Sarò di parte, ma la Sicilia è la mia regione d’Italia preferita e cerco di tornarci ogni anno per scoprire sempre meglio questa terra. Di sicuro una delle zone più ricche di luoghi meravigliosi sia naturalistici che culturali è la costa orientale.
Arrivando a Catania io vi consiglio sempre di affittare una macchina perché sarete liberi di muovervi liberamente e avrete accesso a ogni angolo del territorio. Anche se viaggiate in solitaria come me, i prezzi delle macchine in affitto sono diventati davvero convenienti.
Prima tappa: Catania
La prima tappa del vostro tour siciliano deve essere sicuramente Catania, una città bellissima, ricca di tradizioni e di arte. Mentre siete lì leggete qualcosa sul culto di Sant’Agata e sull’importanza che tutti i catanesi danno a questa santa protettrice: in molte chiese ci sono ritratti miracoli del passato, in cui Sant’Agata ha protetto la città dalla lava dell’Etna.
Oltre che alla visita della città vi consiglio di dedicare almeno un giorno all’Etna. Che voi vi troviate in estate o in inverno questo vulcano avrà sempre da insegnarvi. È un paesaggio meraviglioso, lava intervallata da piccole chiazze di verde e soprattutto vista mare. Ci sono diversi percorsi che si possono fare a piedi, se non siete pratici della zona vi consiglio di affidarvi ad una guida esperta in modo da non correre rischi inutili. Un percorso facile e davvero meraviglioso è quello del Monte Zoccolaro, un alternarsi continuo di bellissime piante come la ginestra e la betulla etnea e distese infinite di lava nera.
Per una serata particolare vi consiglio di allontanarvi un po’ verso Acitrezza e Acicastello, passeggiare sul lungomare davanti ai Ciclopi e fare quello che in fondo pensano tutti… immaginare i personaggi del romanzo di Verga e i suoi lupini! E chissà, magari i lupini li mangerete per cena, dato che i ristoranti di pesce in questa zona sono magnifici!
Se non ci siete mai stati vi consiglio almeno una giornata nell’elegantissima Taormina, un tuffo all’Isola Bella e se ci sono delle rappresentazioni nel Teatro Greco mi raccomando non fatevele scappare.
Un luogo molto amato dai siciliani, ma poco conosciuto da chi viene dal continente sono le Gole dell’Alcantara. Questo luogo meraviglioso deriva da un’eruzione risalente a 300.000 anni fa che ricoprì il letto del fiume Alcantara e che nei secoli creò delle strutture prismatiche che ora costeggiano il fiume. A parer mio sono le gole più belle che abbia mai visto ad oggi, ma anche in questo caso per fare river walking, ossia risalire a piedi lo si deve fare con una guida esperta e attrezzata. L’acqua di queste gole è circa 8 gradi, le si deve percorrere con una muta altrimenti si rischia di andare in ipotermia. L’esperienza è super adrenalinica, si risale la gola e poi ci si lascia trasportare dalla corrente comodamente avvolti in un giubbotto galleggiante.
Seconda tappa: Siracusa
Scendiamo verso sud facciamo tappa a Siracusa, una delle città più antiche della Sicilia, roccaforte durante il periodo della Magna Grecia. Di fronte Siracusa c’è un piccolo isolotto, Ortigia, la vera perla di questa città. Immaginate un quartiere fermo nel tempo, pieno di botteghe, castelli protettivi, mura alte, fontane con miti e misteri e meravigliose piazze di marmo ed immaginate che questo paesino sia avvolto da un’acqua color smeraldo: questa è Ortigia. Ho amato moltissimo Ortigia, specialmente il suo mercato la mattina presto. Uno dei sogni della mia vita è sempre stato quello di assistere a una rappresentazione di una tragedia greca nell’antico teatro di Siracusa che si trova all’interno del parco archeologico di Neapolis. La programmazione va da Maggio a Luglio, vi consiglio vivamente d’andarci. Una cosa che non immaginavo è che questo teatro a differenza delle Terme di Caracalla a Roma non è elegante, in pratica erano tutti in jeans e solo io in abito da sera. La costa di Siracusa è bellissima e anche questa lontana dal turismo di massa, più ad appannaggio a chi è della zona. Vi consiglio di andare a fare un tuffo rinfrescante nella Riserva del Plemmirio, gli accessi al mare sono numerati, vi diranno “scendi al posto 22” e a proposito di posti i miei preferiti sono 22-23-24, via delle Perle, via dei Diamanti e via degli Zaffiri. Se cercate un luogo davvero unico al mondo vi consiglio una deviazione verso la Necropoli di Pantalica, risalente addirittura all’età del bronzo. Si tratta di una serie di grotte alcune naturali, altre fatte dall’uomo su una falesia in una ricca vegetazione mediterranea.
