Aielli, il borgo d’Abruzzo che è uno spaccato di storia

Abbarbicato su uno sperone roccioso, circondato da due torrenti che convergono presso il Lago di Fucino, sorge uno splendido borgo: stiamo parlando di Aielli

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Priscilla Piazza

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Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

Pubblicato: 18 Giugno 2024 11:29Aggiornato: 18 Giugno 2024 14:07

Aielli è un piccolo borgo situato nel cuore dell’Abruzzo, la regione dell’Italia centrale che vanta paesaggi mozzafiato e una ricca storia culturale. Con meno di 1.500 abitanti, Aielli potrebbe sembrare un comune come tanti altri, ma chi ha la fortuna di visitarlo scopre presto che questo borgo è molto di più: è un vero e proprio spaccato di storia, un luogo dove passato e presente si intrecciano in modo armonioso e affascinante.

La storia di Aielli

Visitare Aielli significa fare un viaggio nel tempo, immergersi in una cultura autentica e scoprire un angolo d’Abruzzo che ha saputo mantenere intatta la propria identità. Per chi è alla ricerca di un’esperienza autentica e di un contatto genuino con la storia, Aielli rappresenta una tappa imperdibile.

Situato in provincia dell’Aquila, il borgo si estende all’interno del Parco Regionale del Velino-Sirente, ai piedi del Monte Etra. Le fonti, sul suo primo insediamento, arrivano addirittura dall’età del bronzo, e nel corso dei secoli il borgo è stato eletto a roccaforte, grazie alla sua posizione dominante sulla valle.

La storia di Aielli affonda le radici nell’epoca medievale, con testimonianze che risalgono al XII secolo. Aielli venne ricostruito integralmente nel ‘300, dopo la distruzione dei suoi castelli. Ma nel 1915 subì un ulteriore, drastico cambiamento, dovuto al terremoto che devastò la zona. Il borgo antico venne spostato più in basso, nei pressi della stazione ferroviaria, tuttavia è rimasto intatto il centro storico con il suo municipio, che ancora oggi viene chiamato Aielli Alto.

Aielli, Abruzzo
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Il centro storico di Aielli

Il borgo, arroccato su una collina a 1.021 metri sul livello del mare, offre una vista panoramica spettacolare sulla Piana del Fucino e sulle montagne circostanti. Le strette vie del centro storico, le case in pietra e le antiche chiese raccontano di un passato glorioso e di una comunità che ha saputo conservare con cura le proprie tradizioni.

Cosa vedere ad Aielli

La storia di questo paesino è affascinante, così come le meraviglie naturali e architettoniche che sorgono sul suo territorio. Visitarlo è come fare un tuffo nel passato: pensate che il paese vecchio è stato utilizzato come set per il film Fontamara, con Michele Placido.

Borgo di Aielli
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La trascrizione del romanzo di Ignazio Silone sui muri di Aielli

In onore di questo evento, il romanzo omonimo di Ignazio Silone – da cui è stato tratto il film – è stato interamente trascritto sui muri del paese, nell’estate del 2018. Culturalmente parlando, d’altronde, Aielli è sede di importanti opere di street art. Ne sono già presenti diverse, e presto se ne aggiungeranno delle altre.

Gli amanti della natura non rimarranno delusi nello scoprire lo spettacolo offerto dal Parco Regionale del Velino-Sirente. Per non parlare delle Gole di Aielli-Celano, il canyon più bello dell’Appennino centrale, che porta ad una piccola e suggestiva cascata chiamata Fonte degli innamorati.

Il Castello di Aielli e la Torre delle Stelle

Uno dei simboli più rappresentativi di Aielli è il suo castello, costruito nel XIII secolo. Sebbene oggi restino solo le rovine, la struttura continua a dominare il paesaggio e a evocare l’atmosfera dei tempi antichi. Accanto al castello si erge la Torre delle Stelle, un’osservatorio astronomico inaugurato nel 2009 che rappresenta un ponte ideale tra il passato e il futuro. Grazie a questa struttura, Aielli è diventato un punto di riferimento per gli appassionati di astronomia e per chi desidera ammirare il cielo stellato in un contesto unico.

Torre delle Stelle di Aielli
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La Torre delle Stelle di Aielli

Murales e arte urbana

Negli ultimi anni, Aielli ha saputo reinventarsi attraverso l’arte urbana, trasformandosi in un vero e proprio museo a cielo aperto. I murales che adornano le pareti delle case del borgo raccontano storie di emigrazione, di lavoro nei campi e di vita quotidiana, rendendo omaggio alla memoria collettiva della comunità. Queste opere, realizzate da artisti locali e internazionali, offrono un percorso artistico che arricchisce ulteriormente il fascino del borgo.

Murales ad Aielli
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I murales di Aielli

Eventi e tradizioni locali

Aielli è anche un luogo vivace, dove le tradizioni vengono celebrate con entusiasmo e partecipazione. Tra gli eventi più importanti spiccano la Festa di San Rocco, patrono del paese, e la Sagra della Polenta, che richiama visitatori da tutta la regione. Durante queste occasioni, le strade si riempiono di musica, colori e sapori e offrono ai visitatori un’esperienza autentica e coinvolgente.

Aielli vista aerea
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Veduta dall’alto del borgo di Aielli

Gastronomia e cucina tipica

Un viaggio ad Aielli non può dirsi completo senza aver assaggiato le delizie della cucina locale. I piatti tradizionali, come gli arrosticini di pecora, la polenta e i dolci tipici, sono un vero trionfo di sapori e raccontano la storia di una terra generosa e fertile.

Tra i dolci, spiccano le ferratelle, cialde croccanti a base di uova e zucchero, spesso aromatizzate con anice. Altri dolci tipici includono i bocconotti, piccoli pasticcini ripieni di marmellata o crema di cioccolato.

Aielli, come tutto l’Abruzzo, è una zona di produzione vinicola di eccellenza. I vini da provare includono il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano e il Cerasuolo, un rosato di grande carattere. Per concludere, non possono mancare i liquori artigianali, come il genziana, un amaro tipico della zona, o il ratafia, un liquore dolce a base di amarene e vino rosso.