Nello scacchiere amministrativo del territorio toscano, la Provincia di Pisa ha uno spazio geografico particolare. Non comprende, infatti, solo la zona del litorale tirrenico a nord di Livorno e l’area pianeggiante intorno al capoluogo, ma anche una vasta zona che si spinge verso sud, comprendendo la Valdera, la Val di Cecina e le Colline Metallifere. Aree dal più classico dei panorami rurali toscani: dolci colline rivestite di boschi, vecchi borghi medioevali e panorami incantevoli.
Proprio in Valdera si nascondono alcune piccole gemme poco frequentate, visto che il turismo preferisce concentrarsi nei circuiti più mainstream. Fra queste, merita un posto speciale la Cascata del Ghiaccione, o più semplicemente Il Ghiaccione tout court, una scenografica cascata che assume un tocco di fascino speciale durante le stagioni autunnale e invernale, grazie al foliage del bosco che la contorna, alla maggior portata d’acqua e al suo aspetto silvano, incantato, come uscita da una favola nordica.
Una destinazione perfetta per una domenica che possa abbinare l’avventura selvaggia della breve escursione alla cascata con la visita ad uno dei tanti bei borghi che punteggiano questo spicchio di Toscana stretto tra Volterra e il mare.
L’escursione alla Cascata del Ghiaccione
Il Ghiaccione, che prende il nome ovviamente dalla temperatura delle acque che vi scorrono, altro non è che il torrente Carbonaia, un piccolo corso d’acqua della Valdera che scorre nei boschi tra Chianni e Castellina Marittima, due piccoli borghi contornati da maestosi panorami tipicamente toscani.
Per raggiungere la cascata si deve percorrere un breve sentiero. La percorrenza è di circa 30 minuti e non ci sono particolari difficoltà, ma si devono attraversare tratti di bosco che lontano dall’estate saranno certamente fangosi e guadare più volte il torrente. Sarà utile pertanto avere calzature adeguate.
A seconda della vostra provenienza, raggiungete Chianni o Castellina Marittima e percorrete la Strada provinciale 48. All’incirca a metà strada tra i due paesi si trova un ponticello stradale sul torrente Carbonaia, contrassegnato dal classico cartello stradale blu (coordinate GPS: 43.459820, 10.629130). Sarà il segnale per posteggiare l’auto a bordo strada, fuori dalla carreggiata.
Sul versante in direzione Chianni del ponticello, un sentiero si addentra nella boscaglia: è quello da seguire per arrivare alla Cascata del Ghiaccione. Fate attenzione, perché nel bosco ci sono diversi sentieri, realizzati per diversi scopi, senza particolari indicazioni. Per non perdervi tendete sempre a mantenere la sinistra in modo da non allontanarvi dal torrente.
Non sarà comunque difficile costeggiare il Carbonaia fino a raggiungere una prima cascata ben irregimentata. Il sentiero la supera mantenendo la sinistra orografica, ma poco più a monte la traccia del percorso si abbassa occasionalmente a livello del corso d’acqua. Risalendo per ancora 400 metri circa, arriverete alla radura dove si può ammirare la Cascata del Ghiaccione.
Nascosta dal bosco, questa piccola perla selvaggia è affascinante in ogni momento dell’anno, tingendosi di nuovi colori: in estate le sue fresche acque possono dare ristoro dalla calura; in primavera la natura rigogliosa si mostra in tutto il suo potere; in autunno le foglie degli alberi cadono danzando nell’aria nella polla sottostante, mosse dall’impetuoso cadere del torrente oltre il salto; in inverno si può addirittura cogliere la polla ghiacciata in alcune sue parti.
Chianni, Lajatico e Peccioli: i borghi della Valdera
Dopo aver visitato le magie della natura con l’escursione alla Cascata del Ghiaccione è il momento di scoprire i piccoli, caratteristici borghi che punteggiano i dintorni. Specie in un periodo freddo come quello del tardo autunno e dell’inizio dell’inverno, percorrere i vicoli di queste cittadine sarà un modo di ritrovare calore dopo l’escursione lungo il torrente.
Il borgo più vicino è quello di Chianni, arrampicato su una collina con uno splendido balcone naturale che domina il territorio sottostante e regala panorami unici in ogni stagione. Sebbene non abbia particolari attrattive dal punto di vista culturale, il paese ha un’atmosfera tranquilla e posata, con le sue case dalle facciate in pietra e la Chiesa di San Donato che domina il borgo contornata dai rami degli ulivi.
Tra i colli che si possono ammirare da Chianni in direzione est c’è anche quello sulla cui sommità sorge Lajatico, uno degli altri borghi della zona di cui si consiglia la visita, a poco più di 10 chilometri di distanza.
Paese natale di Andrea Bocelli, Lajatico ha un centro storico recentemente ristrutturato che combina classiche vestigia medievali a opere d’arte contemporanea disseminata in diversi angoli del paese. Una passeggiata per il paese offre il passaggio dalla terrazza panoramica sui territori circostanti, sempre affascinante, alla visita della Chiesa di San Leonardo, fino alla centrale piazza Vittorio Veneto.
Nei pressi del centro cittadino sorge il Teatro del Silenzio, un anfiteatro costruito nel 2006 sul fianco di una vicina collina, nato per ospitare un solo grande spettacolo all’anno intorno a una scenografia minimalista, incentrata su una diversa opera d’arte ogni anno. Igor Mitoraj, Arnaldo Pomodoro e Mario Ceroli sono stati tra gli scultori contemporanei che hanno allestito la scenografia del Teatro del Silenzio nei primi anni Duemila. Un luogo suggestivo da visitare anche lontano dagli spettacoli.
Salendo verso nord per una decina di chilometri ancora si incontra Peccioli, borgo Bandiera arancione per il turismo dall’impianto, anche in questo caso, tipicamente medievale. Chiese romaniche dalle facciate eleganti, palazzi signorili, stretti vicoli e alternanza di spazi compressi e più aperti animano l’architettura del paese. Tuttavia il paese e le sue frazioni hanno saputo distinguersi nel corso degli anni recenti per una particolare attenzione all’arte contemporanea, ivi compresi diversi interventi di land art, che rende viva e frizzante la visita tra i vicoli e le piazze di Peccioli e dintorni.
Un ideale complemento ad una visita che coniuga l’elemento naturale a quello umano, artistico e storico e che risulta in un’ottima opzione per una gita giornaliera in tutte le stagioni.