In Francia in bicicletta lungo la strada degli Impressionisti

Da Fontainebleau a Etretat passando per Parigi, attraverso i luoghi dell’Impressionismo francese

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Se siete appassionati dei pittori Impressionisti ecco un bellissimo itinerario da percorrere interamente in bicicletta lungo la pista ciclabile che porta nei luoghi più rappresentativi di questa corrente artistica.
Da Fontainebleau a Parigi fino alle falesie dell’Etretat, in Normandia, attraverso i luoghi dipinti da Manet, Monet, Degas, Renoir, Sisley, Pissarro e poi ancora Van Gogh e Cézanne, l’itinerario è organizzato dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e prevede partenze nel mese di agosto.

Si percorrono le sponde della Senna e si scoprono i luoghi dei dipinti Impressionisti più conosciuti, come la Cattedrale di Rouen, riprodotta molte volte da Claude Monet nelle diverse ore del giorno e in diverse condizioni climatiche.

L’itinerario parte da Fontainebleau, che è stato un ritrovo di artisti nel periodo tra il 1830 e il 1870 e ha raccolto esponenti del realismo particolarmente inclini a indugiare in tendenze formalmente raffinate e legate al romanticismo. Nel 1848, vi fu il primo episodio di tutela pubblica della natura, ma con finalità unicamente estetiche, fu la creazione della Riserva artistica della selva di Fontainebleau voluta espressamente dai pittori Barbisonniers, onde preservarla da un incombente progetto di disboscamento. Questa fu la prima Riserva protetta della storia.

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Il viaggio prosegue per 18 chilometri verso Barbizon, dove giunsero, intorno al 1866, anche alcuni protagonisti dell’Impressionismo, come Monet e Renoir, in cerca di ispirazione.

La terza tappa è Parigi che si raggiunge dopo 55 km di piste ciclabili. Qui si visita il celebre Museo d’Orsay, ricavato in una ex-stazione ferroviaria (la Gare d’Orsay), che ospita i maggiori capolavori dell’Impressionismo e del post-Impressionismo. Si possono ammirare le opere di Monet, Paul Cézanne, Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Alfred Sisley, Camille Pissarro e di tanti altri artisti dell’epoca.

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L’itinerario prosegue lungo la Senna degli Impressionisti per 72 km fino al porto di Cergy Pontoise, Vernon e Giverny, la Casa Museo di Monet. Nel 1883 Claude Monet si trasferì qui con la sua compagna, Alice Hoschedé, e i loro otto bambini. Affittò una grande casa con un frutteto e un orto dove potè dedicarsi alle sue due passioni: la pittura e la botanica. Egli non abbandonerà più Giverny, traendo dal suo meraviglioso giardino – continuamente fiorito dall’inizio della primavera alla fine dell’autunno – lo stile essenziale della sua opera.

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In bicicletta si arriva poi a Rouen, capitale storica della Normandia. Rouen fu teatro del martirio di Giovanna d’Arco, condannata al rogo e qui bruciata nel 1431 in Place du Vieux Marché. Autentica città-museo, Rouen affascina con le sue belle case a graticcio, le stradine lastricate, le chiese gotiche. Rouen è anche la “città dai 100 campanili” e di numerosi capolavori d’architettura sacra. La Cattedrale di Notre-Dame ispirò a Monet una famosa serie di dipinti sul tema delle Cattedrali.

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Dopo 31 km di pedalate si giunge a Bolbec, una deliziosa cittadina dell’Alta Normandia, e poi a Etretat, affacciata sul Canale della Manica, una delle principali località della Costa d’Alabastro. Sorta come un modesto villaggio di pescatori, ma nota soprattutto per le sue falesie naturali di calcare a picco sul mare, non si potrà non restare incantati dal famoso arco naturale. Queste scogliere hanno attratto molti artisti, tra cui i pittori Eugène Boudin, Courbet e Monet che le hanno immortalate.

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Monet passò tutto l’inverno del 1868 a Etretat dipingendo La porte d’Aval con il brutto tempo e uno splendido paesaggio innevato, La pie. L’amico Courbet realizzò la sua celebre serie sulle onde. Nel 1880 Monet ritornò spesso a Etretat e dipinse alcuni dei suoi capolavori e Boudin, giunto oramai al tramonto della sua vita, produsse opere luminose sotto ogni aspetto.

Il viaggio termina a Auxerre, nella Borgogna, una città di origini antiche che vanta un centro storico d’impronta medievale ben preservato, nel quale spiccano due monumenti: la grande cattedrale gotica con la sua imponente facciata e la torre e l’antica abbazia Saint-Germain, romanica e gotica, famosa per la sua cripta ricoperta di affreschi d’epoca carolingia.

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