Cosa vedere a Essen, la città più verde della Germania

Essen ha saputo trasformarsi in un gioiello di sostenibilità ambientale: scopriamo insieme quali sono i segreti della città più green di tutta la Germania

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Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Pubblicato: 16 Luglio 2024 15:00

Da brutto anatroccolo a città più verde della Germania: quella di Essen è una storia di successo dedicata alla riqualificazione, un percorso che l’ha trasformata da grigia città-fabbrica a paradiso culturale e ambientale. Situata nel cuore della storica regione industriale della Ruhr, nella Germania occidentale, la città di Essen ha trascorso gran parte degli ultimi 150 anni sfigurata dall’inquinamento, contaminata da miniere e fabbriche e fiancheggiata da corsi d’acqua avvelenati.

Oggi non è più così grazie a tutta una serie di progetti “verdi”, tra cui il più importante è stato sicuramente la trasformazione del complesso industriale di Zollverein, un tempo il più grande impianto di produzione di carbone al mondo. Da polo industriale inquinante, grazie a un approccio tecnologico innovativo è stato trasformato in eco-parco, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Sono diverse le cose da fare e da vedere in questa parte della Germania che ha fatto da sfondo anche alla storia raccontata da Anthony Doerr nel suo romanzo “Tutta la luce che non vediamo“, vincitore del premio Pulitzer nel 2015 e dal quale è stato prodotto un adattamento per la serie tv su Netflix. Dai sentieri di trekking alle piste ciclabili, fino alla vibrante atmosfera culturale e artistica: scopriamo insieme cosa vedere a Essen in uno o più giorni.

Cosa fare a Essen, paradiso ambientale della Germania

Fin dal medioevo, Essen era conosciuta come un importante centro minerario tanto che il magnate Alfred Krupp delle omonime acciaierie la trasformò nella capitale dell’acciaio. Questo portò a gravi conseguenze sia per l’ambiente che per la salute degli abitanti: uno studio, prendendo in considerazione un periodo specifico negli anni ’60, ha rivelato che circa 1,5 milioni di tonnellate di polvere tossica, cenere e fuliggine sono piovute sui cittadini di Essen, insieme a quattro milioni di tonnellate di anidride solforosa.

Grazie a una straordinaria trasformazione ecologica e a una saggia politica urbana improntata alla sostenibilità ambientale, tutto questo non è altro che un brutto ricordo: Essen conquista riconoscimenti dopo riconoscimenti, compreso quello che l’ha vista Capitale della Cultura nel 2010 e Capitale Green d’Europa nel 2017, oltre che città più verde della Germania. Da dove cominciare il nostro itinerario se non dalla grande Zeche Zollverein?

Le miniere di carbone Patrimonio UNESCO

La Zeche Zollverein, la vecchia miniera di carbone, è il simbolo più importante del cambiamento che ha trasformato questa regione mineraria in una destinazione ecologica e sostenibile. All’interno del gigantesco edificio un tempo dedicato al lavaggio del carbone è stato allestito l’imponente Ruhr Museum dedicato alla storia e alla trasformazione del sito. A pochi passi di distanza troverete il Red Dot Design Museum, il quale espone esempi di design globale innovativo allestito nell’ex edificio della caldaia e riutilizzato dal famoso architetto Norman Foster.

L’elemento più famoso dell’impianto è sicuramente lo Shaft XII, costruito in stile Bauhaus e con la sua caratteristica torre di avvolgimento che, nel corso degli anni, è diventata uno dei simboli dell’intera area della Ruhr, guadagnandosi anche la reputazione di “miniera di carbone più bella del mondo “. In generale, la Zeche Zollverein rappresenta un meraviglioso centro artistico e culturale immerso nel verde: pensate che, dalla cessazione dell’attività mineraria negli anni ’80, la natura ha ritrovato il modo di farsi spazio creando boschi e sentieri che oggi ospitano oltre 800 specie animali e vegetali.

