Il Tibet riapre al turismo internazionale

Dopo più di tre anni di chiusura delle frontiere, anche il Tibet torna ad accogliere i turisti internazionali: ecco quali sono i requisiti per l'ingresso nella regione

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Giulia Sbaffi

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Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Uno degli ultimi Paesi al mondo ad aver mantenuto le restrizioni per il Covid ha finalmente deciso di allentare le misure di sicurezza e riaprire le frontiere ai turisti internazionali: si tratta del Tibet, luogo ricco di paesaggi bellissimi e di grande spiritualità. Ecco quali sono i requisiti da possedere se state pensando di organizzare un viaggio in questa regione asiatica.

Tibet, tutto pronto per la riapertura delle frontiere

Sono passati ben 3 anni da quando il Tibet, così come la maggior parte dei Paesi al mondo, ha chiuso i confini ai viaggiatori provenienti dall’estero, per cercare di tenere sotto controllo la diffusione del Covid. A cavallo tra il 2021 e il 2022, moltissime mete turistiche hanno pian piano riaperto le frontiere per dare nuovo slancio al settore dei viaggi, che ha subito un colpo durissimo a causa della pandemia. Finora, però, il Tibet aveva mantenuto il massimo rigore sulle sue misure di sicurezza.

Finalmente, la situazione sta per cambiare. Anche la regione asiatica, annessa da molto tempo alla Cina, compie un grande passo avanti e torna ad accogliere i turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Si tratta di una splendida notizia per tutti coloro che hanno sempre sognato di visitare questo luogo meraviglioso: questa è l’occasione perfetta per fare i bagagli e partire alla scoperta di paesaggi da favola e di una cultura preziosissima.

I requisiti per viaggiare in Tibet

Il Tibet riapre dunque ai visitatori internazionali (tra cui anche gli italiani), ma ci sono alcuni requisiti da rispettare per poter varcare i suoi confini. Per chi proviene dall’Italia, è possibile passare dalla Cina o dal Nepal, gli unici due Paesi da cui è consentito l’ingresso presso la splendida regione asiatica. In un primo momento, l’unico collegamento disponibile è quello con le grandi città cinesi: Lhasa, il capoluogo del Tibet, è raggiungibile dagli aeroporti di Pechino, Shanghai, Chengdu, Xian e altri ancora mediante voli interni. Per la riapertura delle frontiere con il Nepal occorre attendere ancora un po’: presto sarà comunque riattivato il collegamento tra Lhasa e Kathmandu.

Per poter visitare il Tibet occorre essere in possesso di due documenti: il primo è il visto d’ingresso necessario per entrare nella Repubblica Popolare Cinese, che va richiesto in Italia prima della partenza, mentre il secondo è il permesso di viaggio in Tibet. Quest’ultimo lo si può ottenere mediante il tour operator che organizza il viaggio. Leggermente diversa è la procedura per chi passa dal Nepal. In questo caso non occorre richiedere il visto per la Cina prima di partire, perché lo si riceve direttamente in Nepal nel giro di 3 giorni lavorativi.

Per quanto riguarda la normativa contro il Covid, rimangono in vigore le misure di sicurezza adottate dalla Cina per poter fare ingresso nel Paese. Chi proviene dall’Italia deve presentare l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima della partenza. In territorio cinese, le autorità si riservano la possibilità di effettuare ulteriori controlli a campione, con l’esecuzione di test anti-Covid. Infine, occorre compilare l’apposito modulo online per poter superare la dogana.