Istria, cosa vedere durante una vacanza indimenticabile

L’Istria, la regione più a Ovest della Croazia, è il luogo perfetto per una vacanza estiva tra il blu del mare e il verde del suo entroterra

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

A due passi dall’Italia, c’è una terra che regala grandi emozioni, fatta di pittoresche cittadine, borghi d’artisti arroccati, siti archeologici, una natura selvaggia e un mare da favola. L’Istria, la regione più a Ovest della Croazia, è il luogo perfetto tra il blu del mare e il verde del suo entroterra, punteggiato di uliveti e vigneti attraversati da splendidi itinerari da percorrere in auto o anche a piedi e in bicicletta.

All’incrocio di tre grandi culture europee, quella slava, quella romanza e quella germanica, l’Istria è un territorio dalla storia complessa e affascinante al contempo, che si riflette in tutti i luoghi che si visitano. Alcune cittadine lungo la costa della penisola istriana sono assolutamente da visitare perché custodiscono importanti tesori d’arte che ricordano il loro passato veneziano. Dopo averla visitata, mi sono convinta che è uno di queli luoghi che valgono assolutamente un viaggio, per tantissimi motivi, almeno dieci, e vi spiego perché.

Istria, una meta vicina

Innanzitutto, l’Istria è a due passi dall’Italia. Dalle regioni del Nord è facilmente raggiungibile in auto o in treno, altrimenti in aereo (c’è un volo da Napoli) atterrando all’aeroporto di Pola. Ci sono anche traghetti giornalieri che fanno la spola con Venezia, tanto che sono moltissimi i turisti stranieri che trascorrono le vacanze in Istria ma, già che ci sono, desiderano fare una gita in giornata in piazza San Marco. La vicinanza e la comodità di poter decidere di andare in Istria anche senza aver programmato una vacanza per tempo è sicuramente uno dei primi vantaggi di questa meta.

Le città di mare dell’Istria

Dire che le cittadine affacciate sul Mare Adriatico che ci sono in Istria sono pittoresche è dir poco. Sembrano costruite da poco, tanto sono ben tenute. Con le loro case dei pescatori fronte mare, i tetti rossi, le stradine che si inerpicano fin sulla cima e le torri campanarie che svettano sul loro profilo sembrano dipinte.

Rovigno, una cartolina vivente

La più famosa e forse anche la più visitata è Rovigno. Per arrivarci si percorrere la baia che porta all’antico borgo di pescatori senza mai poter distogliere lo sguardo da questo delizioso agglomerato di case. Il centro storico si trova su un promontorio ed è caratterizzato da case strette una vicina all’altra che scendono a strapiombo fino al mare. Un groviglio di strade lastricate piene zeppe di turisti che si fermano a curiosare tra i negozietti di artigianato che si susseguono porta sulla collina fino alla Cattedrale di Sant’Eufemia, il cui campanile domina tutto lo skyline dalle campagne ammantate di ulivi al Canale di Leme, Pola fino alle isole di Brioni.

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Fonte: @SiViaggia - Ilaria Santi
La pittoresca cittadina di Rovigno

Parenzo, un tuffo nella storia

Bellissima da visitare è anche Parenzo – Poreč – altra cittadina di mare molto amata dai turisti. Fu un’importante colonia romana, di cui conserva ancora diverse tracce, tra le quali la via Decumana. Fu la prima città a passare ai veneziani intorno al 1200 e, nel centro storico, si possono ammirare molti palazzetti in stile gotico o classico, che rendono la città un prezioso scrigno circondato dal mare. La Basilica Eufrasiana, notevole esempio di arte bizantina del V secolo, famosa per i suoi mosaici, è patrimonio dell’Unesco. Dalla punta dei giardini di palazzo Polesini, in lontananza, si possono vedere le montagne e persino la baia di Venezia.

Orsera, la città di Casanova

È la cittadina che ha ospitato Giacomo Casanova e sprigiona fascino da tutti muri, Orsera, sviluppata sulle alture che s’affacciano sul porto turistico. Il suo boom edilizio risale al Medioevo, quando sorsero diverse case tutt’intorno al castello che fu la residenza estiva dei vescovi di Parenzo. La principale porta cittadina che sorge accanto alla chiesa di S. Fosca per secoli fu l’ingresso principale alla città fortificata. Da qui si raggiungono facilmente il Canale di Leme e l’arcipelago delle Brioni.

