Ivrea è patrimonio mondiale dell’Unesco. Il 54esimo in Italia

"Ivrea Città Industriale del XX Secolo" è stata fondata da Olivetti nel 1908

“Ivrea Città Industriale del XX Secolo” è Patrimonio Mondiale dell’Unesco, una notizia arrivata mentre sono in corso i lavori del 42esimo Comitato del Patrimonio Mondiale.

Così quella che nacque come un’idea di un imprenditore italiano, diventa oggi un sito di importanza globale.

Il Ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli ha commentato: “Ivrea, la città della rivoluzione industriale del Novecento, è il 54 esimo sito Unesco italiano. Un riconoscimento che va a una concezione umanistica del lavoro propria di Adrano Olivetti, nata e sviluppata dal movimento Comunità e qui pienamente portata a compimento, in cui il benessere economico, sociale e culturale dei collaboratori è considerato parte integrante del processo produttivo”.

Il Comitato del Patrimonio Mondiale si è riunito in questi giorni a Manama in Bahrain, dove i lavori proseguiranno fino al 4 luglio, e sta annunciando quali sono i nuovi ingressi nella lista nata da una convenzione nel 1972.

Ivrea si trova nell’area metropolitana di Torino, in Piemonte, la sua candidatura è stata presentata all’Unseco a gennaio 2017 da parte del Comune e dalla Fondazione Antonio Olivetti con la Fondazione Guelpa, la Regione, la Città Metropolitana e il Comune di Banchette. A coordinare il tutto il Segretario generale – Ufficio Unesco del MiBACT con la collaborazione di istituzioni ed esperti. Da allora ha preso il via un processo di valutazione da parte degli organismi consultivi dell’organizzazione delle Nazioni Unite che è durato un anno e mezzo.

Fondata nel 1908 da Camillo Olivetti la città industriale è un vero e proprio progetto industriale e socio – culturale del XX secolo. La maggior parte del suo sviluppo è avvenuta tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento sotto la direzione di Adriano Olivetti, quando l’omonima azienda produceva macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche e computer. Forma della città e molti degli edifici che la compongono nascono dal genio di architetti e urbanisti italiani. Vi si trovano edifici per produzione, amministrazione, servizi sociali e usi residenziali, che sono rappresentativi del Movimento Comunità. Si tratta di una corrente culturale, che poi divenne partito politico, fondata proprio da Adriano Olivetti e con matrice socialista e liberaldemocratica. Ivrea, quindi, è un esempio della sperimentazione di idee sociali e architettoniche sui processi industriali e un’esperienza innovativa di produzione industriale di livello mondiale che guarda soprattutto al benessere delle comunità locali.

Interessante la perimetrazione dove si trova il perimetro dell’area destinata al progetto industriale olivettano con edifici della produzione, uffici servizi come asili, e mensa, e le residenze.