Quando si decide di organizzare un viaggio, all'estero o in Italia che sia, si pensa sempre a città di cui innamorarsi, spiagge che sembrano uscite da un sogno, cime da conquistare e molto altro ancora. Difficilmente però si fa riferimento ai locali storici ed è un peccato, perché il nostro Paese ne custodisce a centinaia che sono uno più bello dell'altro e, soprattutto, identitari della nostra cultura.
Proteggere i locali storici d'Italia
I locali storici del nostro Paese sono un vero e proprio presidio della cultura, della gastronomia e dell’ospitalità che ci contraddistinguono agli occhi di tutto il pianeta. Parliamo di alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari e fiaschetterie che al giorno d'oggi vantano almeno 70 anni di attività.
Per questo motivo è stato promosso dal vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, un disegno di legge dedicato proprio a loro. Con un’età media di 150 anni, questi locali sono infatti sopravvissuti a guerre mondiali, catastrofi naturali, crisi economiche e anche ad una pandemia. In sostanza sono e veri e proprio guardiani del tempo e della nostra cultura.
Purtroppo però non sono esenti da rischi: i cambiamenti che caratterizzano i centri storici italiani vanno inevitabilmente a intaccare pure loro. Per ovviare a questa problematica è stato perciò promosso tale provvedimento che mira a tutelare e valorizzare l’operato, attraverso anche l’istituzione di un fondo, sotto l’ombrello del ministero delle Imprese e del Made in Italy, pari a 50 milioni di euro l’anno da utilizzarsi tra il 2023 e il 2025.
A beneficiarne di quanto appena detta saranno ben 200 locali storici d’Italia e circa 100 attività che rispondono ai requisiti di storicità e autenticità. Ciò significa che devo avere almeno 70 anni di storia e conservare ambienti e arredi originali (o comunque che testimonino le origini del locale), oltre a presentare cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri.
Alcuni dei più incantevoli locali storici italiani
Come avete potuto leggere sopra, sono tantissimi e di certo è pressoché impossibile elencarveli tutti. Ne abbiamo scelti alcuni a partire dal Caffè Greco di Roma, un bar fondato nel 1760 che nel corso degli anni ha visto molti frequentatori famosi. Con più di 300 opere esposte nelle sale, è la più grande galleria d'arte privata aperta al pubblico esistente al mondo, e tra i suoi tavoli ce n'era sempre uno fisso per Giorgio de Chirico.
Non è da meno il Ristorante la Bersagliera di Napoli che è stato follemente amato da Totò per i suoi spaghetti. Un eccezionale locale con vista sul sul castello, tra arredi vintage e vecchie foto, risalente al 1919.
Amante del pesto era Frank Sinatra che adorava trascorrere parte del suo tempo presso il Ristorante Zeffirino di Genova che nel 2019 ha festeggiato i suoi primi 80 anni. Farci un pasto vuol dire respirare ancora le atmosfere di un passato che fu, anche grazie anche a parte del suo arredo dipinto a mano dal pennello di Federico Ferrari.
Il Ristorante Casa del Brodo “dal Dottore” di Palermo è invece famoso per il suo miracoloso brodo di carne, ed oggi è un vero e proprio punto d'incontro in cui tutti gli ospiti si possono sentire a casa propria.
Degni di nota sono anche i luoghi che sono divenuti celebri per gli avvenimenti storici. Un esempio è l’Hotel Bernini Palace di Firenze, Hotel Parlamento quando, tra il 1865 e il 1871, Firenze divenne capitale del Regno d’Italia.
Poi ancora l’Antica Locanda Mincio a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, dove sostò Napoleone nel 1796 dopo aver cacciato gli austriaci al di là del fiume. Assolutamente rilevante è anche il Caffè Fiorio di Torino che è passato alla storia per aver lanciato, sfidando il buon costume, lo scandaloso cono gelato da passeggio, mentre è al Caffè Paszkowski, nel capoluogo fiorentino, che si tenne il primo caffè-concerto con un’orchestra interamente al femminile, capace di innervosire il ministero della Cultura Popolare fascista con i primi foxtrot americani, allora banditi.
I locali da record
Tra i locali storici italiani ce ne sono alcuni che possono vantare anche dei primati storici. È il caso dell’Hotel Cavalletto e Doge Orseolo di Venezia e il Ristorante Oste Scuro Finsterwirt di Bressanone: sono sono i locali storici più longevi d’Italia, entrambi del 1200.
Non meno particolare è il primato dell’Albergo Italia al Colle del Gran San Bernardo: il locale storico più in alto d’Italia in quanto sfoggia sedici eleganti suite che svettano a ben 2.474 metri di quota.
Poi ancora il Caffè Mulassano e il Caffè al Bicerin, entrambi di Torino, che sono i più piccoli locali storici non solo del nostro Paese, ma di tutto il mondo.
Viene perciò spontaneo domandarsi quali sino i più grandi e la riposta è che sono il Caffè Pedrocchi di Padova che, senza troppi giri di parole, è un complesso monumentale, e il Caffè Meletti di Ascoli Piceno, delicata palazzina che si specchia sulla meravigliosa piazza del Popolo.
Il gusto italiano è da sempre emulato da tutto il mondo, e per questo ci sono anche i locali storici più copiati in assoluto, e sono ben 3: il Caffè Florian di Venezia, il Caffè Greco di Roma, il Caffè Cova di Milano.
Il nostro Paese è anche un pullulare di siti archeologici e, ovviamente, non potevano mancare i locali storici con questa caratteristica il Ristorante Checchino di Roma situato sul Monte Testaccio e formato nei secoli da miliardi di cocci di anfore romane; il Ristorante Nettuno di Paestum che si trova immerso negli scavi archeologici di fronte al maestoso Tempio di Nettuno.
E per finire - ma i primati dei nostri meravigliosi locali storici non sono finiti qui - il più “grande scoop”, vale a dire il Grand Hotel Villa d’Este, di Cernobbio, in provincia di Como, dove il fotoreporter Fedele Toscani nell'ormai lontano 1933, tramite una serie di appostamenti riuscì a immortalare l’idillio tra Bessie Wallis Warfield, più nota come Wallis Simpson, ed Edoardo VIII che, di lì a poco, avrebbe rinunciato al trono di Inghilterra per poterla prendere in moglie.
L’Associazione Locali storici d’Italia
L’Associazione, che gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da 46 anni valorizza e tutela i locali che vi sono iscritti. Tra le altre cose, con cadenza biennale pubblica un'omonima guida.
Tra le regioni più rappresentate spiccano il Veneto (36 locali), Lombardia (33), Piemonte (28) e Toscana (23), seguite da Campania (19), Liguria (17) e Sicilia (8).
Mentre tra le province, si distingue Venezia, al comando con 20 referenze; accompagnata da Torino (19) e Napoli (17). Seguono Genova (13), Milano (12) e Firenze (10).