Le colonne di ghiaccio che si innalzano verso il cielo

Ad alta quota la natura si manifesta in tutta la sua bellezza e mette in scena il suo show. Così nascono i penitentes, le suggestive colonne di ghiaccio

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Pubblicato: 16 Gennaio 2022 09:00

Esistono dei fenomeni naturali che destano curiosità, stupore e meraviglia. Sono gli stessi che spesso ci spingono a percorrere chilometri e chilometri per raggiungerli, ammirarli e contemplarli. Alcuni di questi si verificano proprio durante l’inverno perché è proprio in questa stagione che la natura mette in scena alcuni degli spettacoli più belli che possiamo osservare.

Ci sono le città ricoperte di neve, avvolte in un bianco e candido abbraccio, le città di ghiaccio e poi ancora le snow roller, quel fenomeno curioso e bizzarro che si verifica in alcuni luoghi del mondo, e in particolari condizioni, e che attira da sempre la curiosità di viaggiatori di tutto il mondo. E poi ci sono i penitentes, anche questi dei capolavori di Madre Natura che si possono osservare ad alta quota.

Penitentes: dal 1839 a oggi

A quanto pare questo fenomeno così particolare ha origini lontane. A parlare per la prima volta dei nieves penitentes è stato Charles Darwin nel 1839 nel suo libro Viaggio di un naturalista attorno al mondo. L’avvistamento è avvenuto il 22 marzo di quattro anni prima quando, durante la sua esplorazione nelle Ande, notò dei pinnacoli ghiacciati nei pressi del passo Piuquenes.

Da quel momento sono stati molti i viaggiatori che sono partiti all’esplorazione del mondo per ammirare queste sculture di ghiaccio che portano la firma di Madre Natura. Le dimensioni, le altezze così come le forme sono differenti e variegate e scatenano tutta la fantasia dell’osservatore.

Per ammirarle, però, occorre volare dall’altra parte del mondo. Le colonne di ghiaccio, infatti, si avvistano spesso nelle Ande, ma in passato sono state viste anche in Asia e in Africa.

Riconoscerle è assai facile: i penitentes si presentano sotto forma di lame o colonne, più o meno spesse, che puntano direttamente verso la direzione del sole, e sotto questo brillano. Trovarsi di fronte a questo spettacolo proietta il visitatore direttamente all’interno di un festival di sculture di ghiaccio, come quello di Harbin, per esempio. Ma in questo caso non è stato l’uomo con la sua abilità a crearli, ma la natura, assoluta protagonista di questi territori.

Penitentes di ghiaccio, Cile
Fonte: iStock
Penitentes, Cile

Penitentes: come si creano le colonne di ghiaccio?

Probabilmente, a volerci lasciare suggestionare dalla nostra mente, sono tante le storie che possiamo attribuire alla creazione delle Penitentes. C’è chi in queste colonne di ghiaccio vede le sagome delle figure umane e chi un’opera extraterrestre. Ma la scienza, ovviamente, ci fornisce una spiegazione sulla loro creazione.

Queste colonne di neve indurita si formano quando questa è trasformata in vapore acqueo dalla neve, senza ancora essersi sciolta. Il processo, che prende il nome di sublimazione, fa sì che la superficie della neve inizialmente liscia, inizi a subire delle depressioni che vengono accentuati con la luce solare.

Le colonne possono essere alte pochi centimetri o raggiungere le altezze umane, ma nel corso della storia sono stati avvistati dei penitentes che sfioravano i cinque metri. Solitamente il fenomeno di verifica su territori che hanno un’altezza di almeno 4000 metri. Gli avvistamenti più popolari sono avvenuti in Cile e in Argentina.

Penitentes, Argentina
Fonte: iStock
Penitentes, Argentina