasi tutti i laboratori vendono i presepi completi online e sono disponibili a spedire.