Restorative Travel, il trend di viaggio di cui tutti abbiamo bisogno

La ricetta per curare lo "spleen" è fare nuove esperienze viaggiando

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Il 2020, molto probabilmente anche tutto il 2021 e, forse, anche gli anni a venire sono, sono stati e saranno anni difficili. Per tutti. Salute, lavoro, stress hanno messo a dura prova il nostro equilibrio, fisico e mentale. Ciò di cui abbiamo tutti bisogno è di rigenerarci e riconnetterci con gli altri e con il mondo.

La ricetta per curare lo “spleen”, il “mal de vivre” del secondo decennio del duemila è fare esperienze diverse dal solito, esperienze che si possono provare solo viaggiando. Sì, perché ogni Paese ha le proprie tradizioni e le proprie pratiche, che si possono conoscere solo girando il mondo.

Alcuni hotel, come le strutture di lusso COMO, hanno quindi studiato una collezione di esperienze che si possono provare nei suoi 15 hotel e resort in tutto il mondo, tra cui in Italia. Si tratta di esperienze di “Restorative Travel” dove il viaggio è un’occasione di rigenerazione personale, fisica e spirituale.

Nell’hotel di Bali, per esempio, il Shambhala Estate, gli ospiti possono immergersi nella totale spiritualità prendendo parte alla benedizione in una  sorgente d’acqua e alla cerimonia di purificazione. La benedizione alla sorgente d’acqua porta gli ospiti all’antica sorgente di acqua sacra, a pochi passi dal fiume Ayung. Vestiti con abiti balinesi tradizionali, gli ospiti del resort, attraverso canti e offerte, vengono guidati da un prete locale accanto a una statua del dio Ganesha. Durante il canto, il sacerdote spruzza ogni partecipante tre volte con l’acqua. L’intento della cerimonia è purificarsi, uscire rinnovati nella mente e nell’anima.

Nel resort di Phuket, in Thailandia, il Point Yamu, si può prender parte a un corso di Muay Thai Boxing, una delle tradizioni thailandesi più radicate che risale al XVI secolo. Questa disciplina viene talvolta definita “l’arte degli otto arti” perché allena l’uso di mani, gomiti, ginocchia e stinchi per colpire gli avversari, richiedendo un grande impegno di base. È un ottimo allenamento cardio.

In Italia, invece, dove il cibo è il protagonista indiscusso, l’esperienza ristoratrice è legata alla gastronomia. Al Castello Del Nero, nella regione del Chianti – che riapre l’11 giugno – è l’olio l”Oro verde”. In questa zona toscana, infatti, una delle migliori regioni olearie d’Italia, l’olio del Chianti è particolarmente verde e speziato, con sorprendenti sentori di carciofo e pepe. L’esperienza “Green Gold” che si può fare al castello accompagna gli ospiti attraverso le diverse fasi della produzione dell’olio extravergine d’oliva, dalla raccolta all’imbottigliamento fino alla degustazione.

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Fonte: 123rf
Fare meditazione a Bali è “Restorative Travel”