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Fonte: 123RF
Il borgo marinaro di Orsera

Cittanova, una lingua di terra nel mare

Deliziosa come poche è la cittadina di Novigrad – Cittanova – sviluppata su una penisola circondata dal mare. In parte è ancora racchiusa entro le mura medievali. Infatti, ha mantenuto la forma dell’epoca, con strade strette e tortuose e piccole botteghe che d’estate si riempiono di turisti. Per rallegrare il centro, e renderlo Instagrammabile, d’estate le vie principali vengono ombreggiate con ombrelli colorati, le famose “umbrella street” che spopolano in tutto il mondo.

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Fonte: @Ente del turismo dell'Istria
Il centro storico di Cittanova

Fasana, piccolo borgo di pescatori

Molto pittoresca è anche Fasana – Fažana -, a pochi chilometri da Pola, un piccolo porto di pescatori dove sono attraccate le antiche batane, le barche tipiche istriane le cui vele, un tempo, erano personalizzate a seconda della famiglia di appartenenza (a Rovigno si può visitare l’Ecomuseo della batana), da cui si parte per raggiungere l’arcipelago delle Brioni. È il tipico borgo di pescatori, con le case basse e colorate affacciate sul mare da una parte e su stretti vicoli dall’altra.

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Fonte: 123RF
La cittadina di Fasana in Istria

I borghi pittoreschi da scoprire

Di borghi storici è ricca tutta l’Istria, però, molti sono arroccati sulle colline dell’entroterra e sono incredibilmente suggestivi. Ne ho visitati due, ma ce ne sarebbero tantissimi: Grisignana e Montona.

Grisignana, il borgo-castello

Conta meno di 800 abitanti Grisignana, ma quando arriva la bella stagione il borgo arroccato sulla roccia con cui si dice sia stata costruita Venezia. Delle antiche mura che racchiudevano il borgo-castello resta ben poco, ma la porta che è rimasta è ancora oggi l’unico accesso all’abitato che, come una terrazza panoramica naturale, s’affaccia sull’intera vallata a perdita d’occhio. Là dove un tempo c’erano le mura oggi ci sono i tavolini dei tanti ristoranti e bar affollati di turisti deliziati dagli ottimi piatti della tradizione istriana – dove, neppure d’estate, manca il tartufo – e dall’eccellente vino che viene prodotto nei tantissimi vigneti del Paese.

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Fonte: @SiViaggia - Ilaria Santi
Il borgo di Grisignana

Montona, come in un libro di fiabe

Molto amato dai turisti è anche il villaggio di Montona che sembra uscito da un libro di fiabe. Con la sua posizione dominante sulla valle del fiume Quieto. dalla cima del colle, che è alto poco più di 200 metri ma che sembra una montagna rispetto al territorio, è il tipico borgo abbarbicato come se ne trovano anche in Italia, Francia e Spagna e per cui gli americani vanno matti. Qui ci troviamo solo a una sessantina di km da Trieste. Cosa vedere nel borgo? Si dice che la chiesa di Santo Stefano sia stata progettata da Andrea Palladio. A testimonianza del lungo periodo di appartenenza alla Repubblica di Venezia ci sono diverse sculture di leoni alati, simbolo della Serenissima e poi c’è la casa natale di Mario Andretti, ex pilota di Formula uno originario proprio di Montona.

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Fonte: ©Ente turistico Motovun
Il borgo di Montona in Istria

I siti archeologici dell’Istria

Se resti della dominazione romana su queste terre si trovano un po’ ovunque in Istria – a partire da Parenzo, con il suo sito archeologico all’aperto, i resti del tempio di Nettuno, visitabile gratuitamente e che si trova in pieno centro città – il luogo simbolo della romanità qui è Pola, la città più grande dell’Istria e famosa proprio per il maestoso anfiteatro romano che risale al II secolo a.C. e che può ospitare fino a 25mila persone, molto simile al Colosseo, ma più piccolo. La leggenda narra che fu costruito da Augusto e ampliato da Vespasiano per amore di una donna.

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Fonte: @Ente del turismo dell'Istria
L’arena romana di Pola

Ma la storia di Pola inizia con il mito degli Argonauti e la ricerca del vello d’oro, passando attraverso l’epoca degli Istri, dei Romani, appunto, e dei Veneziani. Nell’isola pedonale del centro storico, la piazza con il tempio di Augusto, il Palazzo Ducale e i palazzi rinascimentali sono il cuore della città. Lungo la strada che dall’arena porta al centro della città si incontrano il Museo archeologico Istriano che merita una visita, il piccolo Teatro Romano di forma semicircolare, andato in gran parte distrutto, e altri edifici interessanti. Con i suoi numerosi monumenti, Pola tuttora presenta le forme architettoniche che caratterizzavano una importante città romana.