Zollverein Essen
Fonte: iStock
Il complesso industriale dello Zollverein

Il centro storico di Essen

Il centro storico di Essen presenta l’architettura tipica delle città nord-europee, con palazzi ottocenteschi che convivono con strutture più moderne, lasciando intatte le testimonianze più antiche della storia cittadina, come il grande Dom, la cattedrale urbana. Ricostruita dopo i bombardamenti del 1945, questa chiesa risalente all’IX secolo si mostra in tutta la sua bellezza attraverso la facciata gotica e con la struttura tipica dell’arte ottoniana, che forma una seconda facciata all’interno della navata centrale.

All’interno del duomo è custodito un prezioso tesoro, una collezione di ori e gioielli appartenuti agli imperatori del Sacro Romano Impero come la Lilienkrone, la piccola corona che Ottone III indossò quando venne incoronato imperatore a tre anni d’età. Il tesoro più importante resta la “Madonna d’oro” risalente al 980, considerata la più antica statua della Vergine a figura intera a nord delle Alpi.

A poca distanza dalla cattedrale si trova l’Alte Synagoge, uno dei rarissimi esempi di luogo di culto ebraico sopravvissuto all’avvento del nazismo e alla Seconda Guerra Mondiale. La sua imponente struttura si erge nel centro della città anche grazie al grande lavoro di recupero, restauro e riqualificazione condotto negli anni Ottanta per rendere la sinagoga un vero e proprio monumento alla memoria. Oggi la sinagoga è un importante centro culturale ebraico dove si tengono conferenze, dibattiti, mostre e concerti liberamente accessibili a tutti, sia turisti che cittadini di Essen.

La scoperta del centro storico prosegue lungo la strada pedonale Kettwiger strasse, conosciuta come la via dello shopping, con una breve sosta al carillon Glockenspiel situato nella torre sopra la gioielleria Pletzsch che, ogni ora dal 1928, fa sbucare le sue figure semoventi da 12 porticine. Gli amanti dell’arte, invece, non possono perdersi il Folkwang Museum: voluto dal collezionista Karl Ernst Osthaus, questo museo progettato da David Chipperfield custodisce alcune opere di Van Gogh, Gauguin, Monet, Cezanne, Rodin, Renoir e Picasso, tra gli altri.

Attività all’aria aperta: trekking e piste ciclabili

Dove godere al meglio di Essen come città più green della Germania? Sicuramente presso il lago di Baldeneye: lungo 8 chilometri rappresenta il luogo perfetto dove nuotare, fare kayak o ballare d’estate, perché le sue sponde fanno da location a numerosi eventi. Il lago fa parte di un’enorme area verde di oltre 28 ettari, dov’è possibile percorrere i 27 chilometri del Baldeneye Steig e i 34 chilometri del Kettwiger PanoramaSteig.

Il parco è la meta ideale anche per chi ama osservare gli animali aggirarsi liberi tra gli alberi: questa zona è stata protagonista di un progressivo ripopolamento della fauna tipica della Renania comprendente cervi, daini e una grande varietà di uccelli acquatici che nidificano al sicuro all’interno dell’area protetta. All’interno del parco si trovano anche le rovine di un castello medievale, la fortezza di Isenberg, e la suggestiva Villa Hugel, la grande residenza estiva della famiglia Krupp, una struttura di straordinaria eleganza e sfarzo che dimostra la ricchezza che raggiunsero i più famosi industriali di Essen.

La città è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per diventare sempre più sostenibile con progetti dedicati al trekking e alle piste ciclabili. Tra le ultime aperture citiamo la ZollvereinSteig, che prende il nome dall’antica miniera Zollverein, punto di partenza di questo percorso lungo 26 chilometri, e il DeilbachSteig, lungo 33 chilometri.

Baldeneye Essen
Fonte: iStock
Passeggiata sul lago Baldeneye