Questa valle incantata a due passi da Roma è tutta da scoprire

La Valle del Turano in autunno è un luogo che diventa particolarmente affascinante per diversi motivi. Scopriamo i più interessanti

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Redazione

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Pubblicato: 20 Ottobre 2024 13:25

La Valle del Turano in autunno è un luogo che diventa particolarmente affascinante per diversi motivi, soprattutto legati alla varietà del paesaggio, alla presenza di una ricca vegetazione e alla collocazione geografica dei borghi.

I boschi che abbracciano la valle sono plasmati da una grande varietà di alberi decidui, quali faggi, querce, castagni e aceri, che in autunno si tingono di emozionanti colori che spaziano dal giallo brillante al rosso intenso, creando un vero spettacolo cromatico.

Inoltre, lo specchio d’acqua del Lago del Turano crea una dimensione ancora più suggestiva, con il riflesso degli alberi sull’acqua turchese e le calde sfumature delle foglie autunnali, un effetto visivo spettacolare.

A loro volta, i borghi della Valle – Paganico Sabino, Castel di Tora e Collalto Sabino – si stagliano in uno scenario straordinario dal punto di vista non solo paesaggistico, ma anche storico e culturale, dove vivere un’esperienza sul territorio veramente unica. Conosciamoli meglio.

Paganico Sabino, le Gole dell’Obito e la Sagra della Castagna

Paganico Sabino, Valle del Turano
Fonte: Ph Fernando Bernardi - Ufficio Stampa I Borghi più belli d'Italia
Paganico Sabino, Valle del Turano

Paganico Sabino sorge nel cuore della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia: il territorio comunale è compreso tra i 530 metri di altitudine del Lago del Turano ed i 1438 del Monte Cervia. Vanta un centro storico ben conservato, con le stradine strette e tortuose, le case in pietra, le piazzette nascoste e, nel punto più alto, la Chiesa dell’Annunziata che custodisce affreschi del XIV secolo.

Il borgo si affaccia con aspre pendenze a strapiombo sul Lago del Turano e il paesaggio tutt’intorno è formato da fitti boschi di faggi, querce e castagni. Sul versante sud-ovest a circa 750 metri, su un’aspra parete rocciosa, incanta la presenza di numerose grotte e sporgenze rocciose ricoperte alla sommità dal caratteristico ornamento del leccio. Il versante Nord scende bruscamente nell’orrido della Gola dell’Obito, scavata dalle acque impetuose del torrente omonimo.

Qui, il foliage è un’esperienza particolarmente affascinante per la sua combinazione unica di paesaggio selvaggio, storia e natura incontaminata. Le Gole dell’Obito sono formate dal torrente che scorre attraverso una stretta valle rocciosa tra i Monti Cervia e Navegna, formando un ambiente spettacolare in ogni stagione.
In autunno, il contrasto tra i colori delle foglie e le pareti rocciose delle gole trasforma il paesaggio in un vero e proprio quadro naturale. Il torrente che scorre lungo il fondo delle gole, proprio in questa stagione quando le piogge sono più frequenti, crea delle piccole cascate e giochi d’acqua e rende l’esperienza ancora più immersiva.

Le Gole dell’Obito sono un luogo tutto da scoprire e donano un’esperienza più intima rispetto ad altre destinazioni più turistiche: si può camminare immersi nella natura, ascoltando solo il rumore delle foglie che cadono e il mormorio del torrente, entrando in connessione profonda con l’ambiente naturale.
Inoltre, da qualche anno, è tornata a nidificare l’aquila e non è raro vederla volteggiare sull’obito in cerca di cibo per i piccoli. In fondo alla gola si trova altresì un ponte romanico, recentemente restaurato, che attraversa il torrente.

Castel di Tora: un borgo da fiaba e un tesoro nascosto

Castel di Tora, Valle del Turano
Fonte: Ph Fernando Bernardi - Ufficio Stampa I Borghi più belli d'Italia
Castel di Tora, Valle del Turano

Castel di Tora, incantevole borgo affacciato sul Lago del Turano, si veste dei colori caldi dell’autunno, offrendo ai visitatori un’emozione indimenticabile e un paesaggio da Favola.

Immaginate di passeggiare lungo le stradine, circondati da case in pietra e deliziosi vicoli da cui si aprono suggestivi scorci del lago, su cui Castel di Tora orgogliosamente si affaccia. In cima, svetta la torre esagonale affiancata al possente palazzo baronale. Il borgo è parte del territorio della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia e, alzando lo sguardo, vi troverete a cospetto di un tripudio di colori: dal giallo intenso degli aceri al rosso fuoco dei faggi, passando per le tonalità calde dell’arancio e del marrone, colori che si rispecchiano nel turchese delle acque del lago. Ogni angolo di Castel di Tora diventa un’opera d’arte naturale, perfetta per essere ammirata e fotografata.

L’autunno a Castel di Tora offre numerose opportunità per vivere esperienze uniche. Ecco alcune idee:

  • Escursioni nei boschi: percorrendo i sentieri che partono dal borgo, potrete immergervi completamente nella natura e ammirare da vicino il foliage;
  • Gite in barca o in canoa sul lago: vi permetteranno di godere di una vista panoramica sul borgo e sui boschi, ammirando i colori dell’autunno da una prospettiva diversa;
  • Degustazioni di prodotti locali: assaporate i sapori autunnali, come le castagne, i funghi e i vini locali, in una delle tante trattorie;
  • Eventi e manifestazioni: durante l’autunno, Castel di Tora ospita numerosi eventi e manifestazioni, tra cui sagre, mercatini e feste tradizionali.

E poi, anche un tesoro nascosto: a pochi chilometri dal centro storico, infatti, spicca Monte Antuni, un borgo fantasma – accessibile solo attraverso visite guidate – che conserva intatto il fascino di un tempo e che veglia sul lago come una sentinella amorevole. Abbandonato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stato lentamente riconquistato dalla natura per poi divenire oggetto di vari interventi di recupero, per farlo ritornare all’antico splendore.

È il luogo perfetto per gli amanti delle atmosfere misteriose, che qui possono esplorare le case, la piazza e il Palazzo del Drago, per un vero e proprio viaggio nel passato. Dalla sommità del colle si gode di una vista spettacolare sul Lago del Turano e sui monti. Infine il labirinto, realizzato all’interno del borgo, è un’esperienza unica per grandi e piccini.

Castel di Tora e Monte Antuni sono un binomio perfetto per gli amanti della storia e della natura. Visitarli significa immergersi in un’atmosfera senza pari, fatta di storia, leggende e paesaggi mozzafiato.

Collalto Sabino: un castello di montagna e un suggestivo canyon

Infine, Collalto Sabino, uno dei Borghi più Belli d’Italia, dona uno spettacolo unico durante la stagione autunnale. Situato a quasi mille metri di altitudine, il borgo medievale è anch’esso parte del territorio della Riserva Naturale  del Monte Navegna e del Monte Cervia e domina il paesaggio con il suo castello, le antiche case in pietra, i vicoli immersi in un silenzio irreale: il visitatore avverte forte il senso della storia e il mistero del tempo che si è fermato.

Nell’abbraccio di boschi e castagneti, in una sorta di sinfonia pastorale dove storia e natura propongono tuttora sprazzi di vita autentica, Collalto ha, come tutti i paesi di montagna (quella “vera”, a tinte forti, selvaggia e incontaminata), un quid difficilmente definibile che ne costituisce il fascino.

L’autunno, con i colori e i profumi intensi dei boschi, è il tempo perfetto per una visita, con il paesaggio dei monti sullo sfondo che si tinge di sfumature calde e avvolgenti, per un’atmosfera magica e romantica. Tutt’intorno, una serie di sentieri permette di passeggiare fra castagneti secolari che in questo periodo assumono colorazioni davvero suggestive.

Inoltre, nelle vicinanze, ecco un altro luogo fantastico: la Forra di Riancoli, un’esperienza indimenticabile e una delle mete più amate dagli appassionati di canyoning in Italia. La profonda gola scavata dal torrente regala un percorso avventuroso, caratterizzato da:

  • numerose cascate, alcune delle quali raggiungono i 12 metri di altezza, che si possono discendere con l’ausilio di corde, per pure emozioni;
  • pozze cristalline: lungo il percorso si incontrano molte pozze d’acqua cristallina, perfette per rinfrescarsi e tuffarsi;
  • paesaggi mozzafiato: le pareti rocciose verticali e la vegetazione rigogliosa creano un paesaggio selvaggio e affascinante.

La forra è relativamente facile da raggiungere e l’avvicinamento è breve. L’itinerario è adatto sia ai principianti che agli esperti e il periodo ideale per visitarla va dalla primavera all’autunno, quando le temperature sono miti e il flusso dell’acqua è regolare.

Per cimentarsi in un’esperienza di canyoning o in altre attività da fare sul territorio, è d’obbligo contattare l’associazione preposta, Hydrovert&Trek.