Ciclovia del Livenza: su due ruote fra natura e storia

La ciclovia del Livenza ci porta alla scoperta di una vasta area ricca di sorprese, fra natura incontaminata e storia

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista pubblicista, classe 1981, attraverso lo schermo del suo pc viaggia in tutto il mondo... e poi lo racconta.

Pubblicato: 8 Aprile 2024 12:48

Si snoda lungo tanti chilometri e attraverso due regioni, stiamo parlando della Ciclovia del Livenza nota anche con la sigla FVG – 7 nel tratto del Friuli-Venezia Giulia. La sua particolarità è quella di transitare vicino all’omonimo fiume e si divide in una parte su territorio friulano e una in quello del veneto, fino a Carole.

Il punto di partenza è Sacile, un luogo da sogno e che ricorda molto Venezia, e si può decidere di arrivare fino al confine con il Veneto oppure proseguire. La sua bellezza sta nel fatto che grazie a questa ciclovia si attraversano più territori e si rimane affascinanti dalla bellezza della natura intorno a sé, ma non solo: ci sono anche siti storici, naturalistici e culturali da scoprire.

La Ciclovia del Livenza: il tratto friulano

Ammonta a circa 30 chilometri il tratto friulano della Ciclovia del Livenza. Il punto di inizio è a Sacile, un borgo davvero pittoresco caratterizzato da un centro storico talmente particolare da farle meritare l’appellativo di piccola Venezia, oppure di Giardino della Serenissima: infatti il suo nucleo centrale si è sviluppato su due isole lungo il Livenza su cui si affacciano interessanti palazzi che ricordano proprio quelli di Venezia.

Una cittadina da visitare e da ammirare in tutta la sua bellezza. Poi in sella alla propria bicicletta, si attraversa la natura, ammirando bellissime distese di prati si passa da San Giovanni di Livenza e, poi, da Brugnera. Anche questo piccolo borgo merita una sosta: la sua storia è davvero molto antica e pare iniziare nel Medioevo, oltre a questo è una meta da visitare anche per altre ragioni come il grande parco di Villa Varda di San Cassiano di Brugnera. La struttura risale al XV secolo mentre il parco è caratterizzato da un bellissimo bosco.

Tra le ultime tappe della ciclovia in Friuli vi è Portobuffolè, che fa parte dei Borgi più belli d’Italia dove ammirare la Casa Gaia da Camino e le sue mostre, oppure l’Oratorio di Santa Teresa datato XVIII secolo al cui interno ammirare le opere d’arte che custodisce. Ultimo comune che si incontra in questo tratto di Ciclovia è quello di San Stino di Livenza, che si trova già in Veneto.

La Ciclovia lungo il territorio del Veneto

Per chi desidera proseguire vi è ancora un bel tratto di strada fare in Veneto, anche qui alla scoperta di luoghi davvero da favola. L’Italia è una terra tutta da scoprire, che cela bellezze a ogni angolo e percorsi come questi non solo permettono di immergersi nella bellezza della natura, ma anche di scoprire tesori inestimabili.

Questo tratto misura circa 25 chilometri, attraversa diversi paesi e la campagna, arrivando fino a Caorle, una cittadina meta perfetta e preferita dai vacanzieri. Dotata di un suggestivo centro storico, ha spiagge sabbiose molto grandi perfette per una giornata (o più) di mare. Qui si ferma il percorso in bici, ma la cittadina vale la pena una visita. O, perché no, anche una sosta di qualche giorno.

Caorle, ultima tappa della Ciclovia del Livenza
Fonte: iStock
Tappa finale della Ciclovia del Livenza è Caorle

Cosa vedere a Caorle

Tante le cose da vedere e da fare a Caorle, una delle perle del litorale veneto. Per chi ama la storia e scoprire le ricchezze del passato, ad esempio, c’è il duomo databile intorno al 1038 con un particolare campanile cilindrico e che, al suo interno, ospita opere pregiate.

Oltre agli edifici religiosi vi è la bellezza dell’ambiente. Qui ci sono spiagge molto ampie, una scogliera che è letteralmente un’opera d’arte (vi sono tantissime opere da vedere) e tantissimi servizi.