Cosa vedere nel borgo di Acqualagna, nelle Marche

Acqualagna è un borgo marchigiano ricco di sorprese: dalla riserva naturale del Furlo al celebre tartufo, ecco cosa fare e cosa gustare

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Redazione

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Se sei alla ricerca di un luogo da visitare, tra panorami naturalistici, monumenti e siti d’interesse culturale, per vivere una vera e propria esperienza sensoriale anche enogastronomica, Acqualagna ti aspetta con le sue bellezze paesaggistiche. Un borgo antico di 4.400 abitanti nell’entroterra della provincia di Pesaro e Urbino, nel cuore delle Marche. A livello nazionale, Acqualagna è nota anche come la capitale del tartufo, che ospita la più rilevante manifestazione dell’Italia centrale dedicata al tartufo. Scopri le attrazioni di questa località magica.

Acqualagna: cenni storici

Ancora ignote le origini del peculiare nome di questo verde borgo nelle Marche, abitato sin dalla Roma imperiale. Per alcuni storici, il nome Acqualagna potrebbe derivare dalla battaglia combattuta lì nelle vicinanze tra i Goti di Totila e i Bizantini di Narsete, nel corso della quale fu menzionata come Acqua Lanea, cioè “acqua macello”. Oggi, il borgo che compare ai nostri occhi deriva, molto probabilmente, dal complesso dell’abbazia di San Vincenzo a Furlo. Nel 1506 papa Giulio II commissionò, invece, la realizzazione della chiesa di Santa Lucia consacrata nel 1537.

Cosa vedere ad Acqualagna: la Riserva Naturale del Furlo

Riserva Naturale del Furlo
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La città di Acqualagna sorge nei pressi della splendida Gola del Furlo, una riserva naturale formatasi nella confluenza del torrente Burano, tra il Monte Paganuccio di 977 metri e il Monte Pietralata di 888 metri. È il Burano che va a formare il lago artificiale del Furlo, stretto, ma molto suggestivo, con le pareti rocciose a strapiombo sulle acque. Il Furlo è davvero un incredibile luogo da ammirare da vicino, percorrendo a piedi tutti i sentieri che lo costeggiano. Un percorso naturalistico per rigenerarsi dallo stress e dal caos della città tra i grandiosi strapiombi e le due gallerie romane, dove transitava l’antica via Flaminia.

Una via fatta costruire dall’imperatore Vespasiano nel 77 d.C, per permettere l’attraversamento degli Appennini dal versante tirrenico a quello adriatico. Accanto, un’altra galleria di soli 8 metri, la cui creazione è opera degli Umbri o degli Etruschi. Proseguendo con il trekking, potrete ammirare le limpide acque del fiume Candigliano e le specie animali che lo abitano, per gli amanti del birdwatching. La Gola stessa è plasmata su di una mastodontica parete di calcare divisa in due dall’erosione compiuta dall’acqua nei secoli.

La Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo nei pressi di Acqualagna, si sviluppa su 3.600 ettari di boschi, pascoli e valli, attraversata da animali come: aquile, falchi, gufi, rondini montane, ma anche lupi, caprioli, daini, cinghiali. E, tutto intorno, una vegetazione incontaminata tra querce e aceri, ricopre il panorama. Si tratta di un territorio di grande importanza anche dal punto di vista geologico, geomorfologico e paleontologico. Ma non temete, non si tratta di un posto solo per chi ha il temperamento più wild! La Riserva è ben attrezzata per fornire esperienze turistiche accessibili a tutti, prevedendo, tra l’altro, anche una speciale carrozzella da fuori-strada per agevolare la presenza anche di persone con disabilità motorie.

Monumenti e luoghi d’interesse ad Acqualagna

Dopo una escursione nel ventre della natura più splendida, non può mancare una visita ai siti culturali della ridente Acqualagna, con la sua ricca storia che ha risentito degli influssi culturali romani e medievali tra musei, siti archeologi e architetture religiose. Poco fuori dal paese, la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Lucia, con i resti di affreschi del XVI secolo. Oltre la località Furlo svetta il Santuario del Pelingo che accoglie tra i suoi tesori, un affresco della Madonna col Bambino. Passeggiando nel centro storico, troverete la Chiesa del Santissimo Sacramento, risalente al XV secolo.

Acqualagna, patria dei tartufi

Acqualagna è anche meta di un vero e proprio pellegrinaggio, alla scoperta delle diverse varietà di tartufi presenti nella zona. Un clima ideale che ha permesso la diffusione del celebre tubero, noto sin dall’epoca greca e romana. Tra i prodotti enogastronomici, troverete il più famoso e costoso dei tartufi, il Tuber Magnatum Pico, con il suo tipico odore forte e aromatico, ottimo da degustare affettato crudo. E poi, il Tuber Melanosporum Vitt, il tartufo alimentare per antonomasia, gustoso e digeribile. E per i veri estimatori, alla ricerca di una speciale “truffle experience” non può mancare una visita al Museo del Tartufo di Acqualagna, concepito per salvaguardare e valorizzare questo prodotto d’eccellenza.

La Fiera del tartufo di Acqualagna

Un evento assolutamente da non perdere ad Acqualagna è proprio la più importante fiera del centro Italia dedicata al tartufo, che deriva da una sua secolare tradizione di ricerca e produzione. Una manifestazione famosa in tutto il mondo, un vero paradiso gourmet, nel corso della quale si possono degustare e acquistare i tartufi dei vostri sogni. Ogni anno ci sono tre eventi del tartufo, ma quello più importante avviene in autunno, tra ottobre e novembre, dove vengono esposti i nuovi prodotti all’insegna della migliore qualità. Le altre due fiere potrete, invece, trovarle a febbraio, per il tartufo nero e ad agosto, dedicata al tartufo nero d’estate. Immersa dalla natura più incontaminata e suggestiva, Acqualagna, capitale d’Italia del tartufo, è pronta a stupire con le sue bellezze anche il visitatore più esigente!

Vista del borgo di Acqualagna
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