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Fonte: ©Igor Zirojevic
Pola, l’arena vista dall’alto

Le spiagge e il mare dell’Istria

Lungo i suoi 445 km di costa frastagliata, l’Istria offre tantissime spiagge e cale per chi desidera trascorrervi l’estate. Ci sono spiagge soprattutto di sassi e rocce, ma anche lidi attrezzati perfetti per le famiglie con bambini. Il mare tutt’intorno a Pola offre una vastissima scelta di candide spiagge e calette rocciose, oltre allo splendido arcipelago delle Brioni con le sue isole insolite, come Gaz che ha la forma di un pesce. Un vero paradiso per gli amanti del mare, con i colori che fanno sognare.

Tra le località più attrezzate per l’estate c’è sicuramente Orsera. Il tratto di costa lungo il quale sorge il Petalon è in parte coperto di scogli, in parte di ghiaia ed in parte tutto piattaforme cementate, ideali per prendere il sole. Nei dintorni ci sono diverse spiagge naturiste tanto da essere divenuta una delle mete più frequentate dai nudisti d’estate. Il centro naturista “Koversada”, fondato nel 1961, è famoso per essere il primo e il maggiore resort naturista in Europa.

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Fonte: @Ente turistico di Pola
La spiaggia Hawaii vicino a Pola

Inutile ricordare che qui, come ovunque nel Mediterraneo, si pratica ogni sorta di sport acquatico, ma a pochi metri dalla costa si possono fare immersioni e avvistare alcuni relitti, come quello del Coriolanus, una nave da guerra della Marina reale britannica affondata a Sud di Cittanova. O quello della nave passeggeri austroungarica Baron Gautsch che si trova davanti a Rovigno. Ma lungo tutta la costa parentina, da Cittanova fino al Canale di Leme e a Rovigno, a una profondità che varia dai 4 ai 40 metri, si trovano una ventina di secche bellissime per le immersioni. Particolarmente attraenti sono le “mura”, delle rocce a picco sulle secche di Kampanil e Tempesta, e la grotta sottomarina dell’isolotto di Banjole nei pressi di Rovigno.

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Fonte: @Ente del turismo dell'Istria
La costa frastagliata dell’Istria

L’arcipelago delle Brioni

A poche miglia dalla costa istriana meridionale emerge un gruppo di isolotti più o meno grandi e dalle forme più variegate – uno, Otok Gaz, ha la forma di un pesce – che formano il Parco nazionale dell’arcipelago di Brioni. Le isole sono raggiungibili con i traghetti di linea che partono da Fasana e che portano sull’isola principale, Veli Brijuni (Brioni Maggiore), dove ci sono anche delle strutture alberghiere in cui soggiornare.

Nelle sere d’estate molti turisti, però, si recano sull’isola di Brioni Minore dove si tengono concerti e rappresentazioni teatrali nel Teatro Ulisse. Qui si può visitare anche la Fortezza Minore, la fortificazione più grande della costa adriatica. Non è (ancora) aperta al pubblico, invece, l’isola di Vanga, dove c’è ancora una delle residenze di Tito. Chi desidera fare delle belle escursioni o godersi delle spiagge incontaminate affacciate su un mare trasparente come pochi deve recarsi sull’isola disabitata di Cosada.

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Fonte: @Ente del turismo dell'Istria
Il mare dell’Arcipelago di Brioni

Le più belle escursioni in Istria

Ai piedi del colle su cui sorge il borgo di Montona si estende il percorso della ex Ferrovia Parenzana, oggi percorribile in bicicletta o a piedi, per chi ne ha la forza. È l’escursione più famosa dell’Istria e un tempo era il collegamento diretto tra Parenzo e Trieste. Il tratto istriano si snoda attraverso meravigliose vallate, colline verdi, vigneti e uliveti per raggiungere alcune cittadine medievali. Basta seguire i cartelli gialli che danno informazioni sui viadotti storici, i tunnel e le ex stazioni ferroviarie in cui ci si imbatte lungo il percorso. Era una tratta ferroviaria con binario a scartamento ridotto lunga 123,1 km che collegava ben 33 località istriane. Inaugurata nel 1902, fu dismessa nel ’35. La Parenzana non è l’unica ciclabile dell’Istria, ce ne sono tante altre e sono molti anche i bike hotel organizzati per ospitare i cicloturisti.