Terza Tappa: Valle di Noto
Il famoso barocco siciliano è maggiormente concentrato nella Valle di Noto, quella che in età borbonica vedeva i più grandi latifondi della Sicilia e il relativo svilupparsi di città ricchissime e bellissime.
Noto in sé, è meravigliosa, il suo corso principale tutto ricoperto della tipica tenera pietra locale che dà sul giallo rosato. La Cattedrale di San Nicolò è sicuramente la più bella, ma se come me amate l’arte sacra vi consiglio di fare un giro anche nelle altre chiese. Il periodo migliore per visitare Noto è a maggio durante la sua famosa infiorata, ma molto spesso, in altre stagioni troverete le scalinate dipinte come se ospitassero ancora i fiori. La zona di Avola è invece molto famosa per le sue vigne e la produzione del Nero d’Avola, se siete degli appassionati di vini vi consiglio di dedicare una giornata alle degustazioni. Nella valle di Noto ci sono due luoghi che amo in maniera particolare: Marzamemi e la Riserva di Vendicari.
Marzamemi è credo il paesino più di tendenza in questo momento in Sicilia, è un piccolo porticciolo originariamente ospitava una delle tonnare più antiche del Regno delle Due Sicilie, ora è pieno di ristoranti super instagrammabili, negozietti di tendenza e bar con granite buonissime. È un luogo che ti mette allegria in ogni circostanza, davvero meraviglioso. La Riserva Naturale Orientata di Vendicari è un luogo magico, si può percorrere solo a piedi, quindi potete lasciare la macchina verso una delle entrate poi muovervi camminando. Ci sono tanti ecosistemi differenti che si alternano e c’è persino un laghetto scelto come meta preferita dei fenicotteri durante la migrazione verso l’Africa, se siete fortunati lo potrete trovare completamente rosa. All’interno della riserva si trova anche la Tonnara di Vendicari che si trova senza tetto, appare come un tempio dorico sull’acqua, davvero molto fotogenica. L’acqua è di un azzurro intenso e il posto sicuramente più famoso per fare il bagno è Cala Mosca, in alta stagione è molto affollato, ma vale la pena.
La punta più a sud della Sicilia è caratterizzata dalla zona di Pachino, nello specifico da Punta Palo e Capo Passero e per osservare con i vostri occhi le due correnti di mare che si incontrato potete raggiungere a piedi, con la bassa marea, l’Isola delle Correnti e immaginarvi su una barca con rotta verso Malta.
Quarta tappa: il Ragusano
Questa parte di Sicilia negli ultimi anni è diventata famosa perché è il luogo in cui è ambientata la fortunata serie del Commissario Montalbano, la zona di Licata o Marina di Ragusa sono tutto un ristorante/bar/hotel a tema Montalbano, ma basta allontanarsi di poco da questi luoghi che tutto diventa più autentico, in primis la campagna, che ha dei profumi meravigliosi e i suoi castelli come quello di Donnafugata. I miei posti preferiti nel ragusano sono sicuramente Ibla e Scicli. Ibla che è l’antica Ragusa, con bellissimi palazzi barocchi e strade acciottolate, vi consiglio d’andarci il pomeriggio con la luce più calda. Scicli è un paesino particolarissimo, oltre alle sue case barocche tipiche della zona, ha un aspetto davvero unico, la sua grande parete di tufo che costeggia il lato montagnoso del paesino è pieno di abitazioni scavate nella roccia. Si chiama Chiafura e per descrivervelo diciamo che è simile ai sassi di Matera. Molte abitazioni ora sono state trasformate e hanno un nuovo utilizzo, ma ci sono ancora diverse persone che vivono in queste case dal secolo scorso. Non perdetevi una passeggiata nel bellissimo paesino di Modica e una pausa alla Cioccolateria Bonajuto per capire come mai il cioccolato di Modica è diventato famoso in tutto il mondo.
La Sicilia è un viaggio nei sensi, una terra che va assaggiata lentamente, spero d’avervi trasmesso la mia passione verso questa terra.