Isola di Saona, un luogo dalle spiagge immacolate

Se per voi il paradiso ha l'immagine di candide e soffici spiagge immacolate esiste un luogo che lo rappresenta appieno: la caraibica Isola di Saona

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Flavia Cantini

Content Writer

Content Writer specializzata nel Travel. Per me il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se scrivo ed emoziono l’ho raggiunto.

Se per voi il paradiso ha l’immagine di candide e soffici spiagge immacolate, orlate da palme, accarezzate da onde di un colore intenso che va dal verde smeraldo al turchese e immerse in una natura ancora selvaggia, esiste un luogo che lo rappresenta appieno: è l’Isola di Saona, una delle più apprezzate delle Antille, in Repubblica Dominicana.

Nella zona di Bayahibe, a metà strada tra Punta Cana e Santo Domingo, conta soltanto un piccolo villaggio con circa 500 residenti e nessuna struttura ricettiva: ciò le ha permesso di conservare intatta la sua bellezza che non può fare a meno di incantare durante un’emozionante escursione di una giornata.

Isola di Saona, l’Eden è qui

Chiamata in origine Andamay dai Taino che vi si insediarono, venne raggiunta nel 1494 da Cristoforo Colombo che la ribattezzò “Bella Savonese” per rendere omaggio al grande navigatore e amico Michele da Cuneo che, in viaggio con lui durante la seconda esplorazione alla volta del Nuovo Mondo, consigliò di ripararsi sulle ancora misteriose sponde dell’isola per fuggire a una forte tempesta.

Il nome deriva, quindi, dalla città ligure di Savona (con cui è gemellata) per poi trasformarsi più tardi in “Saona”.

Parte del Parco Nazionale dell’Est, è zona protetta dal 1975, un santuario per numerose specie di uccelli, di pesci e per le tartarughe marine (è presente un centro di accoglienza dove incontrare i piccoli che nascono sull’isola).

Saona è la meta perfetta per godersi ogni attimo: una visita al bosco di mangrovie, lo snorkeling per ammirare gli incantevoli e bassissimi fondali del mare tropicale, il sapore della frutta esotica e poi, certo, le lunghe e spettacolari spiagge che sono vere e proprie piscine naturali come Playa del Gato e Canto de La Playa, quest’ultima così abbagliante da assomigliare a un dipinto.

Ma non è tutto.

L’Isola di Saona ospita anche il grazioso villaggio di Mano Juan, abitato da pescatori, l’unico centro vero e proprio, con le case in legno color pastello e un’atmosfera fuori dal tempo, che si può sperimentare soltanto qui: oltre a un mercatino tipico di prodotti artigianali, piccoli negozi e bar da cui si diffonde musica caraibica, spicca la spiaggia più estesa di tutte con fondali talmente trasparenti che consentono di scorgere delicati esemplari di stelle marine con grandi bande rossastre.

Come arrivare a Saona e quando andare

Saona è una meraviglia raggiungibile via mare grazie a moltissimi tour organizzati da Punta Cana, Bayahibe, Juan Dolio, Boca Chica e Bavaro.

Il viaggio avviene con catamarani che possono accogliere dalle 40 alle 50 persone e che arrivano a destinazione in circa mezz’ora: le escursioni sono prenotabili presso tutti i tour operator e gli alberghi della zona e di solito partono al mattino presto per sfruttare il più possibile la giornata a disposizione.

Per quanto riguarda, invece, il periodo migliore per intraprendere questo “viaggio della vita”, consideriamo che il tempo in Repubblica Dominicana è buono in particolare nei mesi di febbraio, marzo e aprile senza escludere anche gennaio, novembre e dicembre.

Da evitare i mesi più piovosi ovvero maggio, luglio e agosto.

In fatto di temperature, rimangono piuttosto elevate durante tutto l’anno anche se la carezza dei venti nordorientali dona un piacevole refrigerio.