Sopra un alto colle, in posizione dominante, si erge Ferrazzano. Un tempo chiamato Ferentino, questo borgo del Molise è interamente chiuso lungo il suo perimetro da case che si mostrano alla vallata come una fortezza inespugnabile.
La posizione è un punto cardine sulle antiche vie di comunicazione del Molise, e permette di perdersi in un panorama che spazia dalla catena delle Mainarde a quella del Matese, fino alla Maiella, oltre che sulla città di Campobasso. Circondato da una fitta e ombrosa pineta, il borgo di Ferrazzano non regala ai visitatori soltanto scorci di grande bellezza, ma racconta nella parte antica del paese la necessità di proteggere le abitazioni dal freddo e dal vento dell’inverno.
È un’intricata unione di vicoli tortuosi e di saliscendi, dove le case in pietra si uniscono una con l’altra proprio per far fronte alle rigide temperature, mentre il castello e i resti delle imponenti mura fortificate testimoniano il passato medievale del paese.
Tra i punti di interesse di Ferrazzano vi è il castello Carafa, tra i più importanti castelli del Molise, dichiarato di interesse particolarmente rilevante con un decreto del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali nel 1981: testimone di eventi storici, molte voci hanno alimentato leggende e racconti che ancora oggi sono presenti nella memoria popolare.
Altra architettura interessante da visitare è la Chiesa di Santa Maria Assunta, con il suo portale di impronta romantica, il prezioso pulpito che poggia su quattro colonne e la fonte battesimale. Attualmente sette altari arricchiscono le pareti laterali con le statue di San Rocco, della Vergine, di Sant’Antonio, di San Michele, del Santissimo Crocifisso, del Sacro Cuore di Gesù, di San Giuseppe. Da notare il pulpito realizzato in marmo color terra di Siena.
Da segnalare anche l’interessante realtà del TFS LOTO (Tribeca Ferentinum Studio – Libero Opificio Teatrale Occidentale), chiamato anche Teatro del LOTO: un piccolo gioiello scenico, considerato da molti “Il più bel piccolo teatro d’Italia”. Nato dalla volontà di recuperare con una trasformazione architettonica una vecchia sala parrocchiale della fine degli Anni ’50, è stato ristrutturato seguendo i principi del Feng Shui, unendo oriente e occidente.
Il paese di Ferrazzano ha ottenuto il riconoscimento di “Bandiera Arancione“ dal Touring Club Italiano distinguendosi per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Le stesse che si trovano anche nell’enogastronomia tipica di questa zona: il palato potrà essere soddisfatto da prodotti tipici come il prosciutto, la sopressata e la salsiccia alla “ferrazzanese”.
Il piatto tipico è la mbaniccia, piatto a base di pizza di granone e verdure di campo insaporito nel bollito di maiale, che diventa ancora più gustoso se la pizza, avvolta in foglie di castagno, viene cotta sulla pietra bollente del focolare.
Da accompagnare con un ottimo bicchiere di Tintillia, vino rosso corposo, riscoperto recentemente dagli amatori vinicoli: il nome, che deriva dallo spagnolo “Tintilia”, proviene dalla sua proprietà di tingere o macchiare le tovaglie e gli indumenti con il suo colore rosso intenso.
Da sempre terra di migranti, da Ferrazzano partì per le Americhe anche la famiglia di origine del grande attore Robert De Niro. Un (quasi) cittadino davvero illustre.