Cosa fare e come arrivare nell’Arcipelago di Palagruza in Croazia

L'arcipelago di Palagruza in Croazia è un piccolo paradiso disabitato, dove potrete dormire anche in un faro

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Redazione

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Il piccolo arcipelago di Palagruza in Croazia è il posto più lontano dalla madrepatria continentale. Anzi, osservando le carte geografiche, ci si rende conto che le isole che lo formano sono in realtà più prossime all’Italia che alla Dalmazia, nonostante dal punto di vista amministrativo Palagruza faccia parte del distretto Spalato-Dalmazia.

Probabilmente queste isolette in mezzo all’Adriatico sono la parte più incantevole della Croazia, un’oasi di pace, tranquillità ma anche avventura. Dipende ovviamente dalle vostre inclinazioni personali. L’isola più grande dell’arcipelago è Vela Palagruza, che sta a 52 miglia nautiche (95 chilometri) da Peljesac, a 34 miglia da Lastovo e a 28 dall’Italia. Le altre isole che lo formano sono Mala Palagruza, Kamik e Galijula.

Cosa vedere a Vela Palagruza

L’isola di Palagruza non svela i suoi segreti ad un primo distratto sguardo, ma è ricchissima di meraviglie nascoste. Ad esempio le sue bellissime scogliere a picco sul mare, alcune delle quali inaccessibili. Arrivando dal mare, da due piccole spiagge si può scendere a terra per poi salire nella parte alta dell’isola. La cima principale ha un’elevazione di soli 103 metri, ma proprio lì sopra sorge un bellissimo faro costruito nel 1875, che costituisce senz’altro una delle attrazioni del posto. Tra l’altro vi si può trascorrere la notte; e vi assicuriamo che dormire in un faro è un’esperienza più unica che rara.

Faro a parte, la bellezza di Vela Palagruza sta soprattutto nella sua natura selvaggia e rigogliosa. Inoltre questo fazzoletto di terra regala ai visitatori il clima più caldo di cui si possa godere in Croazia. Un altro indubbio elemento di fascino dell’isola principale dell’arcipelago è il fatto che è praticamente disabitata, dal momento che l’unico residente stabile è proprio il guardiano del faro.

E poi naturalmente c’è il mare, cristallino, pulitissimo, meraviglioso, un mare che invita a tuffarsi, a nuotare, a fare pesca subacquea, ad andare a vela. Un mare che se non fossimo nell’Adriatico settentrionale potremmo chiamare omerico, con quella luce e quei colori che ha solo il Mediterraneo e che ci scorrono dentro da millenni.

A proposito di miti, la leggenda narra che Diomede, re della città greca di Argo, sia proprio seppellito qui. Per quanto si tratti di un racconto piuttosto improbabile, ciò non toglie che sull’isola siano stati realmente ritrovati vasi con inciso, in greco, il nome Diomede.

Come arrivare a Palagruza

Non c’è un servizio pubblico di trasporto da e per Palagruza, ma ci potete arrivare in barca, se siete così fortunati da possederne una, oppure prendendo in affitto una moto-barca su una delle isole più vicine, per esempio Lastovo.

Un’avvertenza importante: l’isola è una destinazione piuttosto remota e il mare può essere imprevedibile, tanto che navigare da queste parti può rivelarsi impegnativo anche col bel tempo; affidatevi a gente che sa quello che fa quando si mette al timone di un’imbarcazione. Potete anche prendere un battello da Korcula, il servizio è gestito dalla stessa compagnia privata che fa funzionare il faro dell’isola, che è senza dubbio uno dei più bei fari della Croazia, ed è sempre a loro che dovete rivolgervi per passare la notte in questa suggestiva ed insolita location.