Il Giappone è una terra meravigliosa per scoprire castelli eccezionali, edificati per simboleggiare la potenza e la ricchezza dei signori feudali che governavano le regioni dal XII al XIX secolo. Ne ammiriamo dieci, tra i migliori del Paese, a partire dal Castello di Hirosaki, affascinante mastio a più livelli circondato da yaruga (torrette) e fossati fortificati su di una collina nella prefettura di Aomori. Oltre alla sorprendente architettura feudale, la stagione della fioritura dei fiori di ciliegio è una grande attrazione: più di 2.600 alberi impreziosiscono i giardini del castello, spargendo i loro petali sui prati e sui fossati. (Nella foto, Castello di Hirosaki, Giappone).
Costruito dal daimyo locale Kato Kiyomasa all'inizio del 1600, il Castello di Kumamoto è una delle opere più impressionanti dell'architettura premoderna dell'isola di Kyushu. Davvero particolare tra i castelli giapponesi, la sua storia in tempo di guerra proseguì oltre il periodo Edo e nell'era della Restaurazione Meiji, quando i samurai locali si ribellarono al nuovo governo, portando a un assedio di due mesi nel 1877. Le mura esterne del castello, realizzate con roccia ignea, e il mastio dalle pareti nere creano un piacevole contrasto con gli 800 ciliegi in fiore che dipingono di rosa i giardini ogni primavera.
Il Castello di Edo, che porta l'antico nome di Tokyo, ha uno dei lignaggi più lunghi di tutti i castelli giapponesi: un palazzo fortificato venne eretto per la prima volta durante il periodo Heian (794-1185). Il samurai Ota Dokan progettò poi una fortezza per sostituire il palazzo nel 1457, prima che l'influente daimyo Tokugawa Ieyasu ne assumesse il controllo alla fine del XVI secolo. Ciò servì da volano per radicali ristrutturazioni architettoniche e una netta espansione urbana, che trasformò Edo da piccolo villaggio fortificato alla capitale de facto della nazione, incarnata dal grande castello al suo centro, delimitato da un fossato esterno di 15 chilometri punteggiato da oltre 30 porte e ponti. I resti delle strutture originali sono sparse in tutta Tokyo, anche se il Palazzo Imperiale, dimora dell'attuale imperatore, è il posto migliore per farsi un'idea del suo antico splendore.
Edificato nel XVI secolo per volere del "Grande Unificatore" del Giappone, Toyotomi Hideyoshi, il Castello di Matusmoto dalle pareti nere si contrappone alle Alpi settentrionali innevate che abbracciano la città. Conosciuto anche come Karasu-jo (il castello del corvo), esibisce architettura sia del periodo di guerra che di quello di pace, con le ripide scale in legno, i livelli interni nascosti e i trespoli degli arcieri fino alla sala per l'osservazione della luna aggiunta nel 1630, che dona un punto panoramico privilegiato per osservare le carpe e le anatre di broccato che dimorano nel fossato.
Nella fiorente capitale di Aichi, Nagoya, spicca l'omonimo Castello, le cui torri regali si affacciano sui giardini e sui fossati sottostanti. Su volontà dello Shogun, fu costruito come centro amministrativo durante il primo periodo Edo, dopo quasi 150 anni di guerra interstatale, e venne poi distrutto dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma i magnifici lavori di restauro hanno restituito l'essenza del suo periodo di massimo splendore medievale. Il Castello di Nagoya è rinomato per il magnifico shachihoko dorato (pesce simile a una tigre) che sporge dal suo zenit, che gli è valso l'epiteto Kin-jo (Castello d'oro), e per i tetti spioventi verde menta.
Il Castello di Osaka è uno dei monumenti più famosi del Giappone, e ha svolto un ruolo fondamentale nel culmine dell'era Sengoku. A cinque piani, con una ricostruzione del mastio originale (fu distrutto in numerose occasioni), poggia su solide fondamenta, con tegole color verde menta e corredi dorati che ricordano il Castello di Nagoya. Al suo interno, ospita un Museo walk-through che descrive in dettaglio la difficile storia politica della regione e i vari samurai che l'hanno rivendicata come casa. La mostra culmina all'ultimo piano, con un punto panoramico mozzafiato a 360 gradi.
Il Castello di Nijo nella splendida città di Kyoto era la residenza ufficiale dello Shogun durante il periodo Edo. Dopo la Restaurazione Meiji, divenne palazzo imperiale e poi sito storico aperto al pubblico. Il maestoso castello hirajiroha mostra molti degli ornamenti dell'architettura feudale giapponese: l'ampio fossato perimetrale, l'imponente karamon (cancello d'ingresso), sezioni concentriche separate da muri di pietra rinforzata e assi del pavimento "scricchiolanti" per rilevare gli intrusi.
Il Castello di Inuyama vanta la più antica tenshu (torre fortificata) originale del Giappone, risalente al 1580, ed è uno dei soli cinque castelli ad avere lo status di "tesoro nazionale". La sua posizione strategica sulla vetta della collina offre viste incredibili sulle città e sulle foreste tutt'intorno.
Nella prefettura di Shiga, il Castello di Hikone vanta il mastio principale designato tesoro nazionale e punti panoramici unici sul lago Biwa, il più grande specchio lacustre dell'entroterra del Giappone. Alle pendici della collina, si trova anche il Museo che espone manufatti e documentazione storica del Clan Ii che fondò la fortezza circa 400 anni fa.
Costruito all'inizio del 1600 nei pressi del lago Shinji, il Castello di Matsue è una delle poche fortezze rimaste sulla costa centro-occidentale del Giappone. Il suo scopo originale era aiutare il nuovo shogun, Tokugawa Ieyasu, a consolidare il suo potere nella regione in gran parte provinciale. Oggi, le sue imponenti mura nere e i tetti grigi a più livelli svettano su un fossato perimetrale nel cuore del centro storico di Matsue, di fronte al Lafacadio Hearn Museum, dedicato all'autore del XIX secolo di origini greco-irlandesi che salì in vetta al patrimonio letterario giapponese come saggista culturale e maestro narratore di racconti popolari locali.