In bicicletta, tra i borghi e i castelli della Strada del Soave

Due itinerari da percorrere in bicicletta lungo la Strada del Soave alla scoperta di un territorio ricco di storia e cultura

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SiViaggia

Redazione

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Colline, suoli vulcanici, dolci pendii: la Strada del Vino del Soave – a 20 chilometri da Verona e ad 80 da Venezia – attraversa una zona che è da sempre ad alta vocazione vitivinicola, e che tra i suoi vigneti cela splendidi borghi e castelli.

Nata nel 1999, la Strada del Soave conta tantissimi esercizi tra enti, associazioni, agriturismi, hotel, frantoi e aziende di prodotti tipici locali: lungo i suoi 50 chilometri, si ammira un paesaggio bucolico, si visitano le cantine, si degusta il vino, si assaggiano piatti tipici e si viene a contatto con l’ospitalità delle persone.

I comuni che hanno aderito al progetto sono diversi e sono dislocati in un territorio che è ricco di cose da scoprire.

Anche in bicicletta, pedalando e scoprendo la bellezza di questa zona del Veneto dove viene prodotto il vino Soave doc.  Gli itinerari più belli che puoi percorrere.

Il percorso cicloturistico tra i castelli lungo la Strada del Vino

Tra i diversi itinerari che lungo la Strada del Vino Soave si dipanano, uno tra i più interessanti è il percorso cicloturistico tra i castelli. Si parte da Soave, piccola perla veneta – borgo noto per il suo vino bianco omonimo – dove, dopo una visita al Santuario della Madonna della Bassanella e alla chiesa duecentesca di San Giorgio, ci si può dedicare all’esplorazione del suo celebre castello. Da qui si prosegue per Colognola ai Colli passando da San Vittore, e si raggiunge la bella Pieve Romanica costruita sulle rovine di una precedente chiesa.

Soave vista dal suo celebre castello
Fonte: iStock - Emmeci74
La bellazza di Soave, ammirata dal castello

Risalendo a bordo della propria due ruote, si riprende il percorso in direzione Cadelara, Crocebianca e Donzellino fino ad arrivare a Santa Giustina e poi a Illasi con le sue Villa Pompei – Carlotti e Villa Sagramoso – Perez Pompei, circondata da un parco realizzato ai primi dell’Ottocento all’interno del quale – sulla sommità della collina – sorge il castello.

Si prosegue poi in direzione Monte Tabor, San Felice, e si raggiunge Cazzano di Tramigna con la piccola cappella di San Pietro in Briano, costruita sulla cima di una collina in mezzo agli ulivi e con una serie di affreschi alcuni dei quali si dice siano frutto di una scuola giottesca.

Arrivare qui durante la fioritura dei ciliegi regala un paesaggio da favola, con gli alberi in fiore che danno vita alla celebre ciliegia “Mora di Cazzano”. Lasciato il borgo si ritorna a Soave, passando da Costeggiola. E si conclude così un percorso straordinario.

Gli altri itinerari in bicicletta

Programmare delle gite in bicicletta non solo fa bene al corpo, ma è anche un modo per osservare il mondo con uno sguardo differente.

Sul sito ufficiale della Strada del vino Soave, che si trova vicinissima a Verona e a Venezia, si possono scoprire altri percorsi come L’antica via della Lana: chi lo percorre si troverà a stretto contatto con viti, ulivi e ciliegi. E che regala un tripudio di colori.

Lungo un percorso storico che oggi si snoda per 48 chilometri, da Soave a San Bortolo passa da diversi comuni del territorio. Si tratta un itinerario ben segnalato lungo tratti asfaltati e altri sterrati.

Ve ne sono altri, magari da compiere anche a piedi e l’aspetto particolare è che si tratta di percorsi che mostrano il territorio da un altro punto di vista, privilegiato, che permette di apprezzare senza fretta i luoghi che si visitano, per godere dei colori, della bellezza della natura intorno a sé ma anche della storia e delle tradizioni