Aielli, il borgo che indica all’Italia la strada verso il futuro

In questo piccolo paese abruzzese, tradizione, cultura, arte e modernità convivono in maniera esemplare

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Esiste un posto in provincia dell’Aquila che conserva una ricchezza storica, architettonica e artistica tutta da scoprire. Ci troviamo ad Aielli, in Abruzzo, in un piccolo borgo adagiato su uno sperone roccioso calcareo, circondato dai due torrenti.

Panorama Aielli
Fonte: Wikimedia/Rudy Massaro
Vista su Aielli – Fonte Wikimedia/Rudy Massaro

La storia ci insegna che grazie alla sua posizione dominante, questo è stato un luogo di difesa e di osservazione. Si tratta infatti di uno dei comuni più alti dell’altopiano del Fucino, nella Marsica, e la spettacolare torre che domina il paese e che funge da osservatorio oggi, conferma il suo ruolo nel corso dei secoli.

Ma c’è qualcosa, di estremamente magico e suggestivo che riguarda il borgo Abruzzese, e che lo ha fatto affermare negli ultimi anni come pioniere nel suo genere, ed è la capacità di aver unito in maniera esemplare la tradizione, con la modernità e la natura.

Aielli, oltre a preservare un patrimonio storico e culturale di inestimabile pregio (qui sono infatti conservati e visibili bellissimi catasti preonciari restaurati), ha fatto della sua posizione d’eccellenza un vero valore aggiunto. La natura che circonda il borgo è tra le più belle incontaminate del nostro Paese, tantissime infatti le escursioni a carattere naturalistico da fare, per ammirare le splendide gole e il magnifico spettacolo creato dal canyon del torrente la Foce.

Un lavoro millenario della natura che si unisce allo splendido paesaggio che circonda tutto intorno il territorio, dal quale poi si possono ammirare le stelle. Sì perché la torre, servita un tempo per la protezione del territorio, è oggi l’osservatorio più suggestivo d’Italia: ad Aielli, si ha davvero l’impressione di poter toccare le stelle.

E partendo da questo, che di per sé era già abbastanza, ecco che il piccolo borgo non si è accontentato e negli ultimi anni si è trasformato in un museo a cielo aperto. Grazie a Borgo Universo, festival di street art, astronomia, musica e performance, il territorio ha assunto connotati inediti che lo hanno trasformano in uno scrigno di bellezze naturali, arte e astronomia.

Muro di Silone
Fonte: Fonte Interna
L’omaggio di Aielli a Ignazio Silone con un murales – Fonte interna

Tradizione e modernità oggi qui convivono all’insegna dell’arte e dell’astronomia. I murales, a opera dei più bravi street art del mondo, caratterizzano le vie del borgo e tutto è celebrato durante l’evento Borgo Universo, perché l’obiettivo è proprio quello di aprirsi al mondo.

Ecco perché Aielli è un borgo avanguartistico, perché mentre simili realtà sono oggi costrette a far fronte al grave problema dello spopolamento, il territorio si eretto a modello da seguire, mescolando sapientemente tutte le carte in suo possesso: paesaggi naturali, storia e tradizione, stelle e scienza e arte e contemporaneità convivono tutti qui, in un territorio felice tutto da ammirare, e da imitare.