Dov’è meglio vivere in Europa

Zurigo, Vienna e Ginevra. Sono queste le città migliori dove vivere in Europa

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Redazione

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Oltre alla Svizzera e alla Germania si parla di Austria, Danimarca e Belgio. Segno che evidentemente l’efficienza e l’organizzazione nordiche sono, ancora una volta, vincenti. Anche grazie alla concentrazione che qui si verifica di scuole d’eccellenza, denaro e controllo della vita pubblica e privata. A tutto danno delle grandi metropoliti come la caotica e multiculturale Londra o la bella e romantica Parigi, risultate, nonostante il loro indiscutibile fascino, totalmente fuori dalla lista, come anche tutte le nostre città italiane.

Sono stati presi in considerazione 39 criteri di giudizio attraverso i quali valutare la stabilità politica, la sicurezza, lo sviluppo economico e socio-culturale, il sistema sanitario, l’educazione, i servizi pubblici, l’offerta per il tempo libero, i beni di consumo, le abitazioni, l’attenzione all’ambiente, ma non l’accessibilità che in questo caso non viene minimamente presa in considerazione.

Zurigo, quindi, batte tutti. Con i suoi quasi 377mila abitanti, gli oltre 2mila fra bar e ristoranti, le vedute mozzafiato sulle Alpi e sul lago omonimo, la città svizzera è anche quella con le tasse più basse del Paese e i residenti non pagano alcuna imposta di successione, anche se il tempo sempre grigio e il traffico rischierebbero di farla precipitare. Al secondo posto Vienna, capitale politica, economica e culturale dell’Austria, dichiarata patrimonio dell’Unesco, luogo d’eccellenza per l’istruzione e le infrastrutture. Segue Ginevra che con oltre il 50% dei residenti in possesso di passaporto straniero (anche soprattutto grazie alla presenza delle agenzie delle Nazioni Unite e di organizzazioni internazionali come la Croce Rossa) è sicuramente la più globale fra le città europee, oltre a garantire tutta una seri di strutture di private banking, scuole internazionali e ospedali privati.

Quarto, quinto e sesto posto spettano tutti alla Germania, grazie alle città di Düsseldorf, sulle rive del Reno, che negli ultimi anni ha incrementato le sue infrastrutture e i trasporti internazionali e oggi offre una pletora di beni di consumo ed è considerata la capitale tedesca della moda e dello shopping; Monaco, la città più grande d’Europa con i suoi 1,3 milioni di abitanti, normalmente conosciuta per l’annuale appuntamento col festival della birra, ma anche per essere una città dalla fiorente economia, guidata dal settore informatico, dalle biotecnologie e dalle pubblicazioni. Peccato solo che soffra di una carenza di scuole internazionali e l’aria sia inquinata. Infine Francoforte, capitale finanziaria della Germania, città dalle architetture spettacolari (basti pensare al teatro lirico e alla cattedrale), e da una vivace scena culturale. Ottimi gli ospedali e i negozi e l’economia è fiorente. Scarsa invece la disponibilità di alloggi nel centro della città, e il traffico è davvero troppo pesante.

Col settimo gradino si torna in Svizzera, a Berna, seconda città a livello mondiale per sicurezza, con 6 km di gallerie di negozi, anche se è priva di una frizzante vita notturna. In compenso però ha ottime strutture mediche. Vivere a Copenaghen, che si piazza all’ottavo posto, è costoso, ma la città vanta 11 stelle Michelin per quanto riguarda i ristoranti, ed è tra le città servite meglio in termini di scuole internazionali e private e strutture mediche. A portarla così in basso nella classifica, il traffico eccessivo di biciclette che spesso finisce per creare delle vere e proprie congestioni.

Che cosa significa invece vivere ad Amsterdam? E’ la città dei canali, dei parchi e dei musei; qui c’è la migliore selezione di scuole internazionali d’Europa. Ma la mancanza di alloggi e l’inquinamento l’hanno fatta scivolare al nono posto. Chiude la classifica Bruxelles, centro amministrativo dell’Unione europea, città tra le meglio collegate in Europa, con ha un gran numero di scuole che servono la comunità di espatriati che qui risiedono. Tuttavia, anche la città belga è vittima del traffico eccessivo e dell’inquinamento atmosferico.