I viaggi senza vestiti sono una tendenza: aumentano le proposte

Da Japan Airlines alle località sciistiche europee, i viaggi diventano leggeri grazie a diverse iniziative che strizzano l'occhio a un turismo più sostenibile

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Partire senza doversi preoccupare di cosa mettere in valigia, rischiando di portarsi dietro bagagli stracarichi di vestiti e di dover pagare anche salati supplementi extra. L’alternativa? Volare solo con lo stretto necessario, noleggiare gli abiti di cui avete bisogno e riceverli nella struttura in cui avete scelto di alloggiare all’arrivo, oppure raggiungere località sciistiche lasciando l’attrezzatura a casa e prenotandola presso il resort. I viaggi diventano sempre più leggeri, grazie a diverse iniziative che strizzano l’occhio a un turismo più sostenibile.

Viaggiare senza vestiti: il progetto di Japan Airlines

Japan Airlines ha avviato una sperimentazione di un anno di un servizio che consente a chi vola in Giappone di noleggiare un set di abiti – che coprono diversi stili sartoriali e stagioni – e di riceverlo una volta arrivati in hotel. Al termine del soggiorno, i capi d’abbigliamento vengono restituiti per essere lavati, stirati e reinseriti nel sistema.

L’obiettivo del progetto è quello di fornire un’esperienza di viaggio con un bagaglio minimo offrendo il noleggio di abbigliamento a destinazione, creando così un valore ambientale. Il servizio, chiamato ‘Any Wear, Anywhere’, e iniziato questa estate è attivo fino al 31 agosto 2024 e, secondo la compagnia aerea di bandiera del Giappone, potrebbe tagliare le emissioni di carbonio riducendo il peso trasportato dai suoi aerei. Stando, infatti, alle stime della Sumitomo, la società giapponese che si occupa delle prenotazioni, delle consegne e del lavaggio degli abiti, circa 10 kg di bagaglio in meno equivalgono a circa 7,5 kg di emissioni in meno, l’equivalente di un asciugacapelli acceso 10 minuti al giorno per 78 giorni. L’iniziativa intende assecondare il desiderio dei viaggiatori di orientarsi verso scelte sempre più sostenibili, riguardo le destinazioni, gli alloggi, i mezzi di trasporto e così via.

Chi deciderà di usufruire del servizio potrà scegliere il suo stile a seconda del motivo del viaggio, da comunicare al momento dell’acquisto del biglietto. Si può infatti scegliere tra diversi outfit, suddivisi in smart, smart casual e misto, che si possono prenotare sul sito web della compagnia fino a un mese prima del viaggio. Naturalmente, si potranno selezionare anche le taglie. Un set costa tra i 25 e i 44 euro, il prezzo dipende anche dal numero dei capi prenotati, e si possono noleggiare otto cambi d’abito per un massimo di due settimane. Alla fine del proprio soggiorno non si dovrà fare altro che riporre gli indumenti nell’apposita custodia e depositarli alla reception dell’hotel. Tutti i set, specifica la compagnia, provengono da giacenze di magazzino o sono di seconda mano, proprio per evitare sprechi.

Viaggiare leggeri: le iniziative in Europa e nei safari

Sulla scia del progetto pilota della compagnia aerea giapponese che invita a lasciare a casa i vestiti, stanno spuntando altre iniziative che spingono a viaggiare leggeri. Stando a quanto riporta la BBC, anche gli sciatori stanno cercando di ridurre le loro impronte di carbonio. In particolare, una nuova idea sta emergendo nelle località sciistiche di Francia, AustriaSvizzera, dove si può lasciare l’attrezzatura a casa e noleggiarla presso il resort.

L’Ufficio del Turismo di Dubrovnik ha, invece, preso provvedimenti contro l’uso dei bagagli a rotelle, con tanto di video guida sul galateo dei visitatori, ai quali si raccomanda di non disturbare la quiete delle storiche strade acciottolate della città croata, preferendo bagagli più leggeri da portare in spalla e rinunciando alle ruote.

Anche nei safari lodge nei parchi nazionali di Kenya, Tanzania e Uganda si promuovono soluzioni di viaggio leggere. Qui sono, infatti, in vigore alcune restrizioni e da tempo si fa una sorta di battaglia ai bagagli pesanti, che ha portato gli operatori turistici a preferire borse  morbide, mentre i bagagli con le ruote o le valigie rigide spesso non riescono a superare il terminal degli aeroporti e a raggiungere la pista di decollo.