10 cose da vedere a Monticchio: il borgo, i laghi, il parco

Cosa vedere nel borgo Monticchio: i suoi laghi verdi, il parco e la farfalla rara, ecco cosa si nasconde in una piccola frazione nel nord della Basilicata

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Redazione

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Pubblicato: 30 Settembre 2017 18:00

Monticchio è una piccola frazione in provincia di Potenza, in Basilicata. Sorge sulle pendici del Monte Vulture a circa 600 metri sul livello del mare e fa parte dei comuni di Rionero in Vulture e Atella; distante oltre 130 chilometri dalla rinomata Matera, può rappresentare una destinazione per una giornata di svago nel verde. Ma cosa rende questa borgata così speciale, tanto da essere una delle mete estive preferite dal turismo appenninico?

1. Lo sguardo d’insieme
Monticchio si trova in un angolo d’Italia bellissimo. Basta semplicemente questo a renderlo speciale, e sono molti i turisti che se ne sono accorti. Monticchio è una delle mete turistiche della Basilicata amata dagli stessi lucani, che vi si recano in cerca di un luogo fresco e tranquillo.

2. I laghi
I laghi di Monticchio si trovano sulle pendici sud occidentali del Monte Vulture, un antico vulcano, e costituiscono l’attrattiva principale del luogo. I due laghi, sia il lago Piccolo che il lago Grande, sono caratterizzati dal colore verde, seppur con diverse sfumature. Il lago Piccolo presenta una sorgente subacquea e attraverso un ruscello alimenta il lago Grande. È possibile affittare dei pedalò e scoprire il lago anche da questo punto di vista. Il divertimento è assicurato!

3. La farfalla rara
L’area del lago Piccolo è dal 1971 una riserva protetta; il parco rappresenta infatti l’habitat naturale di una rarissima farfalla, chiamata in linguaggio tecnico Brahmaea europaea. Scoperta da un ricercatore altoatesino nel 1963, è una farfalla notturna, anche chiamata falena, che può arrivare ad avere un’apertura alare di 70 mm. Oltre a questo bellissimo lepidottero endemico, il parco ospita diverse specie animali tipiche del territorio della Lucania.

4. La rigogliosa vegetazione
Arrivando a Monticchio si è subito colpiti dalle mille tonalità di verde che ricoprono la collina, e che rendono il luogo la meta ideale per una gita rilassante. La vegetazione tipica è costituita da roveri e faggi ed è di fondamentale importanza poiché costituisce l’habitat della fauna locale nonché della rara farfalla Bramea. Una particolarità di questi laghi è la presenza delle ninfee: infatti è raro che crescano spontaneamente a queste latitudini. Le ninfee si possono ammirare in primavera, quando le grandi foglie cominciano ad affollarsi di meravigliosi fiori galleggianti.

5. L’abbazia di San Michele
A Monticchio si trova una abbazia dalle origini antichissime, l’abbazia di San Michele. Costruita sulla collina, è completamente circondata dai verdissimi alberi; è possibile raggiungerla in automobile, ma vi consigliamo di approfittarne e di fare due passi a piedi. L’abbazia si specchia nel lago e offre ai visitatori un’ulteriore prospettiva del bellissimo specchio d’acqua.

A testimonianza degli antichissimi insediamenti umani nella regione, della grotta scavata nel tufo su cui è edificata l’abbazia furono ritrovati reperti risalenti al IV secolo a.C. L’edificio fu costruito nell’VIII secolo d.C. da monaci benedettini, a metà del XV secolo passò ai cappuccini che aggiunsero al complesso una biblioteca e un lanificio. Oggi l’abbazia è formata da un convento distribuito su più piani, una chiesa del Settecento e dalla cappella di San Michele.

6. Museo di storia naturale del Vulture
Allestito nei primi due piani dell’Abbazia di San Michele, il Museo di Monticchio è un’occasione per scoprire la storia dell’antico vulcano, dalle sue origini ad oggi, e dell’area naturalistica che lo circonda. Il museo, aperto nel 2008, è di concezione moderna e offre ai turisti un allestimento vivace e vario, adatto anche ai visitatori più giovani.

7. I resti dell’abbazia di Sant’Ippolito
Tra i due laghi di Monticchio si trovano i resti dell’abbazia di Sant’Ippolito. I ruderi sono ciò che resta dell’antico monastero costruito intorno al XI secolo e abbandonato in seguito ad un violento terremoto che distrusse gran parte dell’edificio. Il complesso conventuale è di interesse archeologico e ancora oggi nell’area vengono condotti studi e ricerche.

8. Le fonti d’acqua
Monticchio è famosa per le sue eccezionali fonti d’acqua minerale ed è tuttora sede di estrazione. Il gruppo Gaudianello, che ha la sede legale nella vicina Melfi, lavora in questa zona dal 1890 ma negli ultimi anni ha visto aumentare la sua rilevanza nel settore. Un’altra industria del settore è Fonti del Vulture che ha sede a Rionero e produce le acque Lilia, Sveva e Vivien.

9. Il bosco
Grazie al clima fresco e temperato, Monticchio è il luogo ideale dove fare piacevoli passeggiate, soprattutto in estate quando altrove il clima diventa rovente. Il silenzio del bosco dell’area protetta vi catturerà, vi aiuterà a rilassarvi e ad abbandonare almeno per qualche momento lo stress cittadino.

10. La cucina locale
Più che vedere, la cucina locale è da provare: soppressata, verdure sott’olio, formaggi… L’ultima tappa del nostro tour nel territorio di Monticchio non poteva non citare le grandi tradizioni culinarie della Basilicata. Lasciate a casa la borsa frigo e i panini e approfittate delle specialità locali per gustare un buon pranzetto o una dolce merenda, saranno anche il modo per sostenere la comunità locale che negli ultimi anni sta faticando a causa del turismo mordi e fuggi.