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Fonte: @Ente del turismo dell'Istria
In bicicletta lungo la Parenzana tra Italia e Istria

Tra le gite più belle c’è quella in barca nel Canale di Leme (Limski Kanal), il più lungo golfo istriano, ben 12 km, simile a un fiordo, tanto che proprio qui, negli Anni Cinquanta, fu ambientato il film “I vichinghi” con Kirk Douglas e Tony Curtis. Il canale è l’ultimo tratto della valle di Leme che giunge nell’Istria centrale. Ci si imbarca in corrispondenza della grotta dove si è ritirato San Romualdo fondatore dei Camaldolesi, raggiungibile dopo un facile trekking nel bosco di Kontija, una riserva speciale di 65 ettari con sentieri pedonali e piste ciclabili.

Itinerari enogastronomici

Qui si producono alcuni vini molto rinomati come il Terrano, la Malvasia e il Pinot. I boschi attorno a Montona sono ricchi di tartufi bianchi e neri che fanno parte della tradizione gastronomica istriana e vengono proposti tutto l’anno. Inoltre, c’è una grande produzione di olio d’oliva. La cucina rispecchia il territorio con pesce fresco lungo le coste e nel Canale di Leme che, per le forte salinità dell’acqua e la presenza di plancton è una vera “fattoria” di pesci e molluschi,  e prodotti agricoli a chilometro zero nell’entroterra.

In Istria, come in Italia, si mangia molto bene e la tavola è un culto. C’è una grande varietà di offerta gastronomica – ed economica, quindi, – che a vai ristoranti stellati alle trattorie. Gli appassionati possono percorrere alcune strade del gusto: c’è la Strada del vino dell’Istria, la Strada dell’olio EV d’oliva, la Strada del formaggio e si può partecipare a degustazioni oltre che di questi prodotti anche di prosciutto istriano, miele, grappa e birra.

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Fonte: @Ente del turismo dell'Istria
Itinerario lungo la Strada del vino in Istria

Istria, nuova meta di lusso

Se cercate un meta low cost, queta non è l’Istria. Naturalmente, nella regione c’è una vasta offerta turistica con strutture alberghiere e ristorazione per tutte le tasche, compresi camping e glamping, ma rispetto ad altre mete estere ancora emergenti e in fase di sviluppo si è già posizionata su livelli medio-alti. Per chi cerca una meta di lusso, non tanto per i costi quanto per le esperienze esclusive che si possono fare, allora l’Istria è perfetta.

Ci sono resort immersi tra i vigneti lontani dalla folla dei turisti che arriva non appena inizia la bella stagione, ci sono ristoranti stellati e, tra le esperienze top da fare, ci sono i tour a bordo di un elicottero pere ammirare dall’alto distese di vigneti, coste frastagliate, boschi verdissimi, isolotti selvaggi e cittadine-gioiello, con alcune tappe. Questo progetto è nato grazie alla collaborazione tra l’Ente per il turismo dell’Istria e partner eccellenti come l’Azienda vinicola Rossi di Vižinada (Visinada), la Cantina Saints Hills di Višnjan (Visignano) e Meneghetti Wine Hotel & Winery di Bale (Valle): con le loro cantine, questi produttori da anni portano avanti la tradizione del vino istriano, oltre a segnare con la loro presenza il paesaggio agricolo dell’entroterra, e ora si trasformano anche in basi di partenza per queste splendide esplorazioni ad alta quota.

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Fonte: Getty Images
Le isole di fronte a Rovigno

Perché in Istria si parla italiano

Nell’Istria quasi tutti parlano italiano o per discendenza o perché vivendo in un contesto di forte influenza italiana lo ha imparato, specialmente nelle località costiere turistiche o nell’immediato entroterra, dove il contatto con gli italiani è sempre più frequente. Ma non è solo una motivazione turistica. Dopo la Prima guerra mondiale, infatti, molti dei territori istriani passarono al Regno d’Italia e si iniziò a parlare quel dialetto che oggi viene chiamato istroveneto, parlato non soltanto adi più anziani ma in famiglia, da tutti coloro che vogliono mantenere vive le tradizioni. Per noi italiani trascorrere una vacanza in Istria è quindi molto facile perché possiamo essere compresi praticamente ovunque.