Alghero e dintorni: cosa vedere assolutamente

Dalla passeggiata lungo i bastioni ai siti archeologici di immenso valore, a spiagge e insenature che accontentano tutti: Alghero è una scoperta continua

Foto di Emma Santo

Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Porta del nord-ovest della Sardegna, quinta città della regione per numero di abitanti, Alghero è una delle destinazioni dell’isola più amate dai viaggiatori in cerca di luoghi che riescano a riempire i bagagli di ricordi preziosi e a sgombrare la mente dai pensieri della vita quotidiana, per far spazio solo alle emozioni. Scopriamo le sue attrazioni imperdibili e quali tesori si celano nei dintorni.

A passeggio tra bastioni e torri

Considerata la “capitale” della Riviera del Corallo, Alghero è una delle poche città fortificate italiane ad aver mantenuto circa il 70% delle sue mura difensive, il che la rende già unica nel suo genere. Per iniziare a scoprirla è, quindi, d’obbligo una passeggiata lungo i suoi bastioni che affacciano sul porto. Risalenti all’epoca catalano-aragonese, difendono la città vecchia dal mare, congiungendosi con il Lungomare Dante costruito negli anni cinquanta del XX secolo. I loro nomi sono un omaggio a celebri navigatori del passato: Colombo, Pigafetta, Magellano, Marco Polo.

Mentre si perde in paesaggi e scorci deliziosi, lo sguardo incontra anche le suggestive torri difensive che circondano il centro cittadino. Tra queste spiccano la torre di Porta Terra, un tempo la Porta Rejal, ingresso di Alghero per chi arrivava da Sassari, quella di San Giovanni, denominata Torre di Mezzo, la torre di Sulis, tra le più maestose. Attualmente torri e mura rivivono attraverso la programmazione di eventi culturali e tante altre attività. Il patrimonio culturale della città e del territorio di Alghero si articola, infatti, fra siti archeologici, naturalistici e centro storico, comprendendo torri aragonesi, bastioni, palazzi storici, chiese. Un vero e proprio museo diffuso di grande valore e varietà, tutto da scoprire.

Il centro storico di Alghero, tra vicoli, chiese e palazzi

Nel centro storico, un labirinto di vicoli lascia sbucare i passanti in piazze brulicanti di vita. Le tracce del passato catalano della città sono impresse sulle mura gialle e sulle case antiche che la rendono incredibilmente pittoresca, e vale anche per gli edifici religiosi. Tra questi, la Cattedrale di Santa Maria, simbolo di Alghero con il suo campanile ottagonale, la chiesa del Carmelo, con il grande retablo dorato, la chiesa di San Michele, con la cupola in maiolica colorata, la chiesa di Sant’Anna, gioiello tardo-rinascimentale.

La storia che ha attraversato Alghero nel corso dei secoli ha lasciato dietro di sé edifici di interesse storico dagli stili architettonici più disparati: dal catalano del Palazzo Guillot al barocco di Palazzo Serra, dal neoclassico del Palazzo Civico al Liberty delle ville di fine ‘800.

Museo Archeologico e Museo del Corallo

Se volete scoprire la memoria storica, sociale e culturale di questa splendida città sarda, il Museo Archeologico di Alghero (MŪSA) saprà certamente accontentarvi. Ospitato in un antico palazzo, custodisce una collezione di reperti riconducibili ai primi insediamenti umani nel territorio, dal Neolitico fino al Medioevo, scoperti durante gli scavi urbani e fuori dal centro abitato. Il museo offre, inoltre, una visione inedita e privilegiata di luoghi di cui non si può più fruire fisicamente, ma che sono ancora oggi oggetto di studi e ricerche archeologiche e antropologiche.

Il Museo del Corallo è invece  ospitato nela suggestiva cornice di Villa Costantino, edificio in stile Liberty nel cuore della città. Nasce per raccontare l’identità di Alghero e il forte legame che ha unito da sempre il corallo a questi luoghi, portando i visitatori in un affascinante viaggio alla scoperta dell’oro rosso del Mar Mediterraneo: il Corallium Rubrum.

Villaggio Nuragico di Palmavera
Fonte: iStock
Il Villaggio Nuragico di Palmavera

Le necropoli e il villaggio nuragico

Il territorio di Alghero è costellato di monumenti preistorici di grande rilievo per la storia e per la cultura del Mediterraneo. Tra questi, un esempio di notevole interesse è la Necropoli di Anghelu Ruju, inserita nella Tentative List UNESCO per il suo valore storico, artistico e culturale. Il sito rappresenta, infatti, uno dei pochi casi in Sardegna in cui le sepolture con ingresso a pozzetto si associano a sepolture con ingresso a corridoio.

Imperdibile anche una visita al Villaggio Nuragico di Palmavera, uno tra i più importanti siti archeologici della Sardegna. Qui si trovano testimonianze della civiltà nuragica, fra le più significative culture dell’Europa occidentale. Il sito archeologico è composto dai resti di un nuraghe formato in origine da tre torri, e dal villaggio. Il complesso di Palmavera si può ammirare sul promontorio omonimo, all’interno del parco di Porto Conte, a un chilometro e mezzo dal mare.

In prossimità della strada statale 127 bis che collega Alghero e Ittiri, si incontra, infine, la Necropoli di Santu Pedru, una tappa culturale visitabile esclusivamente su prenotazione con visita guidata per via della difficoltà di accesso e percorso. Le domus de janas presenti nel sito sono state scavate a partire dalle ultime fasi del neolitico. La tradizione popolare definiva domus de janas le rocce forate che caratterizzavano il paesaggio rurale sardo: la domus era la casa dove si narra che le janas – minute figure femminili del folclore sardo – fossero impegnate a tessere fili d’oro e d’argento. La parte più antica della necropoli risale al 4300 a.C. Ciò rende il sito di Santu Pedru più antico delle prime Piramidi egizie e contemporaneo dei megaliti di Carnac, in Francia.

Tra insenature e spiagge della Riviera del Corallo

Il litorale di Alghero è lungo circa 90 chilometri, compresi nella famosa Riviera del Corallo, così chiamata per la grande importanza del corallo rosso che viene pescato nelle sue acque e lavorato per farne gioielli e ornamenti fin dai tempi dell’antica Roma. Si parte da sud, dalla spiaggia di Poglina, chiamata anche La Speranza, fino alla stupenda scogliera a nord del Parco Regionale di Porto Conte, passando per lo splendido Lido di Alghero, una distesa di sabbia bianchissima che si spinge a nord fino a Fertilia.

Calette incantevoli si alternano ad altre spiagge famose, come quella delle Bombarde, meta di famiglie e surfisti, dalla sabbia color ocra che si fonde con le sfumature del mare, che vanno dall’azzurro al verde smeraldo. Ad appena un chilometro di distanza, c’è la spiaggia del Lazzaretto, circondata da insenature lambite da acqua cristallina, e un po’ più distante, all’interno della baia di Porto Conte, sbuca la spiaggia dorata di Mugoni. In piena città si può usufruire del Lido di San Giovanni, mentre, poco fuori dal centro abitato, si incontrano le dune di sabbia coperte di ginepri secolari della spiaggia di Maria Pia.

A proteggere gran parte della costa è l’area marina di Capo Caccia – Isola Piana, custode di tesori preziosi, tra cui la meravigliosa Grotta di Nettuno. Il parco di Porto Conte conquista, invece, con le sue distese di macchia mediterranea, le lussureggianti zone boscose e l’affascinante laguna del Calich, splendida oasi di protezione faunistica a pochi passi da Alghero.

La famosa spiaggia delle Bombarde ad Alghero
Fonte: iStock
L’incantevole spiaggia delle Bombarde