Non c’è bisogno di andare fino in Provenza per ammirare i meravigliosi campi di lavanda in fiore. Il Monferrato, tra i mesi di giugno e luglio, si tinge di lilla. La provincia di Alessandria, in Piemonte, diviene dunque lo spunto per splendide gite d’estate tra colline, borghi, pievi e castelli. E campi di lavanda in fiore.
A Castelletto, nell’Alto Monferrato acquese, sulla dorsale che divide la Val Bormida dalla Valle dell’Erro, già vicinissimi al confine con la Liguria, i sette ettari di lavanda dell’azienda di Anna Calviello offrono un colpo d’occhio che incanta.
Ma per chi della lavanda vuole conoscere davvero tutto, anche la sua trasformazione e le sue molteplici declinazioni, vale la pena fare un salto a Spigno, alla cooperativa Agronatura, dove si trasformano erbe officinali e si coordina la trasformazione di tutta la lavanda della provincia.
Campi di lavanda spettacolari anche nell’Azienda agricola Cascina Ospedale ad Alessandria. Qui si possono fare passeggiate in mezzo alla lavanda che pare essere un toccasana per il mal di testa.
Nel cuore del Monferrato c’è poi una strada panoramica che, anche senza lavanda, sarebbe da sola oggetto di meta imperdibile, da percorrere a piedi o in bicicletta: rigorosamente chiusa al traffico – salvo i residenti -, è una strada interna che collega i due borghi di Cuccaro e Lu. Proprio per la sua suggestività, entrambi i borghi hanno apposto le “big bench”, le panchine iper-dimensionate che s’affacciano sui paesaggi più affascinanti del Piemonte e, quella di Cuccaro, proprio come tributo alla distesa profumata, è di un colore blu intenso come la lavanda.
Qui, in direzione Quargnento, assolutamente imperdibile per la gioia degli occhi è il campo a perdita d’occhio dell’azienda lalavandadilu. A metà strada tra Valenza e Casale Monferrato c’è anche il borgo di Giarole, noto per ospitare uno dei più bei castelli della provincia.
A poche centinaia di metri, l’azienda agricola Pavese Andrea ha inserito tra le sue coltivazioni, proprio al confine con il comune di Pomaro, campi di lavanda biologica, che si snodano tra il torrente Grana, le colline e la valle. Per una passeggiata piacevolissima nel blu profumato.
E, infine, ci si sposta nella parte più orientale della provincia di Alessandria, sui dolci colli tortonesi, famosi per il vino timorasso e la coltivazione della frutta, le strade dei campionissimi, oltre che per avere borghi fuori dal tempo, come Garbagna (uno dei Borghi più belli d’Italia) e Pontecurone, o Volpedo, dove ha sede lo studio del celebre pittore Pelizza. Per seguire la lavanda si deve andare a Viguzzolo.
In strada Castelletto, una piccola visione: su un declivio morbido e sinuoso si stagliano i campi della tenuta di Giancarlo Nossa, giardiniere appassionato, che qui dal 2007 coltiva fragole e lavanda. Perché, come dice lui, non c’è come svegliarsi al mattino e aprire le finestre sul blu. Ormai il suo campo è meta di pellegrinaggi di appassionati.
Ma l’esperienza più incredibile per gli appassionati della lavanda è dormire una notte circondati dai campi blu. Lo si può fare a Caiti nell’Agriturismo Verdita, dove sono stati organizzati degli “starsbox”, romantiche capanne di legno. Oppure a Villa Cheti a Monterosso – Spigno Monferrato con le sue camere nella natura, tra le piante officinali, la lavanda e lo zafferano. Un piacerfe per i sensi.