La leggenda del Lago di Pusiano e dell’Isola dei Cipressi

Un weekend lacustre alla scoperta di un luogo mozzafiato, affascinante, ricco di storia e di mistero

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Un weekend lacustre alla scoperta del Lago di Pusiano e dell’Isola dei Cipressi, luoghi mozzafiato situati tra il lago di Como, Lecco e la Brianza.

Il Lago di Pusiano ha una lunghezza di circa 2.700 metri, una larghezza di 2.400 metri circa e una superficie minima (durante i periodi di secca) di circa 5.250.000 metri. Alimentato dal fiume Lambrino, questo lago è circondato da diversi comuni che si affacciano sulle sue sponde: Pusiano, Erba, Eupilio, Merone, Cesena Brianza, Rogeno e Bosisio Parini.

Tra le tantissime leggende che girano attorno a questo luogo, c’è quella di un drago che da Erba alla Valassina intossicava la zona circostante col suo fiato pestilenziale. Gli abitanti del circondario, stanchi di dover sopportare costantemente il fetore dell’animale, decisero di offrirgli in sacrificio alcuni giovani, nella speranza che il drago si placasse e li lasciasse in pace. Tra questi giovani c’era la principessa Cleodolinda di Morchiuso, una giovane molto bella. Poco prima del sacrificio fu salvata dal valoroso San Giorgio, il quale, con dei fiori di sambuco riuscì a placare la belva e a decapitarla. La testa del drago rotolò fino al lago di Pusiano, dalle cui acque venne ingurgitato, ponendo fine al fetore e all’aria pestilenziale.

All’interno del Lago di Pusiano sono presenti circa 25 specie di pesci (tra i quali lucci, carpe e pesce persico), vista quest’abbondanza, questo luogo è meta di molti amanti della pesca e delle gare ittiche. Il Lago di Pusiano è uno tra i pochi ancora navigabili, infatti, è possibile organizzare delle mini-crociere sulla motonave Enigma. Si tratta di un mezzo di trasporto alimentato a energia solare, in grado di ospitare fino a 78 persone ed è totalmente ecologica e sicura. È composta da una struttura in acciaio e da pannelli solari, i quali, assorbendo la luce solare, danno energia ai due motori elettrici collegati alle batterie. L’Enigma è una rarità ecologica che non produce inquinamento e permette di navigare sul lago in tutta sicurezza. Il mezzo di trasporto è composto da due piani; su quello inferiore si sta a qualche centimetro dall’acqua, mentre su quello superiore è possibile fotografare e godere della bellezza di un panorama mozzafiato. In presenza di brutto tempo, si può stare al riparo da una copertura che si chiude quando inizia a scendere la pioggia.

La motonave effettua un percorso che copre tutti i comuni in prossimità del lago ed è possibile usufruire di innumerevoli servizi messi a disposizione da strutture ricettive realizzate in prossimità del lago stesso. Per usufruire di questo servizio di trasporto, è necessario fare una prenotazione. Una tappa obbligatoria è la visita all’ Isola dei Cipressi. La storia di quest’isola ha inizio durante il Neolitico (10-1500 a.C.) quando sulla parte orientale sorgeva un villaggio di palafitte. Essa prende il nome proprio dai cipressi presenti in questa zona, ricca di storia tra cui diversi passaggi di proprietà.

Intorno al 1300 era di proprietà dell’arcivescovo di Milano e della collegiata di San Giovanni Battista di Monza. Intorno alla fine del Settecento passò ai Carpani (Francesco Carpani, Giuseppe Antonio Molo e in seguito a Gerolamo d’Adda). A seguire, passò sotto il dominio del figliastro di Napoleone, Eugenio di Beauharnais e degli austriaci, i quali la possederono fino al 1831. Infine, intorno al 1874, passò definitivamente alla famiglia Gavazzi. Oggi, appartiene a Gerolamo Gavazzi, il quale si occupa della preservazione della flora e della fauna di questo luogo e allo stesso tempo di promuovere l’arte e la cultura di un bene storico tra i più rari e meglio preservati al mondo.

L’Isola dei Cipressi può essere visitata. Al suo interno è stato realizzato un piccolo zoo, dove addirittura si può osservare un magnifico gruppo di Wallaby, piccoli canguri. Gavazzi, nel tempo, ha provveduto a una ripopolazione faunistica del lago, infatti durante la visita è possibile osservare diversi esemplari di pavoni, aironi e cigni.

Proseguendo la visita all’interno dell’ isola si può notare un solo edificio che corrisponde alla villa di Gerolamo Gavazzi, circondata da un magnifico prato e una parte costituita solo ed esclusivamente da un piccolo boschetto di cipressi (sono circa 130 esemplari). Dall’isola si può notare una fessura nella roccia realizzato in passato, quando quella zona era adibita a cava, oggi dismessa, e dove vengono organizzati degli eventi a carattere teatrale e musicale.