Quando arriva dicembre, Roma cambia volto. E si veste a festa indossando il suo abito migliore. Non è solo il freddo che si fa più deciso o il traffico che rallenta per le strade piene di gente con i pacchi: sono le luci a fare la differenza. Le luminarie non sono mai state così diffuse come negli ultimi anni: dal centro storico ai quartieri più periferici, si accendono installazioni che durano fino all’Epifania e che, in questo 2025, accompagnano anche la chiusura del Giubileo e per questo della sostenibilità e spesso legate a messaggi di solidarietà. Una Roma che sa illuminarsi con misura e che, quando lo fa, lo fa per bene.
Se il centro città con Via del Corso e il Tridente restano i punti forti, ormai ogni municipio ha la sua installazione: da Piazza di Spagna a Piazza Navona, dall’EUR a San Lorenzo, da Prati a Garbatella. Si può scegliere se restare nel triangolo turistico o spingersi un po’ più fuori e scoprire quartieri che di sera, con le luci, sembrano quasi diversi. E poi c’è il vantaggio pratico: molte zone sono pedonali o a traffico limitato durante le feste, quindi girare a piedi è più piacevole del solito.

A rendere speciale il Natale romano quest’anno, si diceva, è il Giubileo 2025 che regala un’atmosfera simbolicamente carica di valori cristiani. Le luci servono anche a orientare i pellegrini e a creare un clima che è insieme festoso e raccolto. In pratica, un’occasione perfetta per vedere Roma con occhi diversi, magari la sera dopo una giornata di code alle Porte Sante o tra i presepi. Un consiglio? Meglio optare la metro lasciando l’auto a casa e prepararsi a una passeggiata che, tra un albero illuminato e l’altro, farà tornare a casa con qualche foto in più e la sensazione di aver vissuto la città come raramente capita.
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Piazza San Pietro, cuore del Natale cristiano
Prima tappa non può che essere in Piazza San Pietro che accoglie come da tradizione l’albero addobbato e il presepe, entrambi dono di un’area d’Italia. Quest’anno davanti alla Basilica troneggia un abete rosso di 25 metri dalla Val d’Ultimo (Bolzano), offerto dai comuni di Lagundo e Ultimo.
Innalzato lo scorso 27 novembre nell’emiciclo di Bernini, pesa 80 quintali e arriva dopo un taglio sostenibile, come spiega mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone: “non è un atto irrispettoso, ma il frutto di una gestione forestale oculata, dove il prelievo è parte di una cura attiva che garantisce la salute del bosco e tiene sotto controllo la sua crescita” (Vatican News). Accanto, il presepe dalla diocesi di Nocera Inferiore-Sarno (Campania) evoca il Battistero Paleocristiano e case nocerine, mentre un altro dalla Costa Rica adorna l’Aula Paolo VI.

L’inaugurazione ufficiale si è tenuta 7 dicembre, con l’accensione e la benedizione papale. Al termine del Tempo di Natale, i rami diventeranno oli essenziali, il legno donato a enti benefattivi per il rispetto del creato (Governatorato SCV). Nel Giubileo 2025, è un simbolo di speranza condivisa, tra luci e tradizioni.
Sabato 6 dicembre, Piazza Navona si è accesa con l’inaugurazione dei mercatini storici alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessora Monica Lucarelli. Dopo il taglio del nastro e il concerto della banda della Polizia Locale, le bancarelle attorno alla Fontana dei Quattro Fiumi hanno iniziato a brillare con luci calde e addobbi artigianali, animando la piazza fino al 6 gennaio. È un Natale autentico, che mescola tradizione e comunità, con luminarie sobrie che esaltano i marmi barocchi, rendendo la piazza un salotto luminoso e accogliente.
La magia si accende dal mattino presto: dalle 9:00 all’1:00 nei giorni feriali, fino alle 2:00 nei festivi, la piazza è un vortice di colori e profumi. Le luci soffuse illuminano statuine e addobbi fatti a mano, giocattoli in legno e la storica giostra di cavalli, mentre gli artigiani – custodi della Roma vera – animano l’aria di chiacchiere e sorrisi. È un omaggio al lavoro manuale, con bancarelle che offrono qualità e varietà per tutte le tasche. Tra vin brulé e caldarroste che scaldano le mani intirizzite dal freddo autunnale.

Il calendario serale aggiunge scintille. Dal 20 dicembre, infatti, la Milonga della Pace trasforma la piazza in un abbraccio collettivo di tango e solidarietà. Le Biblioteche di Roma portano letture e laboratori per bambini, mentre spettacoli teatrali, concerti e performance rendono ogni sera diversa. Fino all’Epifania, Piazza Navona è Roma nel suo meglio: luminosa, viva, inclusiva.
Passeggiando tra Via del Corso, Piazza di Spagna e Piazza del Popolo
Con la festività dell’Immacolata, Roma è entrata nel vivo del Natale: si sono, infatti, accese le luminarie principali, un rituale che mescola tradizione e modernità. In particolare, l’8 dicembre, dopo l’Angelus papale a San Pietro, Leone XIV ha omaggiato la statua della Vergine in Piazza Mignanelli e, alle 18:30, l’accensione dell’albero di Piazza del Popolo ha dato il via alla stagione festiva.
Camminare lungo Via del Corso è come immergersi in un tunnel di luce: 49 gocce d’acqua e globi luminosi si snodano per ben due chilometri Un progetto sostenibile di Acea (Comune di Roma) che ha scelto elementi decorativi riciclabili al 100%. E Piazza di Spagna brilla grazie all’albero Bulgari, una spirale di ottone dorato alta 13 metri, accesa con la Banda dei Carabinieri. Le luci si estendono al Tridente in un allestimento che è pura eleganza visiva. Via Condotti sfoggia 11 sfere pittoriche dipinte a mano e 17 intrecci in alluminio dorato (Hausmann & Co.) mentre Via del Babuino e Via di San Giacomo incorniciano il passeggio con archi e rosoni laccati oro – oltre 320 ore di lavoro artigianale per un effetto “portale di luce” (Rome Quality District).

Si arriva, quindi, in Piazza del Popolo che accoglie l’albero più grande della città. Se nel 2024 era un abete rosso di 30 metri da Cavalese, quest’anno Roma punta su un albero ancora più imponente, con radici trentine e luci a basso consumo. Così, Porta del Popolo si trasforma in un arco di luce, perfetto per selfie natalizi.
Natale di luci all’EUR e nel quartiere Prati
Uscendo dal perimetro più centrale, EUR e Prati portano il Natale 2025 a Roma sud e nord, con luminarie che trasformano quartieri razionalisti e borghesi in scenari festivi accessibili e gratuiti. Fino al 6 gennaio 2026 è in corso la quinta edizione di Natale all’EUR che illumina Viale Europa con l’albero dell’Immacolata. Ma la vera star è la Rome Eye, ruota panoramica mobile alta 50 metri su Viale Oceania con vista sul Colosseo Quadrato e laghetto. È la più alta mai realizzata nella capitale. Il “Natale Diffuso” comprende, inoltre, il villaggio permanente su Viale America con stand artigianali, concerti nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo (20 dicembre) e mercatini eco-friendly.

A Prati, invece, il Mercatino di Natale in Piazza Mazzini (1° dicembre-6 gennaio) accende i giardini di Raffaele de Vico con luci scintillanti su casette di legno attorno alla fontana. Aperto dalle 10:00 alle 22:00, offre presepi artigianali, decorazioni, dolci e regali tra lecci e cipressi